esercizio 4 e dopo

esercizio 4 e dopo

di Carlo Batini -
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cari studenti è stata una faticaccia, ho corretto un un numero innumerevole di esercizi, e ho cercato di rispoindere a tutti.

l'esercizio 4 era un tipo di esercizio che non avevo mai proposto prima, ed era da considerarsi MOLTO DIFFICILE. E' molto difficle per un ostudente fare la doppia operazione cognitiva di concepire uno schema ER e il frammento di mondo che lo schema rappresenta, descritto quest'ultimo in italiano. molto difficile.

e pero' obbilga lo/la studente a esplorare la grande prateria che esiste tra il mondo e la sua rappresentazione concettuale, e quindi lo sfida a capire a fondo, molto a fondo questa prateria.

questo lo avete fatto, anche a seguito di una mia forzatura piuttosto antipatica; ma l'outcome, il risultato, è che ciascuno di voi l'ha fatto. ci si è dovuto scontrare, e si vede il grande sfrorzo che ci sta dietro, complimenti, veramente.

ora è chiaro che tutti coloro tra di voi che hanno risposto costretti a non incorrere nelle mie presunte ire (non confesserò mai che non ho fatto nessuna lista) ma che non avevano risposto agli altri esercizi, si sono trovati impreparati. ringrazio soprattutto loro.

ognuno ha fatto appello alla sua cultura, ai suoi hobby. allego la risposta che non è necessariamente la migliore, ma certamente la più bella, leggendola e rileggendola mi è parso di leggere un romanzo giapponese, con tutte quelle calzature allienate nella scarpiera: bellissimo.

ho ricevuto anche due tre messaggi in cui si esprimevano diverse critiche al mio operato. critiche su cui sto ragionando, ed in paticolare sul seguente aspetto.

io ho impostato le prime due settimane COME SE stessi tenendo un corso faccia a faccia, in cui però l'iunica cosa che mancava erano le mie lezioni, tutto il resto deve andare avanti come se non stesse succedendo niente attorno noi.

non è detto che sia il metodo di insegnamento migliore, qui e ora.  non è assolutamente detto. e siccome sono uno strano misto di granitiche certezze e di autocritica, ci sto pensando.

per il momento non do altri compiti, fermiamoci un attimo. per quelli che si sentono indietro, se vogliono, è il momento di mettersi in pari.

ci sentiamo presto

carlo batini