- Area di Scienze della Formazione
- Corso di Laurea Triennale
- Scienze dell'Educazione [E1901R]
- Insegnamenti
- A.A. 2021-2022
- 2° anno
- Clinica della Formazione
- Introduzione
Syllabus del corso
Titolo
Il linguaggio degli affetti tra formazione, lavoro educativo, cura e riflessività
Argomenti e articolazione del corso
Qual’ è il trait d’union tra un sapere sull’educazione e un sapere su di sé come educatore? Cosa connette queste due dimensioni a livello profondo, oltre la tecnicalità propria di una cultura professionalizzante? Non si tratta solo di un problema di formazione del singolo professionista quanto un problema sociale e politico. Oggi un sapere degli affetti nelle professioni educative e di cura continua ad essere poco valorizzato e la sua elusione pone dei problemi urgenti che riguardano la possibilità di adottare nuovi sguardi, nuove visioni e nuovi gesti per attraversare le grandi emergenze educative che investono il nostro tempo. Formare agli affetti e con gli affetti non riguarda solo la relazione che ogni educatore intrattiene con la sua storia, ma anche la sua postura all’interno del servizio in cui opera pensato in rapporto alle culture dei servizi e delle istituzioni.
Se la professionalizzazione è un obiettivo che orienta un saper fare, il saper essere fatica ad esserne ricompreso. Oggi assistiamo a una divaricazione tra una ratio che vuole essere onnicomprensiva e che se viene assunta come unico criterio polarizza il pensare e il sentire come due dimensioni dicotomiche che faticano ad essere ricomposte; le emozioni sono matrici essenziali di un pensiero consapevole sull’educazione e non possono essere ridotte a mero corollario. Solo a condizione di pensarle in modo integrato e in un intreccio dinamico è possibile presidiare le condizioni del benessere emotivo dei soggetti, dei gruppi e dei servizi. Senza lo sviluppo della componente affettiva, il pensiero educativo si depaupera e si rischiano derive di analfabetismo emozionale che pesano sulla capacità di soggettivazione delle nuove generazioni così come sulle condizioni di esercizio di un’educazione critica e consapevole nei servizi educativi e, più in generale, nella società civile.
A partire da un dialogo pedagogico, sviluppato in chiave trans-disciplinare, il corso rifletterà sul rapporto tra cultura degli affetti e pratiche educative oltre che sulle condizioni formative che consentono all’educatore di apprendere dalla propria storia. Il corso approfondirà inoltre il contributo della "consapevolezza degli affetti" nello sviluppo del processo di soggettivazione di bambini e adolescenti e le condizioni formative che consentono a un professionista dell’educazione di prevenire, tramite una crescita emotiva personale e gruppale, le forme di violenza tacita che possono celarsi tra le pieghe dei gesti quotidiani nei diversi contesti in cui opera l’educatore (il lavoro di comunità, il lavoro a scuola e/o nell’ambito domiciliare etc…). Il corso affronterà inoltre la necessità che sperimenta chi educa di riappropriarsi di una pratica della parola viva e di una testimonianza responsiva, dove anche la storia personale e professionale dell’educatore si faccia esperienza di cura sia a livello personale che di postura “politica” orientata a un pensiero critico e allo sviluppo di pratiche attente alla crescita dell’umano nei servizi come nella società civile.Obiettivi
Obiettivi
Con questo insegnamento, si intendono promuovere i seguenti apprendimenti, in termini di:
- Conoscenza degli elementi centrali della teoria clinica della formazione, della relazione tra sapere pedagogico e sapere psicologico con particolare attenzione al contributo della psicoanalisi;
- Comprensione dello stretto rapporto tra dimensione educativa e sviluppo della personalità nelle storie di formazione;
- Comprensione e auto-consapevolezza dei modelli educativi che si trasferiscono nella propria storia di formazione;
- Comprensione dell'importanza dell'educazione affettiva per la salute individuale e sociale;
- Connessione fra saperi teorici e pratiche di lavoro sul campo;
- Comprensione della centralità di una comunicazione consapevole all’interno delle relazioni educative;
- Presa di consapevolezza dei delicati aspetti etici e deontologici in gioco nei processi educativi, specialmente per gli aspetti affettivi.
Metodologie utilizzate
Al momento la previsione è che l'attività didattica venga svolta in presenza. Nel caso intervenissero cambiamenti dovuti all'evoluzione della situazione sanitaria seguiranno ulteriori informazioni.
La metodologia utilizzata nel corso prevede:
* Lezioni frontali;
*Momenti di rielaborazione di lavoro individuale e di gruppo a partire dall’analisi di articoli, casi professionali, materiali-video.
* Lavori individuali e di gruppo a partire dalla sollecitazione di materiali estetici
Materiali didattici (online, offline)
Materiali didattici
I materiali didattici ( slides, articoli, tracce di lavoro, articoli scientifici) verranno forniti durante il corso e caricati sulla piattaforma on-line.
Programma e bibliografia per i frequentanti
1. Riva M.G. (2004), Il lavoro pedagogico come ricerca dei significati e ascolto delle emozioni, Milano: Guerini.
2. Ulivieri Stiozzi S. (2021 ), La cura dello sguardo.Linguaggio degli affetti e lavoro educativo, Milano: FrancoAngeli (in corso di stampa).
3. Ulivieri Stiozzi S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
4. Biffi E., E. Macinai (2019) (a cura di), Ombre e ferite dell'educazione. Violenza e maltrattamento sui minorenni, Milano: FrancoAngeli. (Open-Access)
Programma e bibliografia per i non frequentanti
1. Riva M.G. (2004), Il lavoro pedagogico come ricerca dei significati e ascolto delle emozioni, Milano: Guerini.
2. Ulivieri Stiozzi S. (2021) La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo, Milano: FrancoAngeli (in corso di stampa).
4. E. Biffi E., E. Macinai (2019) (a cura di), Ombre e ferite dell'educazione. Violenza e maltrattamento sui minorenni, Milano: FrancoAngeli (Open-Access).
Modalità d'esame
Al momento la previsione è che gli esami del nuovo anno accademico si svolgano in presenza. Nel caso dovessero cambiare le modalità seguiranno ulteriori indicazioni.
Rettifica modalità esami
Come stabilito dall’ultimo Decreto Rettorale sulla didattica gli esami della sessione invernale si svolgeranno in modalità online. I link di collegamento a WEBEX, verranno pubblicati prima di ogni appello sulla pagina di presentazione del Corso
A livello generale l’esame consisterà in un colloquio orale, che verterà sull’accertamento della conoscenza della bibliografia, con particolare riferimento alle teorie proposte e a una loro declinazione nei contesti del lavoro educativo e sulla capacità di proporre una riflessione personale in merito ai contenuti proposti in aula.
A livello specifico (secondo i Descrittori di Dublino, indicati nella SUA-Cds -Scheda Unica Annuale del Corso di Studi – presente sul sito web):
*in riferimento a:
Conoscenza e comprensione
La conoscenza delle caratteristiche principali dei fondamenti pedagogici, con
particolare riferimento al modello clinico in ambito pedagogico e la
comprensione e collocazione dei riferimenti multidisciplinari - specie per la
psicologia - rispetto alle dimensioni educative, implicite nell’approccio
clinico in pedagogia, verranno accertate tramite Prova Orale, strutturata in
domande mirate a orientare la riflessione dello studente su tali questioni.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Verranno accertate le capacità di sapere connettere i saperi teorici e pratici, di sapere
analizzare e prospettare pedagogicamente le attività educative, di saper operare una lettura delle situazioni professionali, di sapere
prefigurare gli esiti, le conseguenze e i risultati degli interventi anche sul
piano dell'etica e della deontologia professionale.
Orario di ricevimento
Il ricevimento si svolgerà su prenotazione nel corso del primo semestre.
Si invitano gli studenti interessati a inviare una mail a:
v.ambrosini@campus.unimib.it
Per l'orario del secondo semestre seguiranno informazioni.
Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.
Cultori della materia e Tutor
Dott.ssa Valentina Ambrosini:
v.ambrosini@campus.unimib.it
Course title
The language of affect between training, educational work, care and reflexivity
Topics and course structure
What is the link between knowledge about education and knowledge about oneself as an educator? What connects these two dimensions at a deep level, beyond the technicalities of a professional culture? This is not only a problem of training the individual professional, but also a social and political problem. Today, the knowledge of the affections in the educational and care professions continues to be undervalued and its avoidance poses urgent problems concerning the possibility of adopting new outlooks, new visions and new gestures to go through the great educational emergencies of our time. To train to the affects and with the affects does not only concern the relationship that each educator has with his history, but also his posture within the service in which he works thought in relation to the cultures of services and institutions. If professionalisation is an objective that orients know-how, it is difficult for know-how to be included. Today we are witnessing a gap between a ratio that wants to be all-encompassing and which, if taken as the only criterion, polarises thinking and feeling as two dichotomic dimensions that are hard to recompose; emotions are essential matrices of a conscious thought on education and cannot be reduced to a mere corollary. Only if they are thought of in an integrated way and in a dynamic interweaving is it possible to safeguard the conditions of emotional well-being of individuals, groups and services. Without the development of the affective component, educational thinking is impoverished and there is a risk of a drift towards emotional illiteracy that weighs on the subjectivation capacity of the new generations as well as on the conditions for exercising a critical and conscious education in educational services and, more generally, in civil society.
Starting from a pedagogical dialogue, developed in a trans-disciplinary perspective, the course will reflect on the relationship between the culture of affects and educational practices as well as on the formative conditions that allow the educator to learn from his own history. The course will also explore the contribution of the "awareness of affects" in the development of the process of subjectivation of children and adolescents and the training conditions that allow an educational professional to prevent, through personal and group emotional growth, the forms of tacit violence that may lie hidden in the folds of everyday gestures in the different contexts in which the educator works (community work, work at school and / or in the home etc. ...). The course will also address the need that educators experience to regain possession of a practice of the living word and a responsive testimony, where even the personal and professional history of the educator becomes an experience of care both on a personal level and on a "political" posture oriented to a critical thinking and to the development of practices attentive to the growth of the human being in services and in civil society.
Objectives
Goals
By this teaching, we intend to promote the following learning, in terms of:
- Knowledge of the central elements of the clinical theory of education, of the relationship between pedagogical and psychological knowledge with particular attention to the contribution of psychoanalysis;
- Understanding of the close relationship between the educational dimension and personality development in training histories;
- Understanding and self-awareness of the educational models that are transferred into one's own formation history;
- Understanding of the importance of emotional education for individual and social health;
- Connection between theoretical knowledge and field work practices;
- Understanding of the centrality of conscious communication within educational relationships;
- Awareness of the delicate ethical and deontological aspects at stake in educational processes, especially the latent and affective aspects.
Methodologies
At the moment it is expected that teaching will be carried out in presence. Further information will follow in case of changes due to developments of the sanitary conditions.
The methodology used in the course is based on:
*Frontal lessons;
*Individual and group work based on the analysis of articles, professional cases, video materials.
*Individual and group work starting from the solicitation of aesthetic materials.
Online and offline teaching materials
Teaching materials
Teaching materials (slides, articles, working outlines, scientific papers) will be provided during the course and uploaded to the online platform.
Programme and references for attending students
1. Riva M.G. (2004), Il lavoro pedagogico come ricerca dei significati e ascolto delle emozioni, Milano: Guerini.
2. Ulivieri Stiozzi S. (2021) , La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo, Milano: FrancoAngeli (in corso di stampa).
3. Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
4. Biffi E., E. Macinai (2019) (a cura di), Ombre e ferite dell'educazione. Violenza e maltrattamento sui minorenni, Milano: FrancoAngeli (Open-Access).
Programme and references for non-attending students
1. Riva M.G. (2004), Il lavoro pedagogico come ricerca dei significati e ascolto delle emozioni, Milano: Guerini.
2. Ulivieri Stiozzi S. (2021) , La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo, Milano: FrancoAngeli (in corso di stampa).
3. Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.4. E. Biffi E., E. Macinai (2019) (a cura di), Ombre e ferite dell'educazione. Violenza e maltrattamento sui minorenni, Milano: FrancoAngeli (Open-Access).
Assessment methods
It is currently planned that examinations in the new academic year will be conducted in presence. Further information will follow if the procedures will change.
Rectification of examination procedures
As established by the last Rectoral Decree on teaching, the exams of the winter session will be held online. The links to WEBEX will be published before each exam on the Course presentation page.
At a general level the exam will consist of an oral interview, which will focus on ascertaining the knowledge of the bibliography, with particular reference to the theories proposed and their declination in the contexts of educational work and the ability to propose a personal reflection on the contents proposed in the classroom.
At a specific level (according to the Dublin Descriptors, indicated in the SUA-Cds -Single Annual Course of Studies - present on the website):
*with reference to:
Knowledge and understanding
The knowledge of the main characteristics of the pedagogical fundamentals, with particular reference to the clinical model in pedagogy and the understanding and placement of the multidisciplinary references - especially for psychology - with respect to the educational dimensions, implicit in the clinical approach in pedagogy, will be ascertained through Oral Examination, structured in questions aimed at guiding the student's reflection on these issues.
Ability to apply knowledge and understanding
The ability to connect theoretical and practical knowledge will be ascertained, to know how to analyze and pedagogically plan educational activities, to know how to prefigure the outcomes, consequences and results of interventions also in terms of ethics and professional ethics.
Office hours
The reception will take place by appointment during the first semester.
Interested students are invited to send an email to:
stefania.ulivieri@unimib.it and
v.ambrosini@campus.unimib.it
Information on the reception times for the second semester will follow.
Programme validity
The programs are valid for two academic years.
Course tutors and assistants
Dott.ssa Valentina Ambrosini:
v.ambrosini@campus.unimib.it