- Area di Scienze della Formazione
- Corso di Laurea Triennale
- Scienze dell'Educazione [E1901R]
- Insegnamenti
- A.A. 2022-2023
- 2° anno
- Clinica della Formazione
- Introduzione
Syllabus del corso
Titolo
L’educazione emotiva nella formazione e nel lavoro dell’educatore professionale: paradigmi, linguaggi ed esperienze
Argomenti e articolazione del corso
Oggi un sapere degli affetti sembra quanto mai cruciale e urgente negli ambiti in cui si esercita una professione di cura. In un momento di crisi sociale e culturale le giovani generazioni sono esposte a plurime forme di malessere che chiedono di ripensare le forme di un’educazione inclusiva, capace di restituire una dignità e una progettualità a tutti e a ciascuno. in questa direzione il tema della salute a livelllo individuale e sociale e del benessere, come anche dichiarato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda ONU 2030, si pone come un impegno urgente per i professionisti dell’educazione, chiamati fin dalla formazione iniziale a sviluppare conoscenze e competenze in tale ambito.
Oggi un sapere degli affetti nelle professioni educative e di cura continua ad essere poco valorizzato e la sua elusione pone dei problemi urgenti che riguardano la possibilità di adottare nuovi sguardi, nuove visioni e nuovi gesti per attraversare le grandi emergenze educative che investono il nostro tempo. Una metamorfosi del sentire convoca gli educatori a pensare il proprio lavoro come un’esperienza che li metta a confronto con dimensioni sottili e latenti della storia propria e dei propri utenti. Il lavoro nei contesti di disagio richiede di lavorare con - tatto e di esercitare un pensiero riflessivo che non estrometta le dimensioni affettive, piuttosto le sappia vivere e valorizzare per ampliare le proprie capacità di osservazione, auto-osservazione, di ascolto e sensibilità che trovano nella consapevolezza un luogo fondamentale di crescita professionale.
Se la professionalizzazione è un obiettivo che orienta un saper fare, il saper essere fatica ad esserne ricompreso. Oggi assistiamo a un predominio di una ratio scientifica, che, se viene assunta come unico criterio, polarizza il pensare e il sentire come due dimensioni dicotomiche che faticano ad essere ricomposte.
Le emozioni sono matrici essenziali di un pensiero consapevole sull’educazione e non possono essere ridotte a mero corollario. L'educazione come esercizio di un pensiero critico è convocata a compiere, nei diversi contesti dove si esercita, un lavoro di disvelamento - in chiave clinica- di tali impliciti.
La responsabilità di chi esercita una professione educativa si appoggia su un’educazione emotiva come capacità di supporto ai processi di simbolizzazione, tramite il ricorso a mediatori narrativi, a linguaggi estetici e a chiavi di comprensione che sappiano pensare in profondità l'educazione individuale e collettiva, per costruire orizzonti di oltre-passamento di un analfabetismo emozionale sempre più diffuso tra le nuove generazioni. A partire da un dialogo, sviluppato in chiave trans-disciplinare tra il sapere pedagogico e il sapere psicoanalitico il corso rifletterà sul rapporto tra cultura degli affetti e pratiche educative oltre che sulle condizioni formative che consentono all’educatore di apprendere dalla propria storia. I linguaggi estetici costituiranno dei preziosi ancoraggi per sviluppare in modo originale e inedito,la costruzione del proprio sé professionale, in stretta risonanza con il proprio mondo creativo e immaginativo al fine di sviluppare uno sguardo eticamente orientato a un prendersi cura dell'altro .
Il corso approfondirà inoltre il contributo che lil paradigma psicoanalitico ha offerto alla comprensione del ruolo cruciale delle prime relazioni/comunicazioni ambientali nello sviluppo del processo di soggettivazione di bambini e adolescenti per dotare l’educatore di chiavi di lettura capaci di dare valore a un’educazione come processo di soggettivazione autenticante. Verranno offerte occasioni per rifletere sulla realtà quotidiana dell’educatore e nei diversi contesti in cui opera (il lavoro di comunità, il lavoro a scuola e/o nell’ambito domiciliare etc..) al fine di costruire per ogni singolo studente e per il gruppo un luogo di elaborazione che consenta di allenare la propria sensibilità in stretta sinergia con un pensiero meta-rifiessivo all'altezzza della complessità dei problemi che la nostra contemporaneità ci pone davanti.
Obiettivi
Obiettivi
Con questo insegnamento, si intendono promuovere i seguenti apprendimenti, in termini di:
- Conoscenza degli elementi centrali della teoria clinica della formazione, della relazione tra sapere pedagogico e sapere psicologico con particolare attenzione al contributo della psicoanalisi;
- Comprensione dello stretto rapporto tra dimensione educativa e sviluppo della personalità nelle storie di formazione;
- Comprensione e auto-consapevolezza dei modelli educativi che si trasferiscono nella propria storia di formazione;
- Comprensione dell'importanza dell'educazione affettiva per la salute individuale e sociale;
- Connessione fra saperi teorici e pratiche di lavoro sul campo;
- Comprensione della centralità di una comunicazione consapevole all’interno delle relazioni educative;
- Presa di consapevolezza dei delicati aspetti etici e deontologici in gioco nei processi educativi, specialmente per gli aspetti affettivi.
Metodologie utilizzate
La metodologia utilizzata nel corso prevede:
* Lezioni frontali;
*Momenti di rielaborazione di lavoro individuale e di gruppo a partire dall’analisi di articoli, casi professionali, materiali-video.
* Lavori individuali e di piccolo e grande gruppo a partire dalla sollecitazione di materiali estetici
Materiali didattici (online, offline)
Materiali didattici
I materiali didattici ( slides, articoli, tracce di lavoro, articoli scientifici) verranno forniti durante il corso e caricati sulla piattaforma on-line.
Programma e bibliografia per i frequentanti
Ulivieri Stiozzi, S. (2021), La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo Milano: FrancoAngeli;
Becchi, E. (2021) (a cura di) Anna Freud. Infanzia e pedagogia, Brescia: Morcelliana;
Bruzzone,D. (2022) La vita emotiva, Brescia: Morcelliana;
Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
La bibliografia al momento è provvisoria e verà confermata nella prima settimana di settembre
Programma e bibliografia per i non frequentanti
Ulivieri Stiozzi, S. (2021), La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo Milano: FrancoAngeli;
Becchi, E. (2021) (a cura di) Anna Freud. Infanzia e pedagogia, Brescia: Morcelliana;
Bruzzone,D. (2022) La vita emotiva, Brescia: Morcelliana;
Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
La bibliografia al momento è provvisoria e verà confermata nella prima settimana di settembre
Modalità d'esame
A livello generale l’esame consisterà in un colloquio orale che verterà sull’accertamento della conoscenza della bibliografia, sulla capacità di sviluppare opportuni collegamenti e chiavi di lettura trasversali ai testi e, per gli studenti frequentanti, di proporre una riflessione critica e ragionata delle proposte sviluppate in aula. Oltre alle conoscenze saranno valutate le capacità di declinare i saperi nei contesti del lavoro educativo.
A livello specifico (secondo i Descrittori di Dublino, indicati nella SUA-Cds -Scheda Unica Annuale del Corso di Studi – presente sul sito web): verranno verificate:
*in riferimento a:
Conoscenza e comprensione
La conoscenza delle caratteristiche principali dei fondamenti pedagogici, con particolare riferimento al modello clinico in ambito pedagogico e la comprensione e collocazione dei riferimenti multidisciplinari - specie per la psicoanalisi - rispetto alle dimensioni educative, implicite nell’approccio clinico in pedagogia, verranno accertate tramite Prova Orale, strutturata in domande mirate a orientare la riflessione dello studente su tali questioni.
**Capacità di applicare conoscenza e comprensione **
Verranno accertate le capacità di saper connettere i saperi teorici e pratici, di sapere analizzare e prospettare pedagogicamente le attività educative, di saper operare una lettura delle situazioni professionali, di sapere prefigurare gli esiti, le conseguenze e i risultati degli interventi anche sul piano dell'etica e della deontologia professionale.
Orario di ricevimento
Il ricevimento si svolgerà previa prenotazione via mail il giovedi pomeriggio (dalle ore 17.00) nello studio (stanza 4130).
Si invitano gli studenti interessati a inviare una mail a:
stefania.ulivieri@unimib.it;
v.ambrosini@campus.unimib.it
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Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.
Cultori della materia e Tutor
Dott.ssa Valentina Ambrosini:
v.ambrosini@campus.unimib.it
Sustainable Development Goals
Course title
Emotional education in the training and work of the professional educator: paradigms, languages and experiences
Topics and course structure
Today a knowledge of the emotions seems more crucial and urgent than ever in the spheres in which a caring profession is exercised. At a time of social and cultural crisis, the younger generations are exposed to multiple forms of malaise that call for rethinking the forms of an inclusive education, capable of restoring dignity and a project for each and every one. In this direction, the theme of individual and social health and wellbeing, as also declared by the Sustainable Development Goals (SDGs) of the UN 2030 Agenda, is an urgent commitment for education professionals, who are called upon to develop knowledge and skills in this area from their initial training. Today, a knowledge of the affects in the educational and care professions continues to be undervalued and its avoidance poses urgent problems concerning the possibility of adopting new outlooks, new visions and new gestures to cross the great educational emergencies that invest our time. A metamorphosis of feeling convokes educators to think of their work as an experience that confronts them with subtle and latent dimensions of their own and their users' history. Working in contexts of discomfort requires working with - tact and exercising reflective thinking that does not exclude affective dimensions, but rather knows how to live them and enhance them in order to broaden one's abilities of observation, self-observation, listening and sensitivity that find in awareness a fundamental place for professional growth.
If professionalisation is an aim that orients know-how, know-how struggles to be included in it. Today we are witnessing the predominance of a scientific rationale, which if taken as the sole criterion polarises thinking and feeling as two dichotomous dimensions that struggle to be recomposed.
Emotions are essential matrices of conscious thinking about education and cannot be reduced to a mere corollary. Education as the exercise of critical thinking is called upon to carry out, in the various contexts in which it is exercised, a work of unveiling - in a clinical key - these implicits.
The responsibility of those who exercise an educational profession rests on an emotional education as a capacity to support the processes of symbolisation, through recourse to narrative mediators, aesthetic languages and keys to understanding that know how to think in depth about individual and collective education, in order to build horizons of transcending an emotional illiteracy that is increasingly widespread among the new generations. Starting from a dialogue, developed in a trans-disciplinary key between pedagogical and psychoanalytical knowledge, the course will reflect on the relationship between the culture of the affections and educational practices as well as on the formative conditions that enable the educator to learn from his own history. Aesthetic languages will constitute valuable anchorages for developing, in an original and unprecedented way, the construction of one's professional self, in close resonance with one's creative and imaginative world in order to develop an ethically oriented view of caring for the other .
The course will also explore the psychoanalytic paradigm's contribution to understanding the crucial role of early relationships/environmental communication in the development of children and adolescents' subjectivation process in order to provide educators with keys to understanding education as a process of authenticating subjectivation. Opportunities will be offered to reflect on the daily reality of the educator and in the different contexts in which he/she works (community work, work at school and/or in the home, etc.) in order to construct for each individual student and for the group a place of elaboration that allows them to train their own sensitivity in close synergy with a meta-reflexive thinking at the height of the complexity of the problems that our contemporary world places before us.
Objectives
Goals
By this teaching, we intend to promote the following learning, in terms of:
- Knowledge of the central elements of the clinical theory of education, of the relationship between pedagogical and psychological knowledge with particular attention to the contribution of psychoanalysis;
- Understanding of the close relationship between the educational dimension and personality development in training histories;
- Understanding and self-awareness of the educational models that are transferred into one's own formation history;
- Understanding of the importance of emotional education for individual and social health;
- Connection between theoretical knowledge and field work practices;
- Understanding of the centrality of conscious communication within educational relationships;
- Awareness of the delicate ethical and deontological aspects at stake in educational processes, especially the latent and affective aspects.
Methodologies
The methodology used in the course is based on:
*Frontal lessons;
*Individual and group work based on the analysis of articles, professional cases, video materials.
*Individual and small and large group work starting from the solicitation of aesthetic materials.
Online and offline teaching materials
Teaching materials
Teaching materials (slides, articles, working outlines, scientific papers) will be provided during the course and uploaded to the online platform.
Programme and references for attending students
Ulivieri Stiozzi, S. (2021), La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo Milano: FrancoAngeli;
Becchi, E. (2021) (a cura di) Anna Freud. Infanzia e pedagogia, Brescia: Morcelliana;
Bruzzone,D. (2022) La vita emotiva, Brescia: Morcelliana;
Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
La bibliografia al momento è provvisoria e verà confermata nella prima settimana di settembre
Programme and references for non-attending students
Ulivieri Stiozzi, S. (2021), La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo Milano: FrancoAngeli;
Becchi, E. (2021) (a cura di) Anna Freud. Infanzia e pedagogia, Brescia: Morcelliana;
Bruzzone,D. (2022) La vita emotiva, Brescia: Morcelliana;
Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
La bibliografia al momento è provvisoria e verà confermata nella prima settimana di settembre
Assessment methods
At a general level, the exam will consist of an oral discussion that will focus on ascertaining knowledge of the bibliography, the ability to develop appropriate links and transversal interpretations of the texts and, for frequent students, to propose a critical and reasoned reflection of the proposals developed in the classroom. In addition to knowledge, the ability to apply knowledge in the context of educational work will be assessed.
At a specific level (according to the Dublin Descriptors, indicated in the SUA-Cds -Single Annual Course of Studies - present on the website):
*with reference to:
Knowledge and understanding
The knowledge of the main characteristics of the pedagogical fundamentals, with particular reference to the clinical model in pedagogy and the understanding and placement of the multidisciplinary references - especially for psychoanalysis - with respect to the educational dimensions, implicit in the clinical approach in pedagogy, will be ascertained through Oral Examination, structured in questions aimed at guiding the student's reflection on these issues.
Ability to apply knowledge and understanding
The ability to connect theoretical and practical knowledge will be ascertained, to know how to analyze and pedagogically plan educational activities, to know how to prefigure the outcomes, consequences and results of interventions also in terms of ethics and professional ethics.
Office hours
Receptions will take place, subject to email booking, on Thursday afternoons (from 5 p.m.) in the study (room 4130).
Interested students are invited to send an email to:
stefania.ulivieri@unimib.it;
v.ambrosini@campus.unimib.it
Programme validity
The programs are valid for two academic years.
Course tutors and assistants
Dott.ssa Valentina Ambrosini:
v.ambrosini@campus.unimib.it