Culture as Intangible Heritage Module
The UNESCO’s path to Intangible Heritage; Intangible heritage in the Italian context: communities, identities, traditions of research and study, socio-cultural innovation; fieldwork research methodologies, ethnography and oral history; ethical problems in the study and valorisation of intangible heritage; community engagement and the challenges of restitution.
Course Syllabus
Titolo
Modulo La cultura come patrimonio immateriale
Docente(i)
Ivan Bargna (M-DEA/01)
Domenico Copertino (M-DEA/01)
Lorenzo Domaneschi (SSD - SPS/08)
Sandra Ferracuti (M-DEA/01)
Francesco Marano (M-DEA/01)
Ferdinando Mirizzi (M-DEA/01)
Lingua
Italiano
Breve descrizione
Il percorso dell'UNESCO per il patrimonio immateriale e le prospettive antropologiche e culturali. Il patrimonio immateriale nel contesto italiano: comunità, identità, tradizioni di ricerca e di studio, innovazione socio-culturale. Metodologie di ricerca sul campo, etnografia e storia orale. Problemi etici nello studio e nella valorizzazione del patrimonio immateriale. Il coinvolgimento delle comunità e le sfide della restituzione.
Mercoledì 16 novembre 14-18 prof. Ivan Bargna, prof. Daniele Parbuono, prof. Domenico Copertino (M-DEA/01)
Patrimoni immateriali, presentazione del dottorato e prima lezione magistrale
Giovedì 15 dicembre 14-18 prof. Lorenzo Domaneschi (SSD - SPS/08), Università di Milano-Bicocca
La patrimonializzazione delle culture alimentari
Il seminario si propone di introdurre all’analisi sociologica del patrimonio culturale, con particolare attenzione ai processi di trasformazione del patrimonio gastronomico italiano ed europeo. Verrà esaminata la complessa organizzazione sociale delle molteplici autorità che si contendono il monopolio della definizione legittima di tale patrimonio gastronomico. Vedremo, infatti, come la fabbricazione di un “valore patrimoniale” di un alimento o di una procedura di produzione emerge al termine di un processo conflittuale, puntellato da continui negoziati tra differenti soggetti politici ed economici, che termina, infine, nella stipulazione di documenti formali e informali tramite i quali viene certificato tale valore. Infine, discuteremo del rapporto tra dimensione materiale e immateriale che caratterizza questo tipo di valorizzazione culturale del cibo.
Lunedì 15 maggio 2023 9-11: prof.ssa Sandra Ferracuti (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
Patrimonio immateriale, antropologia culturale e musei: esperienze e prospettive nel contesto italiano
A partire da una sintetica premessa dedicata alle modalità dell’ingresso del concetto di “patrimonio culturale immateriale” nei sistemi formali per l’identificazione, interpretazione e gestione del “patrimonio culturale” a livello globale ed alle modalità del recepimento dello stesso concetto nel sistema giuridico italiano, si richiameranno una serie di pratiche museali realizzate in Italia e finalizzate alla sua reinterpretazione sulla base di prospettive antropologico-culturali contemporanee.
Lunedì 15 maggio 2023 11-13: prof.ssa Sandra Ferracuti (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
Antropologia e musei “etnologici” (post) coloniali europei: una relazione in movimento
Nati dall’impostazione razzista ed evoluzionista unilineare dell’antropologia europea ottocentesca e da collezioni acquisite spesso nel compiersi di violenze coloniali, i musei “etnologici” europei sono da tempo a gran voce chiamati a risponderne. Sempre più diffusamente, le cittadinanze contemporanee li chiamano a profonde trasformazioni. In questo contesto, la restituzione fisica di artefatti è solo una delle ‘poste in gioco’. Quale ruolo possono (devono?) assumere gli antropologi culturali contemporanei in questo campo attinente al dialogo democratico sui diritti e le proprietà culturali e sulle disuguaglianze sociali associate a discriminazioni “etniche”? Che ruolo hanno o possono avere in questi movimenti le dimensioni intangibili della storia, delle storie e delle performance culturali che hanno attraversato e attraversano i corpi delle collezioni di questi musei? Questi alcuni dei
quesiti che la lezione porterà in discussione a partire da casi di studio di ambito europeo.
Martedì 16 maggio 10-13: Prof. Francesco Marano (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
Il film etnografico: metodologie e poetiche
La lezione ripercorre la storia del film etnografico in ambito internazionale e italiano delineando le metodologie e gli approcci cognitivi alla realtà etnografica nel loro rapporto con la tecnologia disponibile, lo stato della disciplina antropologica e la creatività degli autori.
Martedì 16 maggio 14-17: Prof. Ferdinando Mirizzi (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
Dalle tradizioni popolari ai patrimoni immateriali: il caso dei Carnevali
Quelle che una volta erano tradizioni popolari, e che sembravano entrate in una condizione di inesorabile declino negli ultimi due decenni del XX secolo, sono riesplose a partire dagli inizi del terzo millennio all’interno di processi patrimoniali finalizzati ad azioni e progetti fondati sul senso di appartenenza e sulla valorizzazione di tutto ciò che è concepito come specifico ed esclusivo del proprio contesto di vita e di relazione. In questa prospettiva, in cui un ruolo decisivo hanno avuto le convenzioni transnazionali (Unesco e Consiglio d’Europa), si discuterà delle trasformazioni che i cerimoniali carnevaleschi hanno subito in anni recenti, divenendo patrimoni immateriali locali.
Mercoledì 17 maggio 9-11: prof. Domenico Copertino (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
Il patrimonio culturale in contesti di guerra (1): distruzione, ricostruzione, promozione del patrimonio in Siria tra attività offline e online
La valorizzazione del patrimonio rappresenta un contesto di dibattito e partecipazione pubblica offline e online, sebbene in un contesto autoritario e in situazione di guerra. La lezione riguarda le specificità delle politiche del patrimonio in Siria e in altri contesti mediorientali contemporanei.
Mercoledì 17 maggio 11-13: prof. Domenico Copertino (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata, dott. Ingmar Zalewski (University of Kassel)
Il patrimonio culturale in contesti di guerra (2): giovani rifugiati non accompagnati, partecipazione sociale e patrimonio culturale in Siria
La lezione riguarda una ricerca empirica sui giovani rifugiati siriani non accompagnati nel loro percorso verso la partecipazione sociale. Il ricercatore ha sviluppato una sorta di "etnografia della relazione", un'analisi etnografica della propria relazione con due uomini siriani che partecipano al suo lavoro sul campo.
Mercoledì 17 maggio 14-17: prof. Domenico Copertino (UniBas), Università degli Studi della Basilicata, prof. Guido Veronese (M-PSI/08), Università degli Studi di Milano-Bicocca
Il patrimonio culturale in contesti di guerra (3): Spazi e luoghi come forma di resistenza in Palestina
L’occupazione militare domina gli spazi del quotidiano palestinese verticalmente, via mare, terra ed aria. Il risultato è un colonialismo di insediamento estrattivo delle risorse indigene materiali e immateriali. L’incontro si propone di analizzare attraverso la metodologia qualitativa del walk-along le strategie agentive dei bambini dei campi profughi palestinesi e di Gaza per riappropriarsi degli spazi espropriati e violati dalla violenza militare e politica, per trasformarli, attraverso il sovvertimento di strutture visibili e invisibili di potere e dominio, in luoghi di resistenza per esistere.
Giovedì 18 maggio 9-13: prof. Ivan Bargna (M-DEA/01), Università degli Studi di Milano-Bicocca
Dagli oggetti alle relazioni. Il collezionismo come pratica culturale
Le collezioni possono contribuire a costruire memorie culturali, articolare ed esprimere relazioni sociali e interpersonali, dissensi e conflitti. Partendo dalle ricerche etnografiche svolte dal docente in Italia e in Camerun, si riflette in una prospettiva transculturale, sulle forme contemporanee del “collezionare” nella quotidianità e nell’arte, dai musei alla discarica, dall’appropriazione al rimpatrio.
Giovedì 18 maggio 14-17: prof.ssa Anna Gervasio, Direttrice Istituto Pugliese per la Storia
dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea
Il patrimonio culturale in contesti di guerra (4): Luoghi e non-luoghi. Percorsi metodologici e di ricerca sui luoghi della memoria del Novecento tra Puglia e Basilicata
I luoghi della memoria legati alle vicende fra il secondo conflitto mondiale e l’immediato dopoguerra nel territorio pugliese e lucano come elemento di studio, metodo di ricerca, didattica e di fruizione della storia. La loro valorizzazione si intreccia alla riflessione sul paesaggio, sull’accoglienza, sul meridionalismo come percorso di identità culturale, di memoria pubblica e di ricordo.
CFU / Ore
8 CFU/32 Ore
Periodo di erogazione
Da novembre a giugno.
Sustainable Development Goals
Title
Culture as Intangible heritage Module
Teacher(s)
Ivan Bargna (M-DEA/01)
Domenico Copertino (M-DEA/01)
Lorenzo Domaneschi (SSD - SPS/08)
Sandra Ferracuti (M-DEA/01)
Francesco Marano (M-DEA/01)
Ferdinando Mirizzi (M-DEA/01)
Language
Italian
Short description
The UNESCO’s path to Intangible Heritage, anthropological and cultural perspectives. Intangible heritage in the Italian context: communities, identities, traditions of research and study, socio-cultural innovation; fieldwork research methodologies, ethnography and oral history; ethical problems in the study and valorisation of intangible heritage; community engagement and the challenges of restitution.
Wednesday 16 November 14-18 prof. Ivan Bargna, prof. Daniele Parbuono, prof. Ferdinando Mirizzi
Intangible assets, presentation of the doctorate and first master's lesson
Thursday 15 December 14-18 prof. Lorenzo Domaneschi (SSD - SPS / 08), University of Milan-Bicocca
The heritage-making in food cultures
The seminar aims to introduce to the sociological analysis of cultural heritage, with a focus on the processes of transformation of Italian and European gastronomic heritage. The complex social organization of the multiple authorities competing for the monopoly of the legitimate definition of this gastronomic heritage will be examined. We will see, in fact, how the fabrication of a "heritage value" of foodstuff and food production procedures emerge at the end of a conflictual process, propped up by continuous negotiations between different political and economic actors, which ends in the stipulation of formal and informal documents through which this value is certified. Finally, we will discuss the relationship between material and immaterial dimensions that characterizes this type of cultural valorization of food.
Monday 15 May 9-11: prof.ssa Sandra Ferracuti (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
Intangible Heritage, Cultural Anthropology and Museums: Experiences and Perspectives in the Italian Context
After a brief introduction on the ways in which the concept of "intangible cultural heritage" has entered the formal systems for the identification, interpretation and management of "cultural heritage" worldwide and the ways in which the same concept has been incorporated into the Italian legal system, a series of museum practices implemented in Italy and aimed at its reinterpretation on the basis of contemporary anthropological perspectives will be recalled.
Monday 15 May 11-13: prof.ssa Sandra Ferracuti (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
Anthropology and European (Post)Colonial "Ethnological" Museums: a Relationship in Motion
Born out of the racist and unilinear evolutionist approach of nineteenth-century European anthropology and out of collections acquired often in the unfolding of colonial violence, European "ethnological" museums have long been clamored to be held accountable. Increasingly, contemporary citizenships are calling them to profound transformations. In this context, the physical restitution of artifacts is only one of the 'stakes'. What role can (should?) contemporary cultural anthropologists take in this field pertaining to democratic dialogue about cultural rights and properties and social inequalities associated with 'ethnic' discrimination? What role do, or can, the intangible dimensions of history, histories, and cultural performances that have been and are traversing the bodies of these museums'
collections play in these movements? These are some of the questions the lecture
will bring up for discussion based on European case studies.
Tuesday 16 May 10-13: Prof. Francesco Marano (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
The ethnographic film: methodologies and poetics
The lesson traces the history of ethnographic film in the international and Italian context, outlining the methodologies and cognitive approaches to ethnographic reality in their relationship with the available technology, the state of the anthropological discipline and the creativity of the authors.
Tuesday 16 May 14-17: Prof. Ferdinando Mirizzi (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata
From popular traditions to intangible heritages: the case of the Carnivals
Popular traditions, which seemed in inexorable decline in the last two decades of the twentieth century, revived in the 2000s within patrimonial processes and projects based on the sense of belonging and on the development of specific elements of one's own context of life and relationship. In this perspective, in which transnational conventions (UNESCO and the Council of Europe) have played a decisive role, we
will discuss the transformations that carnival ceremonials have undergone in recent years, becoming local intangible heritages.
Wednesday 17 May 9-11: prof. Domenico Copertino (M-DEA/01), Università degli Studi della Basilicata.
Cultural heritage in turmoil contexts (1): destruction, reconstruction, development of heritage in Syria between online and offline activities
The development of heritage represents a context of debate and public participation
offline and online, albeit in an authoritarian context and in a situation of war. The lesson concerns the specificities of heritage policies in Syria and other contemporary Middle Eastern contexts.
Wednesday 17 May 11-13: prof. Domenico Copertino (M-DEA/01), Università degli Studi della Basiliscata, dott. Ingmar Zalewski (University of Kassel).
Cultural heritage in turmoil contexts (2): unaccompanied refugee youth, social participation and cultural heritage in Syria
The class is about an empirical research on Syrian unaccompanied refugee youth on their way to social participation. The researcher developed a sort of an“ethnography of relationship” – an ethnographic analysis of his own relationship to two Syrian men participating in his fieldwork.
Wednesday 17 May 14-17: prof. Domenico Copertino (UniBas), prof. Guido Veronese (M-PSI/08), Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Cultural heritage in turmoil contexts (2): Spaces and places as a form of resistance in Palestine
The military occupation dominates the spaces of the Palestinian daily lives vertically, by sea, land and air. The result is a contemporary settler-colonialism that extracts indigenous tangible and intangible resources. The seminar aims to analyze through the qualitative methodology of walk-along the agentive strategies of children living in Palestinian and Gaza refugee camps to regain control over the spaces expropriated and violated by military and political violence, to transform them through the subversion of visible and invisible structures of power and domination, in places of resistance to existing.
Thursday 18 May 9-13: prof. Ivan Bargna (M-DEA/01), Università degli Studi di Milano-Bicocca.
From objects to relationships. Collecting as a cultural practice
Collections help to build cultural memories, articulate and express social and interpersonal relationships, dissent and conflicts. Starting from ethnographic research carried out in Italy and Cameroon, we reflect in a transcultural perspective on the contemporary forms of “collecting” in everyday life and art, from museums to landfills, from appropriation to repatriation.
Thursday 18 May 14-17: prof.ssa Anna Gervasio, Direttrice Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea
Cultural heritage in turmoil contexts (2): Places and non-places. Methodological and research paths about the 20th century places of memory in Puglia and Basilicata
The places of memory linked to the events from the Second World War to the immediate postwar period in Apulia and Lucania are elements of study, research, teaching and use of history. Their development entails reflections about landscape, hospitality, southernism as a path of cultural identity, public memory and remembrance.
CFU / Hours
8 CFU/32 Hours
Teaching period
November to June.