- Area Giuridica
- Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico (5 anni)
- Giurisprudenza [581]
- Insegnamenti
- A.A. 2024-2025
- 2° anno
- Filosofia del Diritto - M-Z
- Introduzione
Syllabus del corso
Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi del corso di Filosofia del diritto M-Z consistono nell’acquisizione delle categorie e delle competenze metodologiche fondamentali per sviluppare una riflessione critica, rigorosa e sistematica, sui problemi teorici e filosofici fondamentali relativi al diritto e ai fenomeni giuridici. Gli studenti impareranno a distinguere e a comparare i principali modelli teorici del diritto, a riflettere sulle condizioni di possibilità dei fenomeni giuridici, ad affrontare con rigore il problema dei rapporti tra diritto e giustizia, a riconoscere le antinomie, a distinguere tipi diversi di norme giuridiche, con particolare riferimento alla teoria delle regole costitutive.
Contenuti sintetici
Che cos’è il diritto? In che senso possiamo dire che le norme giuridiche, pur non avendo un’esistenza materiale, hanno comunque un’esistenza oggettiva? Qual è lo statuto della scienza del diritto? Quali sono i rapporti tra il diritto e la giustizia? Che cosa sono le norme giuridiche e quali tipi di norme esistono? Quali relazioni sussistono tra le norme di uno stesso ordinamento?
Queste sono alcune delle principali domande che verranno affrontate nel corso di Filosofia del diritto M-Z.
Il corso si articolerà in tre parti principali.
La prima parte sarà dedicata a una riflessione sul problema della giustizia e dei rapporti tra diritto e morale: verranno esaminate le principali concezioni della giustizia, verranno esplicitati i presupposti filosofici delle filosofie relativistiche della giustizia, verranno distinti tre criteri di valutazione delle norme e verranno ricostruiti i presupposti teorici del giusnaturalismo, del giuspositivismo e del realismo giuridico.
La seconda parte sarà incentrata sul progetto di costruzione della teoria pura del diritto di Hans Kelsen e sull’indagine del diritto come fenomeno sociale normativo attraverso la distinzione di principio di causalità e principio di imputazione e la concezione della norma come schema di interpretazione dei fatti giuridici. Verrà esaminata la teoria kelseniana della norma fondamentale e verrà sviluppata un’ulteriore riflessione sulla possibilità di valutare e di promuovere la creazione del diritto alla luce di un sistema di norme di giustizia.
La terza parte sarà infine dedicata alla teoria della norma giuridica. Verranno confrontate concezioni linguistiche e concezioni non-linguistiche della norma giuridica, anche attraverso una riflessione sul fenomeno delle norme consuetudinarie, e verrà proposta una tipologia delle regole fondata anche sul fenomeno della costitutività di regole.
Programma esteso
-
Il problema della giustizia
1.1. Concezioni metafisico-religiose della giustizia
1.2. Concezioni pseudo-razionalistiche della giustizia
1.3. La filosofia relativistica della giustizia di Hans Kelsen
1.4. I rapporti tra diritto e giustizia
1.5. Tre criteri di valutazione delle norme
1.6. Giusnaturalismo, positivismo giuridico e giusrealismo -
Il diritto come fenomeno sociale normativo e la rifondazione della scienza del diritto in Hans Kelsen
2.1. Il progetto di una teoria pura del diritto e la distinzione tra diritto e morale
2.2. Le condizioni di possibilità del diritto
2.3. Principio di causalità e principio di imputazione nell’interpretazione dei comportamenti umani
2.4. Vendetta e sanzione
2.5. Fatto naturale e significato giuridico: la norma come schema d’interpretazione
2.6. Significato giuridico oggettivo e significato giuridico soggettivo: la conoscenza oggettiva di una realtà soggettiva
2.7. La norma come significato di un atto di creazione e la teoria della norma fondamentale
2.8. Normatività senza assoluti
2.9. La possibilità di una valutazione morale del diritto
2.10. Agire politico e agire nomotrofico -
Teorie e filosofie della norma
3.1. La norma giuridica come entità oggettiva
3.2. La norma giuridica come entità linguistica
3.3. Il problema dell’interpretazione delle norme
3.4. Oltre la concezione linguistica delle norme: stati-di-cose normativi, noemi deontici e oggetti deontici
3.5. Il farsi e il disfarsi delle norme: l’agire nomotrofico tra vendetta, perdono e giustizia riparativa
3.6. Agire nomotrofico e genesi della consuetudine
3.7. Per una tipologia delle norme: le regole costitutive
3.8. Relazioni tra norme: metanorme, lacune, antinomie
Prerequisiti
Il corso di Filosofia del diritto M-Z non prevede particolari prerequisiti, fatta eccezione per una conoscenza generale dei concetti giuridici di base, che verranno comunque ridiscussi a lezione.
Le nozioni filosofiche fondamentali per l’acquisizione degli obiettivi formativi del corso saranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso.
Metodi didattici
Il corso, che si svolgerà nel secondo semestre, consterà di 36 lezioni di 2 ore ciascuna. Le lezioni saranno tenute in italiano.
Durante le lezioni verranno alternate fasi di didattica erogativa e fasi di didattica interattiva finalizzate a promuovere la riflessione critica e la partecipazione attiva degli studenti attraverso il modello del dibattito argomentativo di matrice socratica.
Almeno 2 delle 24 lezioni prevederanno una parte svolta in modalità flipped classroom: verrà chiesto a due gruppi di studenti individuati su base volontaria di svolgere a casa la lettura critica di un breve testo per poi esporlo e discuterlo in aula con i compagni.
La frequenza alle lezioni è caldamente consigliata: data la natura interdisciplinare degli argomenti trattati, durante il corso verranno introdotte riflessioni e categorie concettuali non sempre familiari nel contesto degli studi giuridici, che renderanno più agevole la comprensione dei testi di riferimento e degli argomenti del programma del corso, e che favoriranno, in particolare, una riflessione più approfondita sui temi trattati.
In ogni caso, per favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi da parte di eventuali studenti lavoratori, potranno essere organizzate, a fronte di un'effettiva richiesta, fino a 4 lezioni supplementari di 2 ore, da svolgersi da remoto in modalità sincrona in orari serali o durante i giorni non lavorativi.
Per gli studenti di altri corsi di studi è prevista la possibilità di concordare con il docente un programma parzialmente differenziato in funzione dell'ambito di studi di appartenenza.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell’apprendimento consisterà in un colloquio sugli argomenti svolti a lezione e sui testi di riferimento indicati nella successiva sezione del syllabus. Verranno valutate, in particolare, le conoscenze acquisite, la capacità di usare in maniera appropriata il lessico e le categorie concettuali rilevanti, e lo sviluppo di un’adeguata consapevolezza delle problematiche teoriche e pratiche connesse con il diritto. Verrà valorizzata l'elaborazione di una autonoma riflessione critica che sia fondata su argomentazioni rigorose e pertinenti rispetto ai temi affrontati.
Sebbene il programma complessivo e gli obiettivi formativi del corso non si differenzino per gli studenti frequentanti e per gli studenti non-frequentanti, è possibile scegliere se preparare l'esame secondo una delle due seguenti modalità:
(i) la prima modalità, consigliata per gli studenti frequentanti, consiste nella preparazione dell'esame avvalendosi delle spiegazioni e delle discussioni svolte a lezione e delle parti dei testi di riferimento che saranno indicate e discusse durante lo svolgimento del corso;
(ii) la seconda modalità, consigliata per gli studenti non-frequentanti, consiste nella preparazione dell'esame avvalendosi dei testi di riferimento che sono indicati per gli studenti non-frequentanti nella successiva sezione del syllabus.
Si ricorda che in entrambi i casi la lettura critica dei testi è considerata un momento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso.
Non sono previste prove scritte né prove intermedie.
Testi di riferimento
Testi di riferimento indicati per gli studenti frequentanti
La bibliogafia per gli studenti frequentanti includerà le parti dei seguenti testi che verranno dettagliate durante lo svolgimento delle lezioni:
- Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Seconda edizione. Macerata, Quodlibet, 2021. Le parti del libro da studiare verranno indicate dal docente a lezione;
- Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024. Le parti del libro da studiare verranno indicate dal docente a lezione;
- Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012. Le parti del libro da studiare verranno indicate dal docente a lezione;
- Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020. Le parti del libro da studiare verranno indicate dal docente a lezione.
Testi di riferimento indicati per gli studenti non-frequentanti
Il programma per gli studenti non-frequentanti non differisce dal programma per i frequentanti. Tuttavia, al fine di consentire anche agli studenti non frequentanti una adeguata comprensione degli argomenti del corso e il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti, la bibliografia per gli studenti non-frequentanti è dettagliata come segue:
- Norberto Bobbio, Teoria generale del diritto. Torino, Giappichelli, 1993, limitatamente a: Parte prima, cap. II.; parte seconda, capp. II. e III.;
- Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Seconda edizione. Macerata, Quodlibet, 2021, parte I. (Elementi di teoria pura del diritto), entrambe le lezioni, e parte II. (Che cos’è la giustizia?);
- Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024;
- Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012, limitatamente ai seguenti saggi:
Parte I (Ontologia delle norme), 1. Norberto Bobbio, La norma come proposizione prescrittiva, pp. 7-17; 7. Amedeo G. Conte, Norma: cinque referenti, pp. 57-65;
Parte II. (Tipologia delle norme: il fenomeno delle regole costitutive): 3. John R. Searle, Regole regolative vs. regole costitutive, pp. 93-97; 4. Gaetano Carcaterra, Norme costitutive, pp. 99-105; 5. Amedeo Giovanni Conte, Regole eidetico-costitutive e regole anankastico-costitutive, pp. 107-117; 6. Giampaolo M. Azzoni, Regole ipotetico-costitutive, pp. 119-136;
Parte III.: 3. John R. Searle, Fatti bruti vs. fatti istituzionali, pp. 161-164;
Parte IV.: 2. Hans Kelsen, Norma fondamentale, pp. 195-202; 3. Herbert L. A. Hart, Norma di riconoscimento, pp. 203-207; 4. Eduardo García Máynez, Validità in senso positivo vs. validità in senso axiologico, pp. 209-219; 5. Amedeo Giovanni Conte, Paradigmatica della validità, pp. 221-234;
Parte V.: 3. Leon Petrażycki, La concezione psicologistica della norma, pp. 263-273; 4. Theodor Geiger, Norma sussistente vs. enunciato normativo, pp. 275-282; - Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020 (escluso il capitolo 3.).
Sustainable Development Goals
Learning objectives
The educational objectives of the course of Philosophy of Law M-Z consist in the acquisition of the fundamental categories and methodological skills to develop a critical, rigorous and systematic reflection on the fundamental theoretical and philosophical problems relating to law and legal phenomena. Students will learn to distinguish and compare the main theoretical models of law, to reflect on the conditions of possibility of legal phenomena, to deal rigorously with the problem of the relationship between law and justice, to recognise antinomies, to distinguish different types of legal rules, with particular reference to the theory of constitutive rules.
Contents
What is law? In what sense can we say that legal norms, while not having material existence, nevertheless have an objective existence? What is the status of the science of law? What is the relationship between law and justice? What are legal norms and what types of norms exist? What relations exist between the norms of the same system?
These are some of the main questions that will be addressed in the Philosophy of Law M-Z course.
The course will be divided into three main parts.
The first part will be devoted to a reflection on the problem of justice and the relationship between law and morality: the main conceptions of justice will be examined, the philosophical presuppositions of relativistic philosophies of justice will be explicated, three criteria for the evaluation of norms will be distinguished, and the theoretical presuppositions of the theory of natural law, legal positivism and legal realism will be reconstructed.
The second part will focus on Hans Kelsen's project of constructing the pure theory of law and on the investigation of law as a normative social phenomenon through the distinction between the principle of causality and the principle of imputation and the conception of the norm as a scheme for interpreting legal facts. Kelsen's theory of the basic norm will be examined and further reflection will be developed on the possibility of evaluating and promoting the creation of law in the light of a system of norms of justice.
Finally, the third part will be devoted to the theory of the legal norm. Linguistic and non-linguistic conceptions of the legal norm will be compared, also through a reflection on the phenomenon of customary norms, and a typology of rules based also on the phenomenon of the constitutivity of rules will be proposed.
Detailed program
-
The problem of justice
1.1. Metaphysical-religious conceptions of justice
1.2. Pseudo-rationalistic conceptions of justice
1.3. Hans Kelsen's relativistic philosophy of justice
1.4. The relationship between law and justice
1.5. Three criteria for evaluating norms: justice, validity, and effectiveness
1.6. Natural law, legal positivism and legal realism -
Law as a normative social phenomenon and the re-founding of legal science in Hans Kelsen
2.1. The project of a pure theory of law and the distinction between law and morality
2.2. The conditions of possibility of law
2.3. The principle of causality and the principle of imputation in the interpretation of human behaviour
2.4. Sanction and revenge
2.5. Natural fact and legal meaning: the norm as a scheme of interpretation
2.6. Objective legal meaning and subjective legal meaning: objective knowledge of a subjective reality
2.7. The norm as meaning of an act of creation and the theory of the fundamental norm
2.8. Normativity without absolutes
2.9. The possibility of a moral evaluation of law
2.10. Political acting and nomotrophic acting -
Theories and philosophies of the norm
3.1. The legal norm as an objective entity
3.2. The legal norm as a linguistic entity
3.3. The problem of the interpretation of norms
3.4. Beyond the linguistic conception of norms: normative states-of-things, deontic noemata and deontic objects
3.5. The making and unmaking of norms: nomotrophic acting between revenge, forgiveness and restorative justice
3.6. Nomotrophic acting and the genesis of custom
3.7. For a typology of norms: the constitutive rules
3.8. Relations between norms: metanorms, gaps, antinomies
Prerequisites
The Philosophy of Law M-Z course does not have any particular prerequisites, except for a general knowledge of basic legal concepts, which will in any case be discussed in class.
Fundamental philosophical notions for the acquisition of the course's learning objectives will be provided and discussed during the course.
Teaching methods
The course, which will take place in the second semester, will consist in 36 lessons of 2 hours each. During the lessons there will be alternating phases of didactic delivery and phases of interactive teaching aimed at promoting critical reflection and the active participation of the students through the model of argumentative debate of Socratic matrix. At least 2 of the 24 lessons will include a part carried out in flipped classroom mode: two groups of students chosen on a voluntary basis will be asked to carry out the critical reading of a short text at home and then present it and discuss it in the classroom with their classmates.
Attendance at classes is strongly recommended: given the interdisciplinary nature of the topics covered, reflections and conceptual categories not always familiar in the context of legal studies will be introduced during the course, which will make it easier to understand the reference texts and the topics of the course syllabus, and which will encourage, in particular, more in-depth reflection on the topics covered. In any case, in order to facilitate the attainment of the training objectives by any working students, up to 4 additional 2-hour lessons may be organised on request, to be held remotely in synchronous mode in the evenings or during non-working days.
For students from other academic courses, the possibility of agreeing with the lecturer on a partially differentiated programme according to the area of study to which they belong is envisaged.
Assessment methods
The learning assessment will consist of an interview on the topics covered in class and the reference texts indicated in the following section of the syllabus. In particular, the knowledge acquired, the ability to appropriately use the relevant vocabulary and conceptual categories, and the development of an adequate awareness of the theoretical and practical issues connected with law will be assessed. The elaboration of an autonomous critical reflection based on rigorous and relevant arguments with respect to the topics addressed will be emphasised.
Although the overall programme and the educational objectives of the course do not differ for attending and non-attending students, it is possible to choose whether to prepare the exam according to one of the two following modes:
(i) the first mode, recommended for attending students, consists in preparing for the exam by making use of the explanations and discussions carried out in class and the parts of the reference texts that will be indicated and discussed during the course;
(ii) the second method, recommended for non-attending students, consists in preparing for the exam using the reference texts that are indicated for non-frequenting students in the following section of the syllabus.
Please note that in both cases the critical reading of the texts is considered an essential moment for the achievement of the training objectives of the course.
There are no written tests or intermediate tests.
Textbooks and Reading Materials
Textbooks and reading materials for attending students
The bibliography for attending students will include the parts of the following texts that will be detailed during the course of the lectures:
- Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Second edition. Macerata, Quodlibet, 2021. The sections to be studied will be indicated during classes;
- Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024. The sections to be studied will be indicated during classes;
- Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012. The sections to be studied will be indicated during classes;
- Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020. The sections to be studied will be indicated during classes.
Textbooks and reading materials for non-attending students
The program for non-attending students does not differ from the program for attending students. However, in order to allow also non-attending students an adequate understanding of the course topics and the achievement of the expected learning objectives, the bibliography for non-attending students is detailed as follows:
- Norberto Bobbio, Teoria generale del diritto. Torino, Giappichelli, 1993, only the following sections: First part, chap. II.; second part, chapp. II. e III.;
- Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Seconda edizione. Macerata, Quodlibet, 2021, part I. (Elementi di teoria pura del diritto), both lectures, and part II. (Che cos’è la giustizia?);
- Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024;
- Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012, only the following essays:
Part I (Ontologia delle norme), 1. Norberto Bobbio, La norma come proposizione prescrittiva, pp. 7-17; 7. Amedeo G. Conte, Norma: cinque referenti, pp. 57-65;
Part II. (Tipologia delle norme: il fenomeno delle regole costitutive): 3. John R. Searle, Regole regolative vs. regole costitutive, pp. 93-97; 4. Gaetano Carcaterra, Norme costitutive, pp. 99-105; 5. Amedeo Giovanni Conte, Regole eidetico-costitutive e regole anankastico-costitutive, pp. 107-117; 6. Giampaolo M. Azzoni, Regole ipotetico-costitutive, pp. 119-136;
Part III.: 3. John R. Searle, Fatti bruti vs. fatti istituzionali, pp. 161-164;
Part IV.: 2. Hans Kelsen, Norma fondamentale, pp. 195-202; 3. Herbert L. A. Hart, Norma di riconoscimento, pp. 203-207; 4. Eduardo García Máynez, Validità in senso positivo vs. validità in senso axiologico, pp. 209-219; 5. Amedeo Giovanni Conte, Paradigmatica della validità, pp. 221-234;
Part V.: 3. Leon Petrażycki, La concezione psicologistica della norma, pp. 263-273; 4. Theodor Geiger, Norma sussistente vs. enunciato normativo, pp. 275-282; - Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020 (escluso il capitolo 3.).