- Law
- Single Cycle Master Degree (5 years)
- Giurisprudenza [LMG01A - 581]
- Courses
- A.A. 2025-2026
- 5th year
- Criminal Policy
- Summary
Course Syllabus
Obiettivi formativi
L’insegnamento si propone di offrire un’approfondita analisi delle matrici culturali, dei fondamenti normativi e delle categorie dogmatiche che informano il sistema penale e amministrativo preposto alla prevenzione e alla repressione della devianza e della criminalità minorile. Affronta in prospettiva storica e critica l’evoluzione delle principali direttrici politico-criminali che hanno plasmato l’intervento pubblico nei confronti del minore autore di reato, valorizzando l’interazione tra mutamenti normativi e trasformazioni nei modelli socio-educativi e nei paradigmi sanitario-assistenziali.
Particolare attenzione è dedicata all’analisi delle fonti normative vigenti, ai principi costituzionali e sovranazionali che regolano la responsabilità penale minorile, nonché agli istituti processuali e amministrativi preordinati alla rieducazione e al reinserimento sociale del minore. L’insegnamento promuove nello studente la piena padronanza della legislazione, della dottrina e del lessico giuridico specialistico, nonché lo sviluppo di capacità argomentative e critiche nell’affrontare le questioni giuridiche concernenti la prevenzione, la responsabilità e il trattamento del minore deviante o imputabile.
Risultati di apprendimento previsti al termine dell’insegnamento:
A) Conoscenza e capacità di comprensione.
Lo studente acquisirà una solida conoscenza e comprensione della funzione peculiare della giurisdizione penale minorile, dei principi costituzionali rilevanti, nonché della normativa vigente in materia di responsabilità penale e procedimento penale a carico del minore, nonché il sistema amministrativo delle misure di rieducazione e di prevenzione della devianza minorile.
B) Conoscenza e capacità di comprensione applicate.
Lo studente sarà in grado di reperire e interpretare le fonti del diritto amministrativo e penale minorile, integrandole con i principi costituzionali, nazionali e sovranazionali. Dimostrerà capacità di analisi, sintesi e sistematizzazione delle informazioni, organizzandole in modo chiaro e strutturato. In particolare, sarà in grado di comprendere le connessioni tra i bisogni del minore – alla base dei comportamenti devianti – e il funzionamento del sistema penale minorile, con particolare attenzione agli interventi educativi e preventivi.
C) Autonomia di giudizio.
Attraverso l’analisi di casi concreti, lo studente svilupperà capacità di pensiero critico e analitico, nonché competenze di problem-solving. Sarà in grado di individuare, valutare e applicare soluzioni giuridiche appropriate in relazione ai temi della responsabilità penale minorile, delle risposte sanzionatorie e non sanzionatorie al reato, nonché all’adozione di misure di rieducazione e prevenzione, formulando argomentazioni giuridiche coerenti, motivate e ben strutturate.
D) Abilità comunicative.
Lo studente avrà sviluppato, tramite la discussione individuale o di gruppo di casi pratici, la capacità di esporre in modo chiaro ed efficace, in forma orale, i principali problemi giuridici relativi alla materia. Sarà in grado di comunicare con soggetti pubblici e privati – inclusi operatori del diritto, educatori e responsabili delle politiche minorili – illustrando gli elementi normativi essenziali e le possibili soluzioni interpretative e applicative.
E) Capacità di apprendere.
Attraverso esercitazioni sul reperimento e l’analisi delle fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali, nonché mediante lo studio e la discussione di casi pratici, lo studente svilupperà autonomia nello studio e acquisirà strumenti metodologici utili per aggiornare e adattare le proprie conoscenze, anche in relazione ai continui mutamenti del contesto giuridico e socio-educativo di riferimento.
Contenuti sintetici
Lo studio della politica criminale, nel particolare contesto della giustizia minorile, si caratterizza per un metodo di indagine interdisciplinare, indispensabile per capire e verificare la tenuta delle categorie giuridiche, in primis del diritto penale sostanziale e processuale, ma anche del diritto amministrativo della prevenzione. La criminologia, la psicologia, la psichiatria e la sociologia forniscono elementi utili alla costruzione di un sistema penale e amministrativo minorile che ponga al centro la persona del minore, la sua tutela e la promozione dei suoi diritti individuali. L'obiettivo del corso è dunque quello di tracciare le linee di un diritto minorile conforme alla prospettiva costituzionale e internazionale, tenendo conto delle questioni criminologiche e delle tendenze attuali della politica criminale.
Programma esteso
Parte Generale
Definizione di politica criminale. Il diritto penale, strumento e limite della politica criminale. La fondazione illuministica del diritto di punire. Le “necessità” del punire: dal modello costituzionale alla crisi della politica criminale. Politica criminale e scienza criminologica. Il diritto penale come tecnica sociale o come affermazione di valori? La prevenzione generale rivisitata. La prevenzione speciale. La politica dei beni giuridici. Politica criminale, dogmatica giuridica, applicazione del diritto. Politica criminale e teoria del reato.
12. Elementi non razionali nel “bisogno di pena”. Dalla politica criminale alla politica sociale.
Parte Speciale
Parte I: Il minore nel sistema della giustizia. 1. Linee evolutive e politico-criminali del sistema minorile. 2. La devianza e la criminalità minorile: considerazioni politico-criminali, socio-psicologiche, empirico-statistiche. 3. Le risposte giudiziarie ed educative-socio-assistenziali al disagio minorile.
Parte II: Misure amministrative di rieducazione e di prevenzione.
Parte III: La responsabilità penale del minore. I soggetti della giurisdizione penale minorile. Le peculiarità del modello processuale minorile. La disciplina della libertà personale. Le formule decisorie minorili (percorso di rieducazione del minore; irrilevanza del fatto; perdono giudiziale; sospensione del processo e messa alla prova). Mediazione penale minorile. Il sistema delle pene e delle misure di sicurezza per il minore autore di reato. Ordinamento penitenziario.
Prerequisiti
E' consigliabile avere superato gli esami di Diritto Penale, Procedurale penale, Criminologia.
Metodi didattici
L’insegnamento si compone di 21 lezioni prevalentemente in presenza. 2 lezioni saranno svolte da remoto in modalità asincrona.
15 lezioni sono svolte in modalità erogativa, 6 in modalità interattiva.
Nella parte erogativa verranno spiegati principi, regole e le categorie teoriche della politica criminale.
Nella parte interattiva verranno presentate, analizzate e discusse le tendenze evolutive della legislazione penale italiana.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La prova orale si articola in un colloquio volto a verificare la preparazione del candidato sugli argomenti trattati nel programma d’esame, come delineati nei testi e nei materiali di studio consigliati.
L’obiettivo della prova è accertare, attraverso quesiti di natura teorica e applicativa, il livello di apprendimento e di comprensione dei contenuti disciplinari, nonché la capacità di analizzare, interpretare e applicare la normativa penale e amministrativa minorile a situazioni concrete.
I criteri di valutazione adottati riguardano: la chiarezza espositiva e la completezza dell’argomentazione; la correttezza teorica e la coerenza logico-sistematica nell’inquadramento degli istituti giuridici; il grado di maturazione delle competenze esegetiche, argomentative e di ragionamento, tanto astratto quanto concreto; la padronanza del linguaggio tecnico-giuridico.
Testi di riferimento
Per una proficua preparazione dell'esame di profitto si consiglia lo studio, oltre che dei documenti pubblicati nella sezione "Materiali didattici" della pagina e-learning dell'insegnamento, del seguente volume: M. Bertolino (a cura di), La giustizia penale minorile, Giappichelli, Torino, 2025 (in corso di pubblicazione), con esclusione della Parte seconda.
Sustainable Development Goals
Learning objectives
The course aims to offer an in-depth analysis of the cultural matrices, the normative foundations and the dogmatic categories that inform the penal and administrative system responsible for the prevention and repression of deviance and juvenile crime. It deals in a historical and critical perspective with the evolution of the main political-criminal guidelines that have shaped public intervention in relation to juvenile offenders, highlighting the interaction between normative changes and transformations in socio-educational models and health-assistance paradigms.
Particular attention is devoted to the analysis of the legal sources in force, to the constitutional and supranational principles governing juvenile criminal responsibility, as well as to the procedural and administrative institutes aimed at the re-education and social reintegration of juveniles. The course promotes in the student the full mastery of legislation, doctrine and specialised legal vocabulary, as well as the development of argumentative and critical skills in dealing with legal issues concerning the prevention, responsibility and treatment of deviant or chargeable juveniles.
Expected learning outcomes at the end of the course:
A) Knowledge and understanding skills.
The student will acquire a sound knowledge and understanding of the peculiar function of juvenile criminal jurisdiction, of the relevant constitutional principles, as well as of the current legislation on criminal responsibility and criminal proceedings against juveniles, and the administrative system of re-education measures and prevention of juvenile deviance.
B) Applied knowledge and understanding.
The student will be able to find and interpret the sources of juvenile administrative and criminal law, integrating them with constitutional, national and supranational principles. He/she will demonstrate the ability to analyse, synthesise and systematise information, organising it in a clear and structured manner. In particular, he/she will be able to understand the connections between the needs of juveniles - at the basis of deviant behaviour - and the functioning of the juvenile penal system, with particular attention to educational and preventive interventions.
C) Autonomy of judgement.
Through the analysis of concrete cases, the student will develop critical and analytical thinking skills as well as problem-solving skills. He/she will be able to identify, assess and apply appropriate legal solutions in relation to the issues of juvenile criminal responsibility, sanctioning and non-sanctioning responses to crime, as well as the adoption of re-education and prevention measures, formulating coherent, reasoned and well-structured legal arguments.
D) Communication skills.
The student will have developed, through individual or group discussion of practical cases, the ability to explain clearly and effectively, in oral form, the main legal problems relating to the subject. He/she will be able to communicate with public and private parties - including legal practitioners, educators and those responsible for juvenile policies - illustrating the essential regulatory elements and possible interpretative and applicative solutions.
E) Ability to learn.
Through exercises on the retrieval and analysis of normative, jurisprudential and doctrinal sources, as well as through the study and discussion of practical cases, students will develop autonomy in their study and acquire methodological tools useful to update and adapt their knowledge, also in relation to the continuous changes in the legal and socio-educational context of reference.*
Contents
The study of criminal policy, in the particular context of juvenile justice, is characterised by an interdisciplinary method of investigation, which is indispensable in order to understand and verify the tightness of legal categories, primarily of substantive and procedural criminal law, but also of the administrative law of prevention. Criminology, psychology, psychiatry and sociology provide useful elements for the construction of a juvenile criminal and administrative system that places the person of the child, his protection and the promotion of his individual rights at the centre. The aim of the course is therefore to draw the lines of a juvenile law that conforms to the constitutional and international perspective, taking into account criminological issues and current trends in criminal policy.
Detailed program
General Part
Definition of criminal policy. Criminal law, instrument and limit of criminal policy. The Enlightenment foundation of the power to punish. The 'necessities' of punishment: from the constitutional model to the crisis of criminal policy. Criminal policy and criminological science. Criminal law as a social technique or as an affirmation of values? General prevention revisited. The special prevention. The policy of legal goods. Criminal policy, legal dogmatics, application of the law. Criminal policy and theory of crime. Non-rational elements in the 'need for punishment'. From criminal policy to social policy.
Special Part
Part I: The juvenile in the justice system. 1. Evolutionary and criminal-political lines of the juvenile system. 2. Deviance and juvenile crime: political-criminal, socio-psychological, empirical-statistical considerations. 3. Judicial and educational-social-welfare responses to juvenile distress.
Part II: Re-education and prevention administrative measures.
Part III: The criminal responsibility of the juvenile. The subjects of the juvenile criminal jurisdiction. The peculiarities of the juvenile procedural model. The discipline of personal liberty. The juvenile decisional formulas (percorso di rieducazione del minore; irrilevanza del fatto; perdono giudiziale; sospensione del processo e messa alla prova). Juvenile penal mediation. The system of penalties and security measures for juvenile offenders. Prison regulations.
Prerequisites
It is recommended to have passed the Criminal Law, Criminal Procedure and Criminology exams.
Teaching methods
The course consists of 21 lectures, mainly face-to-face. 2 lectures will be delivered remotely in asynchronous mode.
15 lectures are delivered in lecture mode, 6 in interactive mode.
In the lecture part, principles, rules and theoretical categories of criminal policy will be explained.
In the interactive part the evolutionary trends of Italian criminal legislation will be presented, analysed and discussed.
Assessment methods
The oral exam consists of an interview aimed at verifying the candidate's preparation on the topics covered in the exam programme, as outlined in the recommended texts and study materials.
The objective of the exam is to ascertain, by means of theoretical and applicative questions, the candidate's level of learning and understanding of the subject matter, as well as his or her ability to analyse, interpret and apply juvenile criminal and administrative law to concrete situations.
The assessment criteria adopted concern: clarity of exposition and completeness of argumentation; theoretical correctness and logical-systematic coherence in the framing of legal institutions; the degree of maturation of exegetical, argumentative and reasoning skills, both abstract and concrete; mastery of technical-legal language.
Textbooks and Reading Materials
For a profitable preparation of the exam, it is recommended to study, in addition to the documents published in the ‘Learning materials’ section of the e-learning page of the course, the following volume: M. Bertolino (ed.), La giustizia penale minorile, Giappichelli, Torino, 2025 (forthcoming), with the exclusion of Part Two.
Sustainable Development Goals
Key information
Staff
-
Giandomenico Dodaro