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  6. 2nd year
  1. Philosophy of Law - M-Z
  2. Summary
Partizione di insegnamento Course full name
Philosophy of Law - M-Z
Course ID number
2526-2-A5810006-MZ
Course summary SYLLABUS

Blocks

Back to Philosophy of Law

Course Syllabus

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Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi del corso di Filosofia del diritto M-Z sono i seguenti:

  • conoscenza delle principali teorie filosofico-giuridiche e comprensione critica dei problemi teorici e filosofici fondamentali inerenti al diritto, del problema relativo ai rapporti tra diritto e giustizia, della natura delle norme e degli atti giuridici e della distinzione di diversi tipi di norme;
  • acquisizione di un'adeguata capacità di elaborare una riflessione critica autonoma e rigorosa di ampio respiro sui fenomeni giuridici attraverso l'utilizzo pertinente e rigoroso delle categorie concettuali acquisite;
  • acquisizione delle categorie e delle competenze metodologiche fondamentali per sviluppare una capacità di giudizio autonoma, critica, rigorosa e sistematica, sui problemi teorici e filosofici fondamentali relativi al diritto e ai fenomeni giuridici;
  • sviluppo di un'adeguata capacità di analizzare ed esporre contenuti, tesi e argomentazioni in forma chiara e rigorosa, attraverso una lettura critica dei testi e l'uso di un lessico teorico-concettuale pertinente e appropriato;
  • sviluppo di un'adeguata capacità di proseguire in autonomia il proprio percorso di apprendimento e di riflessione in relazione ad altri temi e problemi filosofici relativi al diritto e ai fenomeni giuridici attraverso una capacità di lettura critica di testi filosofico-giuridici.

Contenuti sintetici

Che cos’è il diritto? In che senso possiamo dire che le norme giuridiche, pur non avendo un’esistenza materiale, hanno comunque un’esistenza oggettiva? Qual è lo statuto della scienza del diritto? Quali sono i rapporti tra il diritto e la giustizia? Che cosa sono le norme giuridiche e quali tipi di norme esistono? Quali relazioni sussistono tra le norme di uno stesso ordinamento?
Queste sono alcune delle principali domande che verranno affrontate nel corso di Filosofia del diritto M-Z.
Il corso si articolerà in quattro parti principali.
La prima parte sarà dedicata alla distinzione delle domande del giurista (Quid iuris?) e del filosofo (Quid ius?) sul diritto, alla distinzione di tre criteri di valutazione delle norme (giustizia, validità, efficacia), e all'esame delle principali concezioni filosofiche del diritto (giusnaturalismo, del giuspositivismo e del realismo giuridico).
La seconda parte sarà dedicata a una riflessione sul problema della giustizia e dei rapporti tra diritto e morale: verranno esaminate le principali tipologie di teorie della giustizia, verranno esplicitati i presupposti filosofici delle filosofie relativistiche della giustizia.
La terza parte sarà incentrata sul progetto di costruzione della teoria pura del diritto di Hans Kelsen e sull’indagine del diritto come fenomeno sociale normativo attraverso la distinzione di principio di causalità e principio di imputazione e la concezione della norma come schema di interpretazione dei fatti giuridici. Verrà esaminata la teoria kelseniana della norma fondamentale e verrà sviluppata un’ulteriore riflessione sulla possibilità di valutare e di promuovere la creazione del diritto alla luce di un sistema di norme di giustizia.
La quarta parte sarà infine dedicata alla teoria della norma giuridica. Verranno confrontate concezioni linguistiche e concezioni non-linguistiche della norma giuridica, anche attraverso una riflessione sul fenomeno delle norme consuetudinarie, e verrà proposta una tipologia delle norme fondata sul fenomeno della costitutività di regole.

Programma esteso

1. Le principali concezioni filosofiche del diritto
1.1. Quid ius? e Quid iuris?: le domande del filosofo e del giurista sul diritto
1.2. Tre criteri di valutazione delle norme: giustizia, validità, efficacia
1.3. Giusnaturalismo, giuspositivismo e realismo giuridico

2. Il problema della giustizia
2.1. Socrate e il problema della giustizia
2.2. I rapporti tra diritto e giustizia
2.3. Le risposte al problema della giustizia in Platone
2.4. Concezioni metafisico-religiose e concezioni pseudo-razionalistiche della giustizia
2.5. La filosofia relativistica della giustizia di Hans Kelsen

3. Il diritto come fenomeno sociale normativo e la rifondazione della scienza del diritto in Hans Kelsen
3.1. Il progetto di una teoria pura del diritto e la distinzione tra diritto e morale
3.2. Le condizioni di possibilità del diritto
3.3. Principio di causalità e principio di imputazione nell’interpretazione dei comportamenti umani
3.4. Vendetta e sanzione
3.5. Fatto naturale e significato giuridico: la norma come schema d’interpretazione
3.6. Significato giuridico oggettivo e significato giuridico soggettivo: la conoscenza oggettiva di una realtà soggettiva
3.7. La norma come significato di un atto di creazione normativa e la teoria della norma fondamentale
3.8. Normatività senza assoluti
3.9. La possibilità di una valutazione morale del diritto
3.10. Politica del diritto e agire nomotrofico

4. Teorie e filosofie della norma
4.1. La norma giuridica come entità oggettiva
4.2. La norma giuridica come entità linguistica
4.3. Il problema dell’interpretazione delle norme
4.4. Oltre la concezione linguistica delle norme: stati-di-cose normativi, noemi deontici e oggetti deontici
4.5. Il farsi e il disfarsi delle norme: l’agire nomotrofico tra vendetta, perdono e giustizia riparativa
4.6. Agire nomotrofico e genesi della consuetudine
4.7. Per una tipologia delle norme: le regole costitutive
4.8. Relazioni tra norme: metanorme e antinomie

Prerequisiti

Il corso di Filosofia del diritto M-Z non prevede particolari prerequisiti, fatta eccezione per una conoscenza generale dei concetti giuridici di base, che verranno comunque ridiscussi a lezione.
Le nozioni filosofiche fondamentali per l’acquisizione degli obiettivi formativi del corso saranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso.

Metodi didattici

Il corso, che si svolgerà nel primo semestre, consterà di 36 lezioni di 2 ore ciascuna. Le lezioni saranno tenute in italiano.

Durante le lezioni verranno alternate fasi di didattica erogativa e fasi di didattica interattiva in cui verranno esaminati e discussi in aula alcuni testi particolarmente significativi, al fine di promuovere la riflessione critica e la partecipazione attiva degli studenti attraverso il modello della maieutica socratica.
Per almeno 2 delle 24 lezioni verrà proposta la lettura preventiva di brevi saggi con presentazione e discussione in aula da parte degli studenti.

La frequenza alle lezioni è vivamente consigliata: data la natura interdisciplinare degli argomenti trattati, durante il corso verranno introdotte riflessioni e categorie concettuali non sempre familiari nel contesto degli studi giuridici, che renderanno più agevole la comprensione dei testi di riferimento e degli argomenti del programma del corso, e che favoriranno, in particolare, una riflessione più approfondita sui temi trattati.

Per favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi da parte di eventuali studenti lavoratori, potranno essere organizzate, a fronte di un'effettiva richiesta, fino a 4 lezioni supplementari di 2 ore, da svolgersi da remoto in modalità sincrona in orari serali o durante i giorni non lavorativi.

Per gli studenti di altri corsi di studi è prevista la possibilità di concordare con il docente un programma parzialmente differenziato in funzione dell'ambito di studi di appartenenza.

Modalità di verifica dell'apprendimento

La verifica dell’apprendimento consisterà in un colloquio sugli argomenti svolti a lezione e sui testi di riferimento indicati nella successiva sezione del presente syllabus. Verranno valutati, in particolare, i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi formativi del corso, e in particolare:

  • conoscenza delle principali teorie filosofico-giuridiche e comprensione critica dei problemi teorici e filosofici fondamentali inerenti al diritto, del problema relativo ai rapporti tra diritto e giustizia, della natura delle norme e degli atti giuridici e della distinzione di diversi tipi di norme;
  • acquisizione di un'adeguata capacità di elaborare una riflessione critica autonoma e rigorosa di ampio respiro sui fenomeni giuridici attraverso l'utilizzo pertinente e rigoroso delle categorie concettuali acquisite;
  • acquisizione delle categorie e delle competenze metodologiche fondamentali per sviluppare una capacità di giudizio autonoma, critica, rigorosa e sistematica, sui problemi teorici e filosofici fondamentali relativi al diritto e ai fenomeni giuridici;
  • sviluppo di un'adeguata capacità di analizzare ed esporre contenuti, tesi e argomentazioni in forma chiara e rigorosa, attraverso una lettura critica dei testi e l'uso di un lessico teorico-concettuale pertinente e appropriato;
  • sviluppo di un'adeguata capacità di proseguire in autonomia il proprio percorso di apprendimento e di riflessione in relazione ad altri temi e problemi filosofici relativi al diritto e ai fenomeni giuridici attraverso una capacità di lettura critica di testi filosofico-giuridici.

In generale, nella valutazione del colloquio verrà valorizzata l'elaborazione di una riflessione critica autonoma sugli argomenti del programma d’esame.

Sebbene il programma complessivo e gli obiettivi formativi del corso non si differenzino per gli studenti frequentanti e per gli studenti non-frequentanti, è possibile scegliere se preparare l'esame secondo una delle due seguenti modalità:

(i) la prima modalità, consigliata solo agli studenti frequentanti, consiste nella preparazione dell'esame avvalendosi delle spiegazioni e delle discussioni critiche svolte durante le lezioni e delle parti dei testi di riferimento che saranno indicate e discusse durante lo svolgimento del corso;

(ii) la seconda modalità, consigliata agli studenti non-frequentanti, consiste nella preparazione dell'esame avvalendosi dei testi di riferimento che sono indicati per gli studenti non-frequentanti nella successiva sezione del presente syllabus.
Si ricorda che in entrambi i casi la lettura critica dei testi è considerata un momento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso.

Si ricorda che in entrambi i casi la lettura critica dei testi della bibliografia indicata è considerata un momento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso.

Non sono previste prove in itinere.

Testi di riferimento

Testi di riferimento indicati per gli studenti frequentanti

La bibliografia per gli studenti frequentanti includerà parti dei seguenti testi che verranno dettagliate durante lo svolgimento delle lezioni:

  1. Platone, Critone. A cura di Giovanni Reale. Brescia, Morcelliana/Scholè, 2023 (o altra edizione);
  2. Norberto Bobbio, Teoria generale del diritto. Torino, Giappichelli, 1993;
  3. Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Seconda edizione. Macerata, Quodlibet, 2021;
  4. Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina, 2024;
  5. Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012;
  6. Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020.

Testi di riferimento indicati per gli studenti non-frequentanti

Al fine di consentire a tutti gli studenti di conseguire il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso, gli studenti non frequentanti potranno preparare l’esame avvalendosi della seguente bibliografia (si consiglia di seguire l’ordine di lettura indicato):

  1. Platone, Critone. A cura di Giovanni Reale. Brescia, Morcelliana/Scholè, 2023 (o altra edizione), limitatamente al dialogo (pp. 49-91);
  2. Norberto Bobbio, Teoria generale del diritto. Torino, Giappichelli, 1993, limitatamente a: Parte prima, cap. II.; parte seconda, capp. II. e III.;
  3. Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Seconda edizione. Macerata, Quodlibet, 2021, parte I. (Elementi di teoria pura del diritto), entrambe le lezioni, e parte II. (Che cos’è la giustizia?);
  4. Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024;
  5. Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012, limitatamente ai seguenti saggi:
    Parte I (Ontologia delle norme), 1. Norberto Bobbio, La norma come proposizione prescrittiva, pp. 7-17; 7. Amedeo G. Conte, Norma: cinque referenti, pp. 57-65;
    Parte II. (Tipologia delle norme: il fenomeno delle regole costitutive): 3. John R. Searle, Regole regolative vs. regole costitutive, pp. 93-97; 4. Gaetano Carcaterra, Norme costitutive, pp. 99-105; 5. Amedeo Giovanni Conte, Regole eidetico-costitutive e regole anankastico-costitutive, pp. 107-117; 6. Giampaolo M. Azzoni, Regole ipotetico-costitutive, pp. 119-136;
    Parte III.: 3. John R. Searle, Fatti bruti vs. fatti istituzionali, pp. 161-164;
    Parte IV.: 2. Hans Kelsen, Norma fondamentale, pp. 195-202; 3. Herbert L. A. Hart, Norma di riconoscimento, pp. 203-207; Amedeo Giovanni Conte, Paradigmatica della validità, pp. 221-234;
    Parte V.: 3. Leon Petrażycki, La concezione psicologistica della norma, pp. 263-273; 4. Theodor Geiger, Norma sussistente vs. enunciato normativo, pp. 275-282;
  6. Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020 (escluso il capitolo 3.).

Sustainable Development Goals

ISTRUZIONE DI QUALITÁ | RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE | PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE
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Learning objectives

The learning objectives of the Philosophy of Law (M–Z) course are:

• knowledge of the main legal-philosophical theories and critical understanding of the fundamental theoretical and philosophical issues concerning law, including the relationship between law and justice, the nature of norms and legal acts, and the distinction between different types of norms;
• acquisition of the ability to develop an autonomous and rigorous critical reflection on legal phenomena by using the acquired conceptual categories appropriately;
• acquisition of the ability to develop an autonomous and rigorous critical reflection on legal phenomena by using the acquired conceptual categories appropriately;
• development of adequate ability to analyze and present content, theses, and arguments clearly and rigorously through critical reading of texts and the use of appropriate conceptual-theoretical lexicon;
• development of an adequate ability to pursue independent learning and further reflection on other philosophical issues related to law and legal phenomena, through the critical reading of philosophical-legal texts.

Contents

What is law? In what sense can it be said that legal norms, though lacking material existence, nevertheless possess objective existence? What is the status of the science of law? What are the relationships between law and justice? What are legal norms and which types exist? What relationships exist between norms within a legal system?
These are some of the main questions addressed in the Philosophy of Law (M-Z) course. The course is divided into four main parts:

• First Part: Distinction between the questions of the jurist ("Quid iuris?") and those of the philosopher ("Quid ius?") about law; differentiation of three criteria for evaluating norms—justice, validity, efficacy; examination of the main philosophical conceptions of law: natural law theory, legal positivism, and legal realism.
• Second Part: Reflection on the problem of justice and the relationship between law and morality; analysis of the main types of theories of justice; exploration of the philosophical presuppositions of relativistic philosophies of justice.
• Third Part: Focus on Hans Kelsen’s project of constructing a pure theory of law and on the investigation of law as a social normative phenomenon, emphasizing the distinction between the principle of causality and the principle of imputation, and the concept of the norm as an interpretive schema for legal facts. Examination of Kelsen’s theory of the basic norm and further reflection on the possibility of evaluating and promoting the creation of law in light of a system of norms of justice.
• Fourth Part: Examination of the theory of the legal norm; comparison of linguistic and non-linguistic conceptions of the legal norm, also through reflection on the phenomenon of customary norms; typology of norms based on the notion of constitutive rule.

Detailed program

1. The main philosophical conceptions of law
1.1. Quid ius? and Quid iuris?: questions of the philosopher and jurist about law
1.2. Three criteria for evaluating norms: justice, validity, efficacy
1.3. Natural law, legal positivism, and legal realism

2. The problem of justice
2.1. Socrates and the problem of justice
2.2. The relationships between law and justice
2.3. Answers to the problem of justice in Plato
2.4. Metaphysical-religious and pseudo-rationalistic conceptions of justice
2.5. Hans Kelsen’s relativistic philosophy of justice

3. Law as a normative social phenomenon and the refoundation of legal science in Hans Kelsen
3.1. The project of a pure theory of law and the distinction between law and morality
3.2. The conditions of possibility of law
3.3. Principle of causality and principle of imputation in interpreting human behavior
3.4. Revenge and sanction
3.5. Natural fact and legal meaning: the norm as a scheme of interpretation
3.6. Objective legal meaning and subjective legal meaning: objective knowledge of a subjective reality
3.7. The norm as meaning of an act of normative creation and the theory of the basic norm
3.8. Normativity without absolutes
3.9. The possibility of a moral evaluation of law
3.10. Politics of law and nomotrophic acting

4. Theories and philosophies of the norm
4.1. The legal norm as an objective entity
4.2. The legal norm as a linguistic entity
4.3. The problem of interpretation of norms
4.4. Beyond the linguistic conception of norms: normative states-of-affairs, deontic noemata, and deontic objects
4.5. The making and unmaking of norms: nomotrophic acting between revenge, forgiveness, and restorative justice
4.6. Nomotrophic acting and the genesis of custom
4.7. For a typology of norms: constitutive rules
4.8. Relationships between norms: metanorms, gaps, antinomies

Prerequisites

The Philosophy of Law M-Z course does not require particular prerequisites except for a general knowledge of basic legal concepts, which will be reviewed during lessons.
The fundamental philosophical notions necessary to achieve the course objectives will be provided and discussed throughout the course.

Teaching methods

The course, to be held in the first semester, consists of 36 lessons of 2 hours each. Lessons will be held in Italian.

The lessons will alternate between didactic lecture phases and interactive phases in which significant texts will be examined and discussed in class to foster critical reflection and active student participation through the Socratic maieutic model.
For at least 2 lessons out of 24, short preliminary readings will be assigned, followed by presentations and discussions in class by students.

Attendance is strongly recommended given the interdisciplinary nature of the topics. The course indeed introduces conceptual reflections and categories which might be less familiar within legal studies, easing the understanding of reference texts and program topics, and encouraging deeper reflection on the subjects.

To facilitate learning objectives for working students, up to 4 additional 2-hour lessons may be organized remotely upon actual request, held synchronously in the evenings or on non-working days.

Students from other degree programs may agree with the instructor on a partially differentiated program depending on their study area.

Assessment methods

Learning assessment consists of an oral exam on topics covered in class and the reference texts listed in the syllabus.
Evaluation will focus on the achievement of learning objectives, including:

• knowledge of the main legal-philosophical theories and critical understanding of the fundamental theoretical and philosophical issues concerning law, including the relationship between law and justice, the nature of norms and legal acts, and the distinction between different types of norms;
• acquisition of the ability to develop an autonomous and rigorous critical reflection on legal phenomena by using the acquired conceptual categories appropriately;
• acquisition of the ability to develop an autonomous and rigorous critical reflection on legal phenomena by using the acquired conceptual categories appropriately;
• development of adequate ability to analyze and present content, theses, and arguments clearly and rigorously through critical reading of texts and the use of appropriate conceptual-theoretical vocabulary;
• development of an adequate ability to pursue independent learning and further reflection on other philosophical issues related to law and legal phenomena, through the critical reading of philosophical-legal texts.

The oral exam values the student's ability to produce autonomous critical reflection on the syllabus topics and the reference texts.

Although the overall syllabus and objectives are the same for attending and non-attending students, two preparation modes exist:

(i) For attending students: preparation with the help of explanations, critical discussions, and reference texts indicated during lessons.
(ii) For non-attending students: preparation based on the specific bibliography detailed in the following section of the syllabus.

In both cases, critical reading of texts is essential.

There will be no written or intermediate test.

Textbooks and Reading Materials

Textbooks and reading materials for attending students

The bibliography for attending students will include the parts of the following texts that will be detailed during the course of the lectures:

  1. Platone, Critone. A cura di Giovanni Reale. Brescia, Morcelliana/Scholè, 2023 (o altra edizione);
  2. Norberto Bobbio, Teoria generale del diritto. Torino, Giappichelli, 1993;
  3. Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Seconda edizione. Macerata, Quodlibet, 2021;
  4. Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina, 2024;
  5. Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012;
  6. Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020.

Textbooks and reading materials for non-attending students

In order to enable all students to achieve the course learning objectives, non-attending students may prepare for the examination using the following bibliography (it is recommended to follow the order of reading indicated):

  1. Platone, Critone. A cura di Giovanni Reale. Brescia, Morcelliana/Scholè, 2023 (or other edition), limited to the dialogues (pp. 49-91);
  2. Norberto Bobbio, Teoria generale del diritto. Torino, Giappichelli, 1993, limited to: First part, chapter II.; Seconda part, chapters II. e III.;
  3. Hans Kelsen, Che cos’è la giustizia? Lezioni americane. Seconda edizione. Macerata, Quodlibet, 2021, part I. (Elementi di teoria pura del diritto), both lectures, and part II. (Che cos’è la giustizia?);
  4. Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, Hans Kelsen. Giustizia, diritto e realtà sociale. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024;
  5. Giuseppe Lorini/Lorenzo Passerini Glazel (eds.), Filosofie della norma. Torino, Giappichelli, 2012, limited to the following essays:
    Part I (Ontologia delle norme), 1. Norberto Bobbio, La norma come proposizione prescrittiva, pp. 7-17; 7. Amedeo G. Conte, Norma: cinque referenti, pp. 57-65;
    Part II. (Tipologia delle norme: il fenomeno delle regole costitutive): 3. John R. Searle, Regole regolative vs. regole costitutive, pp. 93-97; 4. Gaetano Carcaterra, Norme costitutive, pp. 99-105; 5. Amedeo Giovanni Conte, Regole eidetico-costitutive e regole anankastico-costitutive, pp. 107-117; 6. Giampaolo M. Azzoni, Regole ipotetico-costitutive, pp. 119-136;
    Part III.: 3. John R. Searle, Fatti bruti vs. fatti istituzionali, pp. 161-164;
    Part IV.: 2. Hans Kelsen,Norma fondamentale, pp. 195-202; 3. Herbert L. A. Hart, Norma di riconoscimento, pp. 203-207; Amedeo Giovanni Conte, Paradigmatica della validità, pp. 221-234;
    Part V.: 3. Leon Petrażycki, La concezione psicologistica della norma, pp. 263-273; 4. Theodor Geiger, Norma sussistente vs. enunciato normativo, pp. 275-282;
  6. Lorenzo Passerini Glazel, Le realtà della norma, le norme come realtà. Saggio di filosofia del diritto. Milano, LED, 2020 (except chapter 3.).

Sustainable Development Goals

QUALITY EDUCATION | REDUCED INEQUALITIES | PEACE, JUSTICE AND STRONG INSTITUTIONS
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Key information

Field of research
IUS/20
ECTS
9
Term
First semester
Activity type
Mandatory
Course Length (Hours)
72
Degree Course Type
5-year single cycle Master Degree
Language
Italian

Staff

    Teacher

  • Lorenzo Passerini Glazel
    Lorenzo Passerini Glazel

Enrolment methods

Manual enrolments
Self enrolment (Student)

Sustainable Development Goals

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QUALITY EDUCATION
REDUCED INEQUALITIES - Reduce inequality within and among countries
REDUCED INEQUALITIES
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