Syllabus del corso
Obiettivi formativi
Il laboratorio è pensato per approfondire e sperimentare con metodologie partecipative e non-formali i principali temi affrontati nel corso di “comunicazione interculturale nell’era globale”. L’obiettivo del laboratorio è sviluppare competenze interculturali attraverso attività di ascolto attivo verbale e non verbale, riflessività sul proprio posizionamento in un sistema di privilegi e oppressioni multiple e intersezionali e infine il riconoscimento e le possibili risoluzioni di conflitti interculturali, con riferimento in particolare all’appropriazione culturale. Il laboratorio inoltre punta a fornire strumenti analitici di base relativi a questioni di genere e sessualità in chiave transnazionale e decoloniale.
Contenuti sintetici
Il laboratorio affronta le questioni di
neutralità dei privilegi, appropriazione culturale, omo/femonazionalismi, linguaggio inclusivo in una
prospettiva interdisciplinare, con una particolare attenzione alle questioni di
genere e sessualità in chiave inter/transculturale.
Programma esteso
Le culture hanno un genere? Un sesso, o una sessualità? Il laboratorio è strutturato in 8 incontri da due ore - 4 online e 4 in presenza. Questi sono dedicati ad approfondire il nesso tra gli studi culturali e gli studi di genere&sessualità tramite una metodologia partecipativa che permette di mettere alla prova e sviluppare le competenze di ascolto, comunicazione e la riflessività e posizionalità delle/i partecipanti (teoria e praxis). Il primo incontro – online – sarà dedicato alla posizionalità e il partire da sé, all’ascolto attivo verbale e non verbale e al riconoscimento delle strutture di privilegi ed oppressioni proprie ad ogni cultura (con riferimento in particolare al white privilege, privilegio bianco). Nel secondo incontro – in presenza – affronteremo la questione della costruzione dell’altr* da sé, dell’alterità come relazione. Il terzo incontro – online – è dedicato all’uso di linguaggi inclusivi in contrapposizione ai cosiddetti linguaggi d’odio, a partire dall’analisi di un caso di attualità. Il quarto – online – il quinto e il sesto incontro – in presenza – sono volti ad approfondire alcuni concetti quali genere, sessualità, normatività e intersezione tra classe, razza, genere etc. da una prospettiva queer e postcoloniale. Il settimo è dedicato alla riflessione su spazi safe-r e spazi di cura intesa come costruzione di relazioni con l’ambiente, fisico e non.
L’ultimo incontro è dedicato alla valutazione collettiva ed individuale, come previsto dalle metodologie partecipative usate, ed all’approfondimento di alcune questioni emerse precedentemente (anche su proposte dei/delle partecipanti).
Prerequisiti
Conoscenza delle principali prospettive teoriche
e di ricerca nel campo della sociologia dei processi culturali. Conoscenze e
competenze di base relative all’uso di tecniche qualitative per la ricerca
sociale. Aver
frequentato il corso “La comunicazione interculturale nell’era globale”.
Metodi didattici
Didattica attiva e interattiva online e offline: presentazione e discussione di problemi in piccolo gruppi; lezioni integrata con filmati e immagini tratte dall’attualità; role-playing.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Testi di riferimento
- McIntosh, Peggy, 1997, “White Privilege and Male Privilege: a Personal Account of Coming to See Corresponcences through Work in Women's Studies” in Critical white studies: looking behind the mirror, Temple Univ. Press, pp. 291-299
- Alcoff, Linda, 1991, The Problem of Speaking for Others in Cultural Critique, 20 (5)
- Combahee River Collective, (1979) 2015, “Combahee River Collective Statement” in This Bridge Called my Back. Writings by radical women of color, State University of New York (SUNY) Press, Albany.
- Giuliani, Gaia, 2013, “La sottile linea bianca. Intersezioni di razza, genere e classe nell'Italia postcoloniale”, Il Mulino.
Learning objectives
The workshop aims at providing the essential conceptual tools to analyze everyday experience in highly differentiated, interconnected and mediatized societies.
At the end of the course, students will be able to understand the relationship between cultural references and communication practices, to identify a variety of areas in which cultural differences emerge and reconfigure communication processes, to distinguish between different analytical dimensions that come into play when people with different linguistic competences as well as diverse cultural background interact. They will also greatly improve their intercultural communication competencies.Contents
The workshop addresses the issues of the neutrality of privileges, cultural appropriation, homo/femonationalism, inclusive language from an interdisciplinary perspective, with particular attention to gender and sexuality issues.
Detailed program
The last meeting is dedicated to the collective and individual self-evaluation, as foreseen by the participatory methodologies used, and to the deepening of some issues that emerged previously (at the request of the participants).
Translated with www.DeepL.com/Translator (free version)
Prerequisites
Knowledge of the main theoretical and research
perspectives in the field of sociology of culture and media studies. Knowledge
and basic skills related to the use of both qualitative techniques for social
research. Having attended the course: “Intercultural Communication in the Global Age”.
Teaching methods
Online and offline interactive and participatory methods: readings, group works, role-playing, workshops.
Assessment methods
A final assessment would take place during the last session.
Textbooks and Reading Materials
- McIntosh, Peggy, 1997, “White Privilege and Male Privilege: a Personal Account of Coming to See Corresponcences through Work in Women's Studies” in Critical white studies: looking behind the mirror, Temple Univ. Press, pp. 291-299
- Alcoff, Linda, 1991, The Problem of Speaking for Others in Cultural Critique, 20 (5)
- Combahee River Collective, (1979) 2015, “Combahee River Collective Statement” in This Bridge Called my Back. Writings by radical women of color, State University of New York (SUNY) Press, Albany.
- Giuliani, Gaia, 2013, “La sottile linea bianca. Intersezioni di razza, genere e classe nell'Italia postcoloniale”, Il Mulino.Scheda del corso
Staff
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Cecilia Nessi