- Law
- Master Degree
- Diritto delle Organizzazioni Pubbliche e Private [FSG02A - FSG01A]
- Courses
- A.A. 2021-2022
- 1st year
- Decision Making
- Summary
Course Syllabus
Obiettivi formativi
Teorie generali. Questo corso sui processi di decisione è un corso particolare. Generalmente in un corso sui processi di decisione vengono insegnate agli studenti teorie generali (teorie di portata universale che si presumono valide per qualunque processo di decisione) su come dovrebbero essere prese le decisioni. Normalmente vengono insegnate cose come i bias, le euristiche, il calcolo delle probabilità, e l’utilizzo della logica formale per prendere decisioni. E normalmente in un corso sui processi di decisione, chi insegna si pone nella posizione di insegnare, anche agli esperti, come prendere decisioni migliori.
Decisioni locali. Questo corso invece presenta una prospettiva differente. Il corso evidenzia come una parte importante della ricerca empirica sulle decisioni mostri in maniera abbastanza convincente che ogni attività umana richiede forme di decisione e ragionamento sue specifiche (potremmo dire “locali”) e come, di conseguenza, non sia utile parlare di decisioni “in generale” o proporre modelli di decisioni generali.
Studi interdisciplinari. Il corso approfondisce poi ulteriormente la riflessione critica sulla psicologia dei processi di decisione, evidenziando come anche i prodotti della ricerca più specifica e locale attuale su come si prendono le decisioni —in contesti concreti— siano generalmente, con poche eccezioni (ad es. Gigerenzer), di limitata utilità per “insegnare agli esperti a prendere le loro decisioni”. In quanto un lavoro di studio fatto “da fuori” un campo specifico, nella maggior parte dei casi, non sembra riuscire a raggiungere il livello di expertise nel prendere decisioni raggiunto dai massimi esperti di quello specifico settore. E in tal senso gli studi degli studiosi dei processi di decisione, persino quelli “locali”, hanno normalmente come pubblico i non esperti e gli altri studiosi di psicologia dei processi di decisione, e spiegano ad un livello generico come vengono prese le decisioni in quel settore, ma generalmente non sono (o sembrano poter essere) di particolare interesse per gli esperti di quel settore. Questa parte del corso argomenta in sostanza come, a giudizio del docente, non sembrano di grande utilità gli studi ibridi (studi interdisciplinari) dei processi di decisione in cui lo psicologo entra in un campo e dopo aver imparato qualcosa inizia ad insegnare agli esperti di quel settore.
Farsi esperto. Una volta colto questo limite, allo psicologo dei processi di decisione comunque interessato a migliorare realmente le decisioni degli esperti non resta che 1) interrogare gli esperti di un settore e magari costruire modellizzazioni di come prendono le loro decisioni i migliori di loro, accettando che comunque nella maggior parte dei casi i suoi lavori non avranno reale rilevanza per gli esperti di quel settore o, in alternativa, 2) abbandonare (almeno temporaneamente) gli abiti dello psicologo dei processi di decisione e farsi esperto di un settore di suo interesse e, solo una volta raggiunto un livello di maestria ed esperienza elevata in quel settore, da esperto di quel settore, “contaminarlo” con idee prese in prestito dalla psicologia (ma anche dalla sociologia e dalla epistemologia), e sviluppare una versione “riflessiva” del settore di cui è diventato esperto [cfr. Massironi, C. & Guicciardi, M. (2011) Investment Decision Making from a Constructivist perspective. Qualitative Research in Financial Markets, Vol. 3, N. 3, 158-176 – Nota: il Costruttivismo radicale è una delle incarnazioni più recenti dell'epistemologia pragmatista di cui si parlerà più sotto].
Due esperti. Per questo il corso proporrà lo studio, a scopo esemplificativo, delle decisioni pratiche di due esperti di politica e impresa, uno dei quali, Giorgio Garuzzo (già Direttore Generale del gruppo Fiat), interverrà alle lezioni. Una parte del corso verrà inoltre dedicata all’analisi delle decisioni in contesti di utilizzo del diritto pubblico e di quello privato.
Epistemologia Pragmatista. A fianco alla parte psicologica, durante il corso, verranno presentate ai corsisti anche un po’ di idee epistemologiche di impostazione Pragmatista (tradizione di pensiero che propone una revisione significativa dei concetti di verità, realtà, e ragione) con cui verranno invitati, in quanto esperti di diritto, a sviluppare una consapevolezza riflessiva (pragmatista) e psicologica (interazionista) delle loro decisioni.
Interazionismo. In termini di inquadramento più formale dei contenuti proposti, peculiare nel contesto italiano, il corso propone una prospettiva Interazionista sui processi di decisione (rispetto alle più diffuse prospettive Heuristics-and-biases e Fast and frugal heuristics).
Nell’ambito della sociologia e della psicologia sociale esiste una famiglia di programmi di ricerca chiamato Interazionismo [per un riferimento si veda ad es. vom Lehn, D., Ruiz-Junco, N. & Gibson, W. (2021) The Routledge International Handbook of Interactionism]. I programmi di ricerca che rifanno parte di questa famiglia, per quanto diversi tra loro, hanno in comune un interesse per lo studio delle pratiche con cui le persone costruiscono i loro significati interagendo con gli oggetti e le persone del mondo che le circonda. E per “persone” sono da intendersi tanto i soggetti studiati che i ricercatori che effettuano le indagini (il che porta ad una peculiare attenzione per gli aspetti epistemologici del fare ricerca tipica degli studiosi interazionisti). Questa modalità di ritagliare il proprio oggetto di studio (il proprio phenomenon) discende dalle riflessioni sulle interazioni tra gli organismi e il loro ambiente del Pragmatismo americano, che vanno da inizio novecento ad oggi e che, insieme alla Fenomenologia europea, costituiscono l’intelaiatura filosofica (l’impostazione concettuale) per tutta la ricerca interazionista.
I ricercatori di impostazione interazionista hanno affrontato lo studio empirico del punto di vista del soggetto che agisce con diversi programmi di ricerca, tra cui i più noti sono l’Interazionismo simbolico (Mead, Blumer), la Sociologia drammaturgica (Goffman), la Fenomenologia sociale (Schutz), e l’Etnometodologia (Garfinkel, Sacks). Mentre altri interessanti programmi di ricerca contemporanei in sociologia e psicologia sociale, come ad esempio il costruzionismo sociale (Berger & Luckmann) e la svolta discorsiva in psicologia (Harré), hanno elementi importanti di filiazione o di sovrapposizione con la prospettiva interazionista.
In Italia, a partire dagli anni ‘70, nell’ambito della psicologia, si è sviluppata una versione del programma Interazionista nota come Interazionismo italiano (Scuola Interazionista italiana) ad opera di Alessandro Salvini (a Padova) e Gaetano De Leo (a Roma). Questa tradizione di ricerca è connotata da una posizione ontologicamente agnostica e un certo modo (pragmatico) di venire a patti con la riflessività radicale, che implica un atteggiamento di pluralismo teorico e pragmatismo conoscitivo (adeguatezza del metodo di studio al phenomenon che si è scelto di “ritagliare”); con applicazioni soprattutto in psicologia della personalità, psicologia clinica e psicoterapia, e in psicologia giuridica. I contenuti proposti nel corso costituiscono un estensione del programma di ricerca dell’Interazionismo italiano alla psicologia dei processi di decisione.
Esperienza concreta settoriale. Ulteriore peculiarità del corso è quella di coniugare l’approccio scientifico ai processi di decisione con l’esperienza sul campo del docente, che ricopre da più di un ventennio un ruolo da decisore nel settore finanziario.
Contenuti sintetici
Scopi del corso
- Introdurre gli studenti all’Epistemologia della Psicologia dei processi di decisione (Pragmatismo, Interazionismo).
- Addestrare gli studenti ad assumere un atteggiamento di Pluralismo teorico e pragmatismo conoscitivo in Psicologia dei processi di decisione (Interazionismo italiano).
- Introdurre gli studenti al programma di ricerca degli Ethnomethodological studies of work nelle sue evoluzioni più recenti (Livingston), evidenziandone le potenzialità e le criticità (Greiffenhagen & Sharrock).
- Far esercitare e rendere gli studenti capaci di guardare (analizzare, modellizzare e “leggere”) i processi di decisione propri ed altrui come “processi localmente situati e storicamente determinati, indissolubilmente legati all’azione pratica e a forme di ragionamento pratico locale”.
- Sviluppare la capacità di essere pensatori a più livelli quando si esamina un processo di decisione proprio o altrui.
- Essere in grado di inquadrare correttamente gli assunti epistemologici—i postulati, le premesse—(implicitamente o esplicitamente) sottesi a una presa di decisione e all’analisi di una presa di decisione.
- Essere in grado di scegliere un livello analitico pragmaticamente rilevante quando si decide di analizzare un processo di decisione (capacità di agire in un contesto di pluralismo teorico e pragmatismo conoscitivo).
- Essere in grado di analizzare e “leggere” efficacemente un processo di decisione nella sua dimensione di processo situato localmente.
Programma esteso
In una prima perte del corso verrà proposta la prospettiva epistemologica Pragmatista riguardo a costrutti come verità, realtà e ragione e verrà evidenziato come da questa prospettiva cambi significativamente lo studio dei processi di decisione.
Tra le impostazioni di ricerca possibili in coerenza con l’epistemologia pragmatista, verrà poi esaminato nello specifico il programma di ricerca noto come Ethnomethodological studies of work (Garfinkel e altri), un programma di ricerca—nell’ambito della prospettiva interazionista—volto ad evidenziare la dimensione situata, materiale, pratica, delle nostre azioni, dei nostri ragionamenti e delle nostre decisioni. Tale programma, verrà presentato nelle sue evoluzioni più recenti relative soprattutto allo studio dei processi di ragionamento dei matematici impegnati nella dimostrazione di teoremi (Livingston). Verranno in fine evidenziate le potenzialità e i limiti (Greiffenhagen & Sharrock) di questo programma di ricerca per chi, come il docente, intende sviluppare a partire da questo programma una psicologia interazionista dei processi di decisione che sia auspicabilmente rilevante per migliorare realmente le decisioni degli esperti.
Nella parte centrale del corso gli studenti verranno poi guidati ad applicare i criteri analitici interazionisti proposti, per analizzare e modellizzare decisioni e processi di decisione concreti di due esperti nell’ambito delle organizzazioni pubbliche e private. Col fine ultimo di imparare a guardare alle decisioni, proprie ed altrui, da una prospettiva interazionista.
Prerequisiti
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa degli argomenti che verranno trattati.
Metodi didattici
I metodi didattici includono:
- Lezioni.
- Discussioni di gruppo/classe, dove possibile anche con la partecipazione di decisori esperti.
- Essercizi/attività in classe.
Le lezioni saranno videoregistrate e a fine lezione saranno rese disponibili per gli studenti sulla piattaforma Moodle.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La valutazione sommativa per questo corso consiste di un esame orale.
L’esame consisterà, indicativamente, in un colloquio volto alla verifica a) della padronanza dell’armamentario concettuale e analitico del Pragmatismo e dell’Interazionismo, b) della conoscenza del programma di ricerca degli Ethnomethodological studies of work nelle sue evoluzioni più recenti (Livingston), dei suoi punti di forza e dei suoi limiti (Greiffenhagen & Sharrock) per sviluppare uno sguardo interazionista sulle decisioni, ed in fine c) nella verifica della capacità dello studente di analizzare in chiave interazionista una o più decisioni tra quelle descritte nei testi di Garuzzo e Bueno de Mesquita (si veda più sotto).
I testi di riferimento per l’esame sono il larga parte in lingua inglese. Per gli studenti che dovessero avere difficoltà con la lingua, ad integrazione degli appunti delle lezioni e dei video delle lezioni, sarà comunque possibile sostituire le pubblicazioni in inglese con una bibliografia alternativa in italiano come indicato qui sotto. Per tutti gli studenti le lezioni e l’esame saranno tenuti in lingua italiana.
Testi di riferimento
Psicologia dei processi di decisione
Entrambi obbligatori:
- Livingston, E. (2008) Ethnographies of Reason. Aldershot, England: Ashgate Publishing. – Le parti indicate a lezione.
- Greiffenhagen, C. & Sharrock, W. (2019) Tensions in Garfinkel’s Ethnomethodological Studies of Work Programme Discussed Through Livingston’s Studies of Mathematics. Human Studies, 42, 253-279.
Bibliografia alternativa in italiano:
- Appunti delle lezioni e video delle lezioni (con particolare cura).
- Livingston, E. (2011) Etnometodologia sotto le cancellature. Quaderni di Teoria Sociale 11, 35-59.
Epistemologia Pragmatista
- de Waal, C. (2022) Introducing Pragmatism: A Tool for Rethinking Philosophy. New York: Routledge. – I capitoli da 1 a 4 per intero, più le parti indicate a lezione dei capitoli da 5 a 8 e dei capitoli 11 (Richard Rorty), 14 (Legal Pragmatism, da studiare con particolare attenzione), 16 (The End(s) of Philosophy).
Bibliografia alternativa in italiano:
- Santucci A., a cura di, (1970, ristampa 2017) Pragmatismo. Novara: UTET/De Agostini Libri. – I seguenti capitoli: PEIRCE: Il fissarsi della credenza, Come rendere chiare le nostre idee; JAMES: Il sentimento della razionalità, La corrente del pensiero, Il significato del pragmatismo; MEAD: Psicologia sociale e comportamentismo, La relazione della mente con la risposta e l’ambiente; SCHILLER: La verità; VAILATI: Sull’importanza delle ricerche relative alla storia delle scienze, Alcune osservazioni sulle questioni di parole nella storia della scienza e della cultura, Pragmatismo e logica matematica.
Decisioni pratiche nelle organizzazioni aziendali e nelle organizzazioni pubbliche
Due testi a scelta tra i seguenti, da leggere “come un romanzo”: a lezione e poi in sede d’esame lo studente sarà invitato a scegliere dei passaggi a piacere all’interno dei testi letti e ad utilizzarli per dimostrare le sue capacità di analizzare il processo di decisione che vi è descritto evidenziandone le sue componenti locali, situazionali, di interazione, e in termini di credenze degli attori, connesse ad azioni pratiche e a forme di ragionamento pratico.
- Garuzzo, G. (2018) Quando in Italia si facevano i computer. Tricase, Lecce: Youcanprint.
- Garuzzo, G. (2012) FIAT, i segreti di un’epoca. Roma: Fazi Editore. Disponibile anche in lingua inglese (2014) FIAT: The secrets of an epoch. Berlin: Springer.
- Bueno de Mesquita, B. & Smith, A. (2012) The Dictator’s Handbook: Why Bad Behavior is Almost Always Good Politics. New York: PublicAffairs.
- Bueno de Mesquita, B. (2009) The Predictioneer’s Game. Random House. Disponibile anche in lingua italiana (2011) L’Uomo del Destino. Milano: Rizzoli.
Learning objectives
General theories. This decision making course is a peculiar one. Generally, in a decision process course students are taught general theories (universal theories that are assumed to be valid for any decision process) of how decisions should be made. Biases, heuristics, probability calculations, and the use of formal logic to make decisions are usually included in the program. And normally, in a course on decision making, the teacher is there to teach, even to experts, how to make better decisions.
Local decisions. This course actually presents a different perspective. It highlights how an important part of empirical research on decisions shows, in a quite convincing way, that every human activity requires its own specific forms of decision and reasoning (we could say "local") and how, consequently, it is not useful to talk about decisions "in general" or to suggest general models of decision making.
Interdisciplinary studies. The course then further deepens the critical reflection on the psychology of decision processes. It highlighs how even the products of the most specific and local current research on how decisions are made – in concrete contexts – are generally, with few exceptions (eg. Gigerenzer), of limited use in “teaching experts to make their own decisions”. A study work done “from outside” a specific field, in most cases, does not seem to be able to reach the level of expertise in making decisions that can be reached by the leading experts in that specific sector. And in this sense, the studies of decision-making scholars, even "local" ones, normally have non-experts and other decision-making psychologists as their audience. They explain at a generic level how decisions are made in that sector but are generally not (or appear not to be) of particular interest to experts in that field. This part of the course essentially argues how, in the teacher's opinion, hybrid studies (interdisciplinary studies) of decision-making processes, in which the psychologist enters a field and after learning something (on that subject), begins to teach the experts of that field, don’t seem to be very useful.
Make yourself an expert. Once this limitation is determined, the decision-making psychologist who is interested in really improving the decisions of the experts, can only 1) ask questions to the experts of a specific sector and maybe build models based on how the best of them make their decisions, accepting that anyway in most cases his work will not have real relevance for the experts of that sector or, alternatively, 2) abandon (at least temporarily) the role of the decision-making psychologist and become an expert in a sector he is interested in. Once he has reached a level of mastery and high experience in that specific field, then, as an expert in that field, "contaminate" it with ideas borrowed from psychology (but also from sociology and philosophy of science), and develop a "reflective" version of the sector he has become an expert on [see eg. Massironi, C. & Guicciardi, M. (2011) Investment Decision Making from a Constructivist Perspective. Qualitative Research in Financial Markets, Vol. 3, N. 3, 158-176 – Note: radical constructivism is one of the most recent incarnations of the pragmatist epistemology which will be discussed below].
Two experts. For these reasons, as examples, the course proposes the study of practical decisions made by two experts in politics and business. One of them, Giorgio Garuzzo (former chief operating officer, or “Direttore Generale”, of the Fiat group), will speak during the course. Part of the course will also be dedicated to the analysis of decisions made in contexts of use of public and private law.
Pragmatist Epistemology. Alongside the psychological part, during the course students will also be presented with some epistemological ideas of the Pragmatist approach (a tradition of thought that proposes a significant revision of the concepts of truth, reality, and reason). They will then be invited, as legal experts, to develop a reflective (pragmatist) and psychological (interactionist) awareness of their decisions.
Interactionism. In terms of a more formal classification of the proposed contents, peculiar in the Italian context, the course offers an Interactionist perspective on decision processes (compared to the more widespread Heuristics-and-Biases and Fast and Frugal Heuristics perspectives).
In the field of sociology and social psychology there is a family of research programs called Interactionism [for reference see eg. vom Lehn, D., Ruiz-Junco, N. & Gibson, W. (2021) The Routledge International Handbook of Interactionism]. The research programs that make up part of this family, however different from each other, have in common an interest in studying the practices by which people construct their meanings by interacting with objects and people of the world around them. And by "people" we mean both the subjects studied and the researchers who carry out the investigations (which leads to a particular attention to the epistemological aspects of doing research, typical of interactionist scholars). This way of carving out one's own object of study (one's phenomenon) derives from the reflections on the interactions between organisms and their environment of American Pragmatism, ranging from the early twentieth century to today, and which, together with European Phenomenology, constitute the philosophical framework (the conceptual approach) for all interactionist research.
The interactionist researchers have dealt with the empirical study of the point of view of the acting subject with different research programs, among which the best known ones are Symbolic Interactionism (Mead, Blumer), Dramaturgical Sociology (Goffman), Social Phenomenology (Schutz), and Ethnomethodology (Garfinkel, Sacks). While other interesting contemporary research programs on sociology and social psychology, such as social constructionism (Berger & Luckmann) and the discursive turn in psychology (Harré), have important elements of filiation or overlap with the interactionist perspective.
In Italy, starting from the 1970s, in the field of psychology, Alessandro Salvini (in Padua) and Gaetano De Leo (in Rome) developed a version of the Interactionist research program known as Interazionismo italiano (Italian Interactionist School). This research tradition is characterized by an ontologically agnostic position and a certain (pragmatic) way of coming to terms with radical reflexivity, which implies an attitude of theoretical pluralism and cognitive pragmatism (adequacy of the study method to the phenomenon to be "cropped"), with applications mainly in personality psychology, clinical psychology and psychotherapy, and in forensic and legal psychology. The contents proposed in the course constitute an extension of the research program of Italian Interactionism to the psychology of decision processes.
Field experience. Another peculiarity of the course is that of combining the scientific approach to decision-making processes with the teacher’s experience as decision-maker in the financial sector for more than twenty years.
Contents
Module Aims
- To introduce students to the Epistemology of the Psychology of Decision Processes (Pragmatism, Interactionism)
- To train students to assume an attitude of theoretical pluralism and cognitive pragmatism in the Psychology of Decision Processes (Italian Interactionism)
- To introduce students to the research program of Ethnomethodological Studies of Work in its most recent developments (Livingston), highlighting its potential and critical issues (Greiffenhagen & Sharrock).
- To train and enable students to look at (analyse, model and "read") both their own and others' decision processes as "locally situated and historically determined processes, inextricably linked to practical action and to forms of local practical reasoning".
Learning Outcomes
- To develop the ability to be a multi-level thinker when examining one's own or someone else's decision process.
- To be able to correctly frame the epistemological assumptions – the postulates, the premises – (implicitly or explicitly) underlying a decision making and the analysis of a decision making.
- To be able to choose a pragmatically relevant analytical level when deciding to analyze a decision process (ability to act in a context of theoretical pluralism and cognitive pragmatism).
- To be able to analyze and effectively “read” a decision process in its dimension of locally located process.
Detailed program
The first part of the course illustrates the Pragmatist epistemological perspective regarding constructs such as truth, reality and reason, highlighting how significantly the study of decision processes changes from this perspective.
Among the possible research approaches that are consistent with pragmatist epistemology, the research program known as Ethnomethodological Studies of Work (Garfinkel and others) will be examined specifically. This research program - in the interactionist perspective context – aims at highlighting the situated, material, practical dimension of our actions, our reasoning and our decisions. This program will be presented in its most recent developments relating above all to the study of the reasoning processes of mathematicians engaged in theorem proving (Livingston). Finally, the potential and limits (Greiffenhagen & Sharrock) of this research program will be highlighted for those who, like the teacher, intend to develop from this program an interactionist psychology of decision-making processes that is hopefully relevant to really improve the decisions of the experts.
In the central part of the course, students will then be guided in the application of the proposed interactionist analytical criteria, to analyze and model concrete decisions and decision processes of two experts in public and private organizations. The final objective is to learn to look at one's own and others' decisions from an interactionist perspective.
Prerequisites
No prior knowledge of the topics that will be treated is required.
Teaching methods
The learning and teaching methods include:
- Lectures.
- Group / class discussions, where possible also with the participation of expert decision makers.
- Classroom exercises/activities.
The lessons will be videotaped and at the end of the lesson they will be made available to students on the Moodle platform.
Assessment methods
The summative assessment for this module consists of an oral exam.
The exam will basically a) verify the mastery of the conceptual and analytical armamentarium of Pragmatism and Interactionism; b) verify the knowledge of the research program of Ethnomethodological studies of work in its most recent evolutions (Livingston),
and of its strengths and limitations (Greiffenhagen & Sharrock) to develop an interactionist view on decisions; and c) verify the student's ability to analyze one or more decisions among those described in the texts by Garuzzo and Bueno de Mesquita
in an interactionist key (see below).
The reference texts for the exam are mostly in English. For students who have difficulties with this language, to supplement lecture notes and videos, it will be possible to replace the publications in English with an alternative bibliography in Italian
as indicated below. For all students, the lessons and the exam will be in Italian.
Textbooks and Reading Materials
Psychology of decision-making
Both mandatory:
- Livingston, E. (2008) Ethnographies of Reason. Aldershot, England: Ashgate Publishing. – The parts indicated in class.
- Greiffenhagen, C. & Sharrock, W. (2019) Tensions in Garfinkel’s Ethnomethodological Studies of Work Programme Discussed Through Livingston’s Studies of Mathematics. Human Studies, 42, 253-279.
Alternative bibliography in Italian:
- Notes of the lessons and videos of the lessons (with particular care).
- Livingston, E. (2011) Etnometodologia sotto le cancellature. Quaderni di Teoria Sociale 11, 35-59.
Pragmatist Epistemology
- de Waal, C. (2022) Introducing Pragmatism: A Tool for Rethinking Philosophy. New York: Routledge. – Chapters 1 to 4 completely, plus the parts indicated in class from chapters 5 to 8 and chapters 11 (Richard Rorty), 14 (Legal Pragmatism, to be studied with particular attention), 16 (The End (s) of Philosophy).
Alternative bibliography in Italian:
- Santucci A., a cura di, (1970, reprint 2017) Pragmatismo. Novara: UTET/De Agostini Libri. – The following chapters: PEIRCE: Il fissarsi della credenza, Come rendere chiare le nostre idee; JAMES: Il sentimento della razionalità, La corrente del pensiero, Il significato del pragmatismo; MEAD: Psicologia sociale e comportamentismo, La relazione della mente con la risposta e l’ambiente; SCHILLER: La verità; VAILATI: Sull’importanza delle ricerche relative alla storia delle scienze, Alcune osservazioni sulle questioni di parole nella storia della scienza e della cultura, Pragmatismo e logica matematica.
Practical decisions in business organizations and public organizations
Two texts, chosen from the following list, to be read "as a novel": in class and then during the exam students will be invited to choose passages from the texts they read and to use them to demonstrate their ability to analyze the described decision process,
highlighting its local, situational, interaction components, and in terms of the actors’ beliefs connected to practical actions and forms of practical reasoning.
- Garuzzo, G. (2018) Quando in Italia si facevano i computer. Tricase, Lecce: Youcanprint.
- Garuzzo, G. (2012) FIAT, i segreti di un’epoca. Roma: Fazi Editore. English ed. (2014) FIAT: The secrets of an epoch. Berlin: Springer.
- Bueno de Mesquita, B. & Smith, A. (2012) The Dictator’s Handbook: Why Bad Behavior is Almost Always Good Politics. New York: PublicAffairs.
- Bueno de Mesquita, B. (2009) The Predictioneer’s Game. Random House. Italian ed. (2011) L’Uomo del Destino. Milano: Rizzoli.
Key information
Staff
-
Carlo Renato Massironi