Syllabus del corso
Titolo
La consulenza pedagogica come processo di sviluppo di un’organizzazione riflessiva
Argomenti e articolazione del corso
Viviamo in un tempo in un tempo caratterizzato da un funzionalismo della tecnica che premia dimensioni che fanno riferimento a processi di valutazione e standardizzazione dei processi formativi che impattano sui processi di apprendimento dei singoli professionisti dei gruppi e delle organizzazioni. Le trasformazioni nell’ambito lavorativo contemporaneo, caratterizzato da una sempre maggiore instabilità, incertezza e complessità richiedono una continua revisione delle conoscenze e delle competenze e impongono ai professionisti di confrontarsi con nuove sfide, che richiedono nuove e aggiornate categorie di analisi. Oggi a fronte di richieste di efficacia, di competenze aggiornate e di sempre migliori performance in ogni ambito professionale il tempo che un’organizzazione impiega per formarsi e riflettere sui propri processi interni rischia di contrarsi sempre di più.Di fronte a una costellazione di problematiche che sono diverse, quanto ogni organizzazione è un sistema culturale differente da un altro, la consulenza pedagogica ha come scopo quello promuovere processi di riflessività volti al cambiamento: la sua finalità si sostanzia nel trasformare, nel produrre un’evoluzione, nel modificare lo sguardo su una situazione per produrre nuove piste di ricerca e intervento utili nel risolvere un problema o uno stato di malessere arrivando a portarlo in superficie e a nominarlo. Questo processo si sviluppa attraverso processi di dialogicità e riflessività trasformativi che mettono a confronto le culture dei singoli professionisti con quelli dell’organizzazione come sistema complesso. La capacità di leggere i problemi in modo pluri-stratificato tramite una propensione a una riflessività attiva e consapevole permettono di leggere il problema posto al consulente nelle sue molteplici determinanti e livelli, arrivando a produrre letture più evolute del problema presentato. Spesso la consulenza pedagogica è un intervento che si rivolge e coinvolge i gruppi, i team o le équipe di un servizio educativo Se è vero che la capacità di lavorare in un team è indispensabile, ovunque si lavori, più complesso è comprendere la natura articolata di un gruppo di lavoro e dei suoi diversi livelli di funzionamento, anche a fronte di una cultura individualistica che oggi sembra premiante. Il portato trasformativo di un gruppo è un elemento centrale per avviare processi di cambiamento in un’organizzazione: quando la collaborazione e la cooperazione consentono di negoziare posizioni divergenti e di far maturare processi di conflitto costruttivo, il sapere dell’ organizzazione cresce e si amplifica. In un gruppo gli individui possono scambiare i conoscenze, competenze, risorse e il confronto tra diversi stili di lavoro può generare risposte, via via, più avanzate. Un gruppo funzionante è un moltiplicatore sia in senso quantitativo che qualitativo dei pensieri e delle dinamiche che si sviluppano al proprio interno. Le soluzioni a un problema saranno sicuramente più lungimiranti, ricche di prospettive ed elaborate se sarà un gruppo anziché un individuo da solo a elaborarle. Il corso metterà a tema la natura teorica ed esperienziale del costrutto di gruppo. Il gruppo verrà preso in esame come uno dei fuochi principali a disposizione del consulente per attivare processi di cambiamento. Il gruppo verrà approfondito come oggetto teorico ma come anche e soprattutto come soggetto di apprendimento, di formazione, coinvolto in percorsi di ricerca attiva all’interno di un processo consulenziale. Questo sapere sul gruppo come oggetto trans-disciplinare si accosterà a un dispositivo didattico che fa leva sull’apprendere ad abitare un gruppo, per conoscerne dall’interno le dinamiche. Un sapere di tale complessità si costruisce attraverso un dispositivo pedagogico di tipo teorico esperienziale in cui il gruppo assume il ruolo di protagonista attivo che, a partire da stimoli specifici e mirati (analisi sui casi, co-costruzione di auto-casi etc,,) viene stimolato ad allenare la propria capacità di elaborazione dei contenuti, di negoziazione dei propri presupposti culturali, di messa in comune dei propri modelli formativi interiorizzati e dei propri affetti che si sviluppano tramite complessi movimenti di risonanza e di identificazione reciproca.
La figura professionale del consulente che viene interrogata è una figura capace di operare un presidio e una manutenzione del rapporto tra pensiero ed emozioni nei gruppi, operando una lettura” in profondità dei climi e delle atmosfere e potendo nominare, costruendo un senso condiviso, conflittualità sommerse, disagi taciti che se non appaiono nel livello manifesto, possono dar adito a resistenze sommerse che ostacolano il progresso del gruppo e dell’organizzazione. In questa direzione diventa fondamentale lavorare su competenze trasversali come
- la lettura e l’analisi della domanda d’aiuto;
- L’ ascolto attivo;
- L’osservazione in profondità dei fenomeni gruppali;
- L’auto-osservazione;
- la capacità di riflettere e di negoziare i propri punti di vista all'interno dei gruppi di lavoro;
- I processi di costruzione della fiducia, del rispecchiamento e del movimento empatico;
- Le ambivalenze che caratterizzano i movimenti affettivi dei gruppi di lavoro.
- I processi di feedback e di riconoscimento delle resistenze nella relazione d’aiuto che sono processi sempre attivi all’interno di un gruppo di lavoro che richiede un intervento di consulenza.
Obiettivi
Obiettivi
Con questo insegnamento con una partecipata frequenza lale lezioni si intendono promuovere seguenti apprendimenti, in termini di:
- Comprensione dei principali modelli di consulenza e dei loro riferimenti epistemologici;
- Sviluppo delle competenze per leggere i bisogni e le domande di consulenza nelle organizzazioni;
- Sviluppo di un approccio alla gestione del gruppo e alla comprensione delle sue dinamiche,
- Esperienze riflessive di lavoro di gruppo;
- Sviluppo delle abilità meta-cognitive e di auto-consapevolezza dei propri preconcetti culturali;
- Sviluppo di competenze di consulenza come l'ascolto e l'auto-ascolto.
- Risultati di apprendimento attesi (disciplinari e trasversali) coerenti con i profili culturali, scientifici e professionali individuati dal CdS”:
- Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di comprendere le teorie sottese ai modelli di consulenza, di saper applicare le tecniche di consulenza (coaching etc..) e, più in generale, dovranno mostrare di saper attivare processi di costruzione di positive relazioni formative e di supporto allo sviluppo del personale nelle organizzazioni come richiesto ai profili professionali in uscita del Corso di Laurea; inoltre dovranno mostrare di avere competenze trasversali di comunicazione, dialogo, relazione, lettura delle domande esplicite e implicite individuali e gruppali indispensabili a chi è chiamato a compiti di gestione e sviluppo delle risorse umane per operare in contesti dinamici e interfunzionali.
Metodologie utilizzate
Metodologie utilizzate:
Le attività didattiche nell'anno accademico 2021-2022 si svolgeranno in presenza. Nel caso ci fossero cambiamenti dovuti all'evoluzione della situazione sanitaria seguiranno ulteriori indicazioni e aggiornamenti che verranno forniti nel mese di settembre.
Le metodologie comprenderanno:
- Lezioni frontali,
- discussioni di grande gruppo,
- esercitazioni su casi professionali in gruppo,
- lavoro su articoli scientifici scaricabili on-line
Le lezioni frontali consentono di entrare nel vivo degli approcci teorici e metodologici alla consulenza; le discussioni di grande gruppo sono finalizzate a elaborare i concetti teorici ,a sviluppare un rapporto attivo a partecipativo con le conoscenze e a mettersi in gioco per implementare competenze di osservazione, ascolto, autoascolto e lettura delle dinamiche di gruppo; l'analisi dei casi professionali concorre allo sviluppo delle abilità metacognitive e di auto-consapevolezza dei propri preconcetti culturali. Infatti i casi vengono, tramite il processo reticolare istituito dal pensiero del gruppo, sottoposti a un'analisi multi-focale che consente di vederne le differenti implicazioni, le possibili esportazioni in altri contesti ( generalizzazioni) e le retroazioni sul piano della trasformazione dei propri assunti culturali. L'analisi di articoli scientifici consente di confrontare approcci differenti ai temi del corso anche in una prospettiva multiculturale (saranno oggetto di studi anche articoli in lingua inglese)
Materiali didattici (online, offline)
Tutti I materiali didattici, come slide, articoli e tracce di lavoro, verranno forniti nel corso delle lezioni e caricati sulla piattaforma on-line.
Programma e bibliografia per i frequentanti
- E. Schein (2001), La Consulenza di Processo. Milano: Cortina.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
Programma e bibliografia per i non frequentanti
- E. Schein (2001), La Consulenza di Processo. Milano: Cortina.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
Modalità d'esame
Gli esami nell'anno accademico 2021-2022 si svolgeranno in presenza. Nel caso ci fossero cambiamenti dovuti all'evoluzione della situazione sanitaria seguiranno ulteriori indicazioni e aggiornamenti che verranno forniti nel mese di settembre.
Come stabilito dall’ultimo Decreto Rettorale sulla didattica gli esami della sessione invernale 2021/2022 si svolgeranno in modalità online. I link di collegamento a WEBEX, verranno pubblicati prima di ogni appello sulla pagina di presentazione del Corso
Durante l'esame verrà richiesto allo studente di
elaborare in modo critico le teorie proposte e di saperle declinare in capacità
consulenziali di lettura dei processi di un’organizzazione.
Nello specifico saranno oggetto di valutazione due dimensioni:
Conoscenza e comprensione
- Si accerterà la conoscenza dei modelli pedagogici di consulenza tramite un colloquio orale mirante a verificare, con opportune domande, il livello e l’estensione della comprensione dei concetti e dei nuclei di senso fondamentali.
- Si accerterà inoltre la capacità di elaborazione critica dei saperi proposti, sia in relazione al singolo testo che in un’ottica di dialogo e comparazione tra autori e modelli.
- Per gli studenti frequentanti il materiale d’aula costituisce oggetto specifico di verifica, con particolare riferimento alle dimensioni formative e auto-formative prodotte dall'esperienza d’aula.
Capacità di declinare la conoscenza in competenza
- In relazione ai modelli di consulenza pedagogica, si accerterà la capacità di declinare le conoscenze teoriche in competenze di lettura delle domande di consulenza che si sviluppano all'interno dei servizi e dei gruppi professionali sapendole articolare in riferimento a esperienze concrete.
- Saranno oggetto di verifica le capacità di pianificare azioni di consulenza e le competenze metodologiche legate al lavoro di gruppo.
- Saranno oggetto di verifica le capacità di gestione di una comunicazione efficace con particolare riferimento ai contesti di gruppo.
- Costituiranno oggetto di valutazione le competenze di auto-riflessione sul proprio posizionamento di ruolo all'interno di un contesto lavorativo e di un gruppo professionale.
Orario di ricevimento
Nell'anno accademico 2021/2022 il ricevimento si svolgerà su appuntamento scrivendo una mail alla docente all'indirizzo:
stefania.ulivieri@unimib.it
Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.
Cultori della materia e Tutor
dott. Paolo Magatti.
pmagatti@yahoo.com
Course title
Pedagogical consultancy as a process of developing a self-reflective organisation
Topics and course structure
We live in a time characterised by a functionalism of technique that rewards dimensions that refer to processes of evaluation and standardisation of training processes that impact on the learning processes of individual professionals in groups and organisations. The transformations in the contemporary working environment, characterised by increasing instability, uncertainty and complexity, require a continuous revision of knowledge and competences and force professionals to face new challenges, which require new and updated categories of analysis. Today, in the face of demands for effectiveness, up-to-date skills and ever-improving performance in every professional field, the time an organisation spends on training and reflecting on its internal processes is in danger of shrinking more and more. Faced with a constellation of problems that are as different as each organisation is a different cultural system, the aim of pedagogical consultancy is to promote processes of reflexivity aimed at change: its purpose is to transform, to produce an evolution, to change the view of a situation in order to produce new avenues of research and intervention useful in solving a problem or a state of malaise by bringing it to the surface and naming it. This process is developed through processes of dialogue and transformative reflexivity that compare the cultures of individual professionals with those of the organisation as a complex system. The ability to read problems in a multi-layered way through a propensity for active and conscious reflexivity allows the problem posed to the counsellor to be read in its multiple determinants and levels, leading to more evolved readings of the problem presented. If it is true that the ability to work in a team is indispensable, wherever one works, it is more complex to understand the articulated nature of a working group and its different levels of functioning, even in the face of an individualistic culture that today seems to be rewarding. The transformative power of a group is a central element in initiating change processes in an organization: when collaboration and cooperation enable divergent positions to be negotiated and constructive conflict processes to mature, the organization's knowledge grows and is amplified. In a group, individuals can exchange knowledge, skills and resources, and the comparison of different working styles can generate more advanced responses. A functioning group is a multiplier in both quantitative and qualitative terms of the thoughts and dynamics that develop within it. Solutions to a problem will certainly be more far-sighted, richer in perspective and elaborated if it is a group rather than an individual alone that elaborates them. The course will focus on the theoretical and experiential nature of the group construct.The group will be examined as one of the main focuses available to the counsellor to activate change processes. The group will be explored as a theoretical object but also and above all as a subject of learning, of training, involved in active research paths within a counselling process. This knowledge of the group as a trans-disciplinary object will be approached with a didactic device that relies on learning to live in a group, to know its dynamics from the inside. Such a complex knowledge is built through a pedagogical device of theoretical and experiential type in which the group assumes the role of active protagonist that, starting from specific and targeted stimuli (analysis of cases, co-construction of self-cases etc.) is stimulated to train its own capacity of elaboration of contents, negotiation of its own cultural assumptions, sharing of its own internalized training models and its own affects that develop through complex movements of resonance and mutual identification. The professional figure of the counsellor who is questioned is a figure who is able to operate a garrison and a maintenance of the relationship between thought and emotions in the groups, operating a reading" in depth of the dominant climates and atmospheres of the groups and being able to name, building a shared sense, submerged conflicts, tacit uneasinesses that if they do not appear in the manifest level, could sclerotize in submerged resistances that can hinder the progress of the group and the organization. In this direction it becomes fundamental to work on transversal competences such as
- reading and analysing the demand for help;
- Active listening;
- In-depth observation of group phenomena;
- Self-observation;
- The ability to reflect and negotiate one's own points of view within working groups;
- The processes of building trust, mirroring and empathic movement;
- The ambivalences that characterise the affective movements of groups.
The processes of feedback and recognition of resistance in the helping relationship, which are always active processes within a working group that requires counsultancy intervention. It is significant, at a training level, to work to develop skills in students that will allow them in their future professional role to creatively combine elements belonging to the technical area and hard elements with elements belonging to the emotional area and soft elements of organisational life to understand the points of interconnection and move them in a creative and generative direction for the organisation itself.
Objectives
GoalsThe aim of this teaching with a participatory lecturing frequency is to promote the following learning in terms of understanding of the main counselling models and their epistemological references,
- Development of skills to read the needs and requests for advice in organizations,
- Development of an approach to group management and understanding of its dynamics,
- Reflective experiences of group work
- Development of meta-cognitive skills and self-awareness of one's own cultural preconceptions,
- Development of consulting skills such as listening and self-listening.
- Expected learning outcomes (disciplinary and transversal) consistent with the cultural, scientific and professional profiles identified by the CdS":
- At the end of the course students will have to be able to understand the theories underlying the consultancy models, to know how to apply the consultancy techniques (coaching, etc...) and, more generally, they will have to show that they know how to activate processes of building positive training relationships and support the development of personnel in organizations as required by the professional profiles at the end of the Degree Course; moreover, they will have to show that they have transversal skills of communication, dialogue, relationship, reading of explicit and implicit individual and group questions, which are indispensable for those who are called upon to manage and develop human resources to operate in dynamic and inter-functional contexts.
Methodologies
Teaching activities in the 2021-2022 academic year will be conducted in presence. Should there be any changes due to the evolution of the sanitary situation, further indications and updates will be provided in September..
Methodologies will include:
- face-to-face lectures,
- large group discussions,
- exercises on professional cases in groups
- work on scientific articles that can be downloaded online
Online and offline teaching materials
All teaching materials, such as slides, articles and working outlines, will be provided during the lessons and uploaded to the on-line platform.
Programme and references for attending students
- E. Schein (1999), Process Consultation: Building the Helping Relationship. Prentice Hall.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
Programme and references for non-attending students
- E. Schein (1999), Process Consultation: Building the Helping Relationship. Prentice Hall.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
Assessment methods
The exams in the 2021-2022 academic year will be conducted in person. Should there be any changes due to the evolution of the sanitary situation, further indications and updates will be provided in September.
As established by the latest Rectoral Decree on didactics, the exams of the winter session 2021/2022 will be held online. The links to WEBEX will be published before each exam on the Course presentation page.
Oral exam in which the student will be asked to critically elaborate the proposed theories and to know how to interpret them in a consultative capacity to read the processes of an organization.
Specifically, two dimensions will be evaluated:
Knowledge and understanding
The knowledge of the pedagogical models of counselling will be ascertained through an oral interview aimed at verifying, with appropriate questions, the level and extent of understanding of the fundamental concepts and cores of meaning.
The ability to critically elaborate the proposed knowledge, both in relation to the individual text and with a view to dialogue and comparison between authors and models, will also be ascertained.
For the students attending the classroom the material is a specific object of verification, with particular reference to the formative and self-training dimensions produced by the classroom experience.
Ability to decline knowledge into competence
In relation to the models of pedagogical counselling, it will be ascertained the ability to translate theoretical knowledge into reading skills of the counselling questions that are developed within the services and professional groups, knowing how to articulate them with reference to concrete experiences.
The ability to plan consulting actions and the methodological skills related to teamwork will be verified.
The ability to manage effective communication with particular reference to group contexts will be verified.
The skills of self-reflection on one's own role positioning within a work context and a professional group will be evaluated.
The ability to learn to learn will be assessed with particular reference to Problem Soling and critical connection between the proposed knowledge, as well as the translation of knowledge in multiple professional contexts.
Office hours
In the academic year 2021/2022 the reception will take place by appointment, writing an email at the address:
stefania.ulivieri@unimib.it
Programme validity
The programs are valid for two academic years.
Course tutors and assistants
dott. Paolo Magatti.
pmagatti@yahoo.com