- Area di Scienze della Formazione
- Corso di Laurea Magistrale
- Scienze Pedagogiche [F8501R]
- Insegnamenti
- A.A. 2021-2022
- 2° anno
- Etica della Relazione: Teorie e Pratiche
- Introduzione
l'appello dell'esame di Etica della relazione del 16.02.2022 si terrà alle ore 09.00 al seguente link:
https://unimib.webex.com/meet/mario.vergani
In attesa di incontrarvi, buona giornata.
Mario Vergani
Gentili studentesse e gentili studenti,
l'appello dell'esame di Etica della relazione del 2 FEBBRAIO 2022 si terrà alle ore 9.00, con il seguente link di accesso:
https://unimib.webex.com/meet/mario.vergani
Un cordiale saluto.
Mario Vergani
Gentili studentesse e gentili studenti,
l'appello d'esame di Etica della relazione del giorno MERCOLEDI' 19 GENNAIO 2021 si terrà alle ore 9.00, presso il seguente indirizzo webex: https://unimib.webex.com/meet/mario.vergani
Un cordiale saluto.
Mario Vergani
Il corso di Etica della relazione 2021-2022 avrà inizio MERCOLEDI' 6 OTTOBRE, h. 8.30.
Il Corso si terrà settimanalmente con la seguente cadenza:
MERCOLEDI', 8.30-11.30, AULA U16-15
GIOVEDI', 8.30-11.30, AULA U16-15.
Per chi non potesse partecipare in presenza, le lezioni verranno trasmesso in diretta sempre al seguente link:
https://unimib.webex.com/meet/mario.vergani
Per i non frequentanti si prevede di pubblicare alcune registrazioni che consentano di orientarsi circa i passaggi teorici fondamentali del corso e di aiutare nello studio dei testi.
SI INVITANO TUTTAVIA CALDAMENTE LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI A PARTECIPARE ALLE LEZIONI IN PRESENZA, O IN SUBORDINE IN SINCRONO, IN RAGIONE DELLA DIFFERENTE QUALITA' DELL'ESPERIENZA FORMATIVA CHE LA PRESENZA IN AULA CONSENTE.
Syllabus del corso
Titolo
L’altro,
l’estraneo, lo straniero. Tre categorie filosofiche per la pedagogia oggi.
Argomenti e articolazione del corso
L’agire educativo incontra quotidianamente l’estraneo e lo straniero. La riflessione pedagogica è dunque chiamata a confrontarsi con il fenomeno della venuta dell’altro e ad esplorarne il significato nelle sue differenti dimensioni.
Ma quante sono le concettualizzazioni dell’alterità e quante le figure dell’estraneità? In che modo si definisce lo straniero e rispetto a quali riferimenti storici, culturali, antropologici, giuridici, politici e prima ancora filosofici? Infine, come pensare nuovamente pratiche pedagogiche locali e una pedagogia dell’ospitalità, alla luce delle inedite caratteristiche delle migrazioni?
L’ipotesi di coniugare un’etica della ospitalità con una politica dell’accoglienza si scontra con i paradossi dei confini identitari. Per dipanarne il nodo è necessaria una riflessione che incroci tre fattori: 1. analisi concettuale (identità, differenza, alterità, pluralità); 2. storia delle idee (lo straniero residente nei modelli di Atene, Roma, Gerusalemme e per la tradizione illuminista); 3. descrizione fenomenologica dell’esperienza dell’incontro con l’estraneità.
I riferimenti teorici maggiori saranno rappresentati dall’approccio decostruzionista di Jacques Derrida e da quello fenomenologico di Bernhard Waldenfels; alle loro spalle stanno il modello del diritto cosmopolitico di ospitalità universale formulato da Immanuel Kant e l’affacciarsi della figura del rifugiato nel pensiero di Hannah Arendt. Accanto a questi verranno discusse le posizioni critiche di Donatella Di Cesare e di Michel Agier.
Obiettivi
L’insegnamento di etica della relazione ha l’obiettivo di fornire strumenti teorici che consentano allo studente di compiere una lettura dei fenomeni educativi e delle relazioni formative – in vista delle pratiche di consulenza e di coordinamento pedagogico – con particolare riferimento alla dimensione etica. Obiettivi didattici specifici: 1. Conoscenza e comprensione dei temi e dei modelli teorici di riferimento discussi nel corso. 2. Autonomia riflessiva e critica rispetto ai contenuti. 3.
Capacità di applicare le conoscenze e i modelli alle situazioni e ai contesti. |
Metodologie utilizzate
Materiali didattici (online, offline)
Libri di testo, schede e documenti per esercitazioni e lavori di gruppo, materiali audiovisivi |
Programma e bibliografia per i frequentanti
Il corso elabora filosoficamente le questioni poste attraverso categorie e opere che appartengono principalmente a due tradizioni di pensiero: il decostruzionismo e la fenomenologia.
Il corso si divide in tre parti:
1. La prima parte, introduttiva e preparatoria, analizzerà: le possibili varianti di pedagogia dell’ospitalità, attraverso un confronto con i modelli interculturali; le distinzioni concettuali e di storia delle idee relative alla grammatica dello straniero; i grandi scenari culturali per pensare il rapporto dell’Europa rispetto alla venuta dell’altro: hospes, xenos, gher (Di Cesare).
2. Il dibattito teorico e la discussione sulle esperienze e le sperimentazioni di incontro con i migranti, tra diritto incondizionato all’ospitalità e politiche finite di accoglienza. I paradossi generati dal modello di Kant basato su diritto internazionale e tensione cosmopolitica; il concetto e la condizione di rifugiato secondo Hannah Arendt; la venuta dell’altro, tra incondizionatezza e ambiguità, ospitalità e ostilità, il “crimine di ospitalità” secondo Derrida; le varianti di Agier: ospitalità pubblica, ospitalità domestica, ospitalità comunale, ospitalità diffusa.
3. L’uomo come essere di confine e l’estraneità quale carattere costitutivo dell’esperienza nelle sue componenti fenomenologiche, secondo Waldenfels. Le forme della razionalità responsiva e i confini mobili del rapporto tra proprio ed estraneo: corpo, spazio, tempo. Le prospettive polisemiche del fenomeno: l’esteriore, l’estraneo, lo strano, lo straordinario; estraneità relativa ed estraneità radicale.
Bibliografia.
- D. Di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia delle migrazioni, Bollati Boringhieri, Torino 2017, solo pp. 159-201 (tot. pag. 42)
- I. Kant, Per la pace perpetua, Feltrinelli, Milano 2014, solo pp. 43-80 (tot. pag. 37).
- H. Arendt, “Noi profughi”, in Ebraismo e modernità, Feltrinelli, Milano 1986, solo le pp. 35-49 (tot. pag. 14)
- H. Arendt, “Il tramonto dello stato nazione e la fine dei diritti umani”, in Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino 2009, solo le pp. 372-419 (tot. pag. 47)
- J. Derrida, Sull’ospitalità, Baldini & Castoldi, Milano 2000, solo pp. 39-132 (tot. pag. 93)
- J. Derrida, Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzo, Cronopio, Napoli 1997, solo pp. 7-35 (tot. pag. 28)
- M. Agier, Lo straniero che viene. Ripensare l’ospitalità, Cortina, Milano 2020, solo pp. 15-165 (tot. pag. 150)
- B. Waldenfels, Fenomenologia dell’estraneo, Cortina, Milano 2008 (tot. pag. 157)
- A. Camus, “L’ospite”, in L’esilio e il regno; Bompiani, Milano 2018, pp. 71-89 (tot. pag. 19).
Programma e bibliografia per i non frequentanti
Il corso elabora filosoficamente le questioni poste attraverso categorie e opere che appartengono principalmente a due tradizioni di pensiero: il decostruzionismo e la fenomenologia.
Il corso si divide in tre parti:
1. La prima parte, introduttiva e preparatoria, analizzerà: le possibili varianti di pedagogia dell’ospitalità, attraverso un confronto con i modelli interculturali; le distinzioni concettuali e di storia delle idee relative alla grammatica dello straniero; i grandi scenari culturali per pensare il rapporto dell’Europa rispetto alla venuta dell’altro: hospes, xenos, gher (Di Cesare).
2. Il dibattito teorico e la discussione sulle esperienze e le sperimentazioni di incontro con i migranti, tra diritto incondizionato all’ospitalità e politiche finite di accoglienza. I paradossi generati dal modello di Kant basato su diritto internazionale e tensione cosmopolitica; il concetto e la condizione di rifugiato secondo Hannah Arendt; la venuta dell’altro, tra incondizionatezza e ambiguità, ospitalità e ostilità, il “crimine di ospitalità” secondo Derrida; le varianti di Agier: ospitalità pubblica, ospitalità domestica, ospitalità comunale, ospitalità diffusa.
3. L’uomo come essere di confine e l’estraneità quale carattere costitutivo dell’esperienza nelle sue componenti fenomenologiche, secondo Waldenfels. Le forme della razionalità responsiva e i confini mobili del rapporto tra proprio ed estraneo: corpo, spazio, tempo. Le prospettive polisemiche del fenomeno: l’esteriore, l’estraneo, lo strano, lo straordinario; estraneità relativa ed estraneità radicale.
Bibliografia.
- D. Di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia delle migrazioni, Bollati Boringhieri, Torino 2017, solo pp. 159-201 (tot. pag. 42)
- I. Kant, Per la pace perpetua, Feltrinelli, Milano 2014, solo pp. 43-80 (tot. pag. 37).
- H. Arendt, “Noi profughi”, in Ebraismo e modernità, Feltrinelli, Milano 1986, solo le pp. 35-49 (tot. pag. 14)
- H. Arendt, “Il tramonto dello stato nazione e la fine dei diritti umani”, in Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino 2009, solo le pp. 372-419 (tot. pag. 47)
- J. Derrida, Sull’ospitalità, Baldini & Castoldi, Milano 2000, solo pp. 39-132 (tot. pag. 93)
- J. Derrida, Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzo, Cronopio, Napoli 1997, solo pp. 7-35 (tot. pag. 28)
- M. Agier, Lo straniero che viene. Ripensare l’ospitalità, Cortina, Milano 2020, solo pp. 15-165 (tot. pag. 150)
- B. Waldenfels, Fenomenologia dell’estraneo, Cortina, Milano 2008 (tot. pag. 157)
- A. Camus, “L’ospite”, in L’esilio e il regno; Bompiani, Milano 2018, pp. 71-89 (tot. pag. 19)
Modalità d'esame
Frequentanti: esame orale. La prova finale consiste in un colloquio orale nel corso del quale oltre alla verifica della conoscenza del contenuto dei volumi presenti in bibliografia è prevista la discussione degli argomenti approfonditi durante il corso. Verranno valutate le capacità di analisi, di rielaborazione e di applicazione delle categorie filosofiche discusse. Rispetto agli indicatori della SUA-Cds annuale del Corso di Studi, più specificamente: - In riferimento a Orientarsi nella conoscenza dei molteplici modelli teorici, metodologie, strumenti, la prova orale accerterà, con opportune domande, la conoscenza approfondita dei modelli teorici che indagano il tema in oggetto, presentati durante il corso. - In riferimento a Analizzare, comprendere e interpretare i problemi presenti nei contesti educativi, il colloquio verificherà l’abilità di leggere e interpretare, sulla base dei modelli presentati, problemi, situazioni e contesti concreti, portando gli studenti a riflettere su casi discussi durante le lezioni o che fanno riferimento alla loro esperienza nel settore. - In riferimento a Predisporre la consulenza pedagogica,
nel corso della discussione, si saggerà la consapevolezza dello studente
riguardo alla complessità della pratica consulenziale e le abilità di
riflessione e di rielaborazione rispetto a significati e problemi ad essa
connessi Non frequentanti: esame orale. La prova finale avrà le stesse caratteristiche, la valutazione avrà luogo a partire dalla conoscenza dei testi, anziché dall’articolazione di questa con gli approfondimenti condotti in aula. |
Orario di ricevimento
Il Prof. Vergani riceve il mercoledì dalle 11.00 alle 13.00. Tel. 4896 U6 Piano: IV Stanza 4146 (si prega di inviare preliminarmente una mail al docente, in modo da poter organizzare i colloqui). Informazioni ordinarie possono essere richieste, oltre che per e-mail, anche prima o dopo la lezione.
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Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.
Course title
Other, stranger, foreign. Three philosophical categories for pedagogy today.
Topics and course structure
Educational action daily encounters the stranger and the foreign. Pedagogical theories are therefore called to face the phenomenon of the coming of the other and to explore its meaning in its different dimensions. But how many are the conceptualizations of otherness and how many are the figures of strangeness? How to define the foreigner, with historical, cultural, anthropological, legal, political and especially philosophical references? Finally, how to elaborate local pedagogical practices and a pedagogy of hospitality, in the light of the new characteristics of migrations? The idea of combining an ethics of hospitality with welcoming politics clashes with the paradoxes of identity boundaries. Three factors are necessary: 1. conceptual analysis (identity, difference, otherness, plurality); 2. history of ideas (the stranger in the models of Athens, Rome, Jerusalem and for enlightenment tradition); 3. Phenomenological description of the experience of encounter with strangeness. The major theoretical references will be Jacques Derrida's deconstructionist approach and Bernhard Waldenfels's phenomenological approach; alongside these will be discussed the critical positions of Donatella Di Cesare and Michel Agier. In the background there will be the model of cosmopolitan right of universal hospitality formulated by Immanuel Kant and the figure of refugee according to Hannah Arendt.
Objectives
The aim of this course in relational ethics is to provide the student with the theoretical tools required to read educational phenomena and relationships – with educational consultancy and coordination roles in mind – and with a focus on ethics. Specific learning objectives: 1. Knowledge and understanding of the main theoretical models explored during the course. 2. Independent critical reflection on course contents. 3. Ability to apply course knowledge and models to
specific situations and contexts |
Methodologies
Online and offline teaching materials
Course books, PowerPoint presentations, worksheets
and other documents for individual exercises and group work, audio-visual
materials.
Programme and references for attending students
The course is divided into three parts: 1. First part, introductory and preparatory: the possible variants of pedagogy of hospitality, through a comparison with intercultural models; conceptual distinctions and history of ideas relating to the grammar of the stranger; the cultural scenarios: Europe and the coming of the other: hospes, xenos, gher (Di Cesare). 2. Theoretical debate and discussion of the experiences and experimentations of encounter with migrants, between unconditional right to hospitality and finished welcoming politics. Paradoxes generated by Kant's model based on international law and cosmopolitan right; refugee concept and condition according to Arendt; the coming of the other, between unconditionality and ambiguity, hospitality and hostility, the "crime of hospitality" according to Derrida; Agier's variants: public hospitality, domestic hospitality, municipal hospitality, widespread hospitality. 3. Man as a border-being and strangeness as the constitutive character of experience in its phenomenological components, according to Waldenfels. Responsive rationality and the moving boundaries of the relationship between proper and stranger: body, space, time. The polysemic perspectives of the phenomenon: the exteriority, the stranger, the strange, the extraordinary; relative strangeness and radical strangeness.
Bibliography- D. Di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia delle migrazioni, Bollati Boringhieri, Torino 2017, only pp. 159-201 (tot. pag. 42)
- H. Arendt, “Noi profughi”, in Ebraismo e modernità, Feltrinelli, Milano 1986, only pp. 35-49 (tot. pag. 14)
- H. Arendt, “Il tramonto dello stato nazione e la fine dei diritti umani”, in Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino 2009, only pp. 372-419 (tot. pag. 47)
- J. Derrida, Sull’ospitalità, Baldini & Castoldi, Milano 2000, only pp. 39-132 (tot. pag. 93)
- J. Derrida, Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzo, Cronopio, Napoli 1997 (tot. pag. 44)
- I. Kant, Per la pace perpetua, Feltrinelli, Milano 2014, only pp. 43-107 (tot. pag. 64).
- M. Agier, Lo straniero che viene. Ripensare l’ospitalità, Cortina, Milano 2020, only pp. 15-165 (tot. pag. 150)
- B. Waldenfels, Fenomenologia dell’estraneo, Cortina, Milano 2008 (tot. pag. 157)
- A. Camus, “L’ospite”, in L’esilio e il regno; Bompiani, Milano 2018, pp. 71-89 (tot. pag. 19
Programme and references for non-attending students
The course is divided into three parts: 1. First part, introductory and preparatory: the possible variants of pedagogy of hospitality, through a comparison with intercultural models; conceptual distinctions and history of ideas relating to the grammar of the stranger; the cultural scenarios: Europe and the coming of the other: hospes, xenos, gher (Di Cesare). 2. Theoretical debate and discussion of the experiences and experimentations of encounter with migrants, between unconditional right to hospitality and finished welcoming politics. Paradoxes generated by Kant's model based on international law and cosmopolitan right; refugee concept and condition according to Arendt; the coming of the other, between unconditionality and ambiguity, hospitality and hostility, the "crime of hospitality" according to Derrida; Agier's variants: public hospitality, domestic hospitality, municipal hospitality, widespread hospitality. 3. Man as a border-being and strangeness as the constitutive character of experience in its phenomenological components, according to Waldenfels. Responsive rationality and the moving boundaries of the relationship between proper and stranger: body, space, time. The polysemic perspectives of the phenomenon: the exteriority, the stranger, the strange, the extraordinary; relative strangeness and radical strangeness.
Bibliography- D. Di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia delle migrazioni, Bollati Boringhieri, Torino 2017, only pp. 159-201 (tot. pag. 42)
- H. Arendt, “Noi profughi”, in Ebraismo e modernità, Feltrinelli, Milano 1986, only pp. 35-49 (tot. pag. 14)
- H. Arendt, “Il tramonto dello stato nazione e la fine dei diritti umani”, in Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino 2009, only pp. 372-419 (tot. pag. 47)
- J. Derrida, Sull’ospitalità, Baldini & Castoldi, Milano 2000, only pp. 39-132 (tot. pag. 93)
- J. Derrida, Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzo, Cronopio, Napoli 1997 (tot. pag. 44)
- I. Kant, Per la pace perpetua, Feltrinelli, Milano 2014, only pp. 43-107 (tot. pag. 64).
- M. Agier, Lo straniero che viene. Ripensare l’ospitalità, Cortina, Milano 2020, only pp. 15-165 (tot. pag. 150)
- B. Waldenfels, Fenomenologia dell’estraneo, Cortina, Milano 2008 (tot. pag. 157)
- A. Camus, “L’ospite”, in L’esilio e il regno; Bompiani, Milano 2018, pp. 71-89 (tot. pag. 19)
.
Assessment methods
Attending students: oral exam. Assessment will consist of a final oral examination
of the student’s knowledge of the course material (required reading) and the
topics discussed in class. The examiner will evaluate candidates’ ability to
critically analyze, rework, and apply the philosophical categories studied. More specifically, in relation to the criteria laid down in the official annual course description (SUA_Cds): - With respect to Organizing knowledge of multiple theoretical models, methods and instruments, the oral examiner will ask candidates questions designed to verify their knowledge of the theoretical models presented during the course. - With respect to Analyzing, understanding and interpreting problems affecting educational settings, the oral examiner will verify candidates’ ability to read and interpret, in light of the models presented during the course, concrete problems, situations, and settings, by inviting them to discuss case studies analyzed in class or their own experience in the education sector. |
- With respect to Preparing for
educational consultancy, in the course of the oral examination, the
examiner will assess candidates’ awareness of the complexity of consultancy
practice and their ability to reflect on and rework associated meanings and problems. Non-attending students: oral exam. As above, except that the questions will evaluate
the student’s knowledge of the prescribed reading materials without reference
to the additional analysis conducted in class. |
Office hours
Prof. Vergani receives students on Wednesday from 11.00 to 13.00. Tel. 4896 U6 4th Floor, Room 4146 (students requiring an appointment should request it in advance via email). Routine information may be requested via email, or before or after classes. |
Programme validity
The current programme is
valid for two academic years.
Scheda del corso
Staff
-
Mario Vergani