Course Syllabus
Obiettivi formativi
Il corso di Philosophy of Human Rights and Pluralism, che si svolgerà in lingua inglese, intende introdurre gli studenti ad una riflessione filosofica sui diritti umani, fornendo da un lato categorie teoriche precise e un’adeguata consapevolezza degli sviluppi storici, culturali e giuridici che hanno contraddistinto lo sviluppo della cultura dei diritti umani, e promuovendo dall’altro lato la riflessione sulle dinamiche dei cambiamenti sociali e culturali che possono promuovere non soltanto il riconoscimento dei diritti a livello costituzionale e legislativo, ma soprattutto nella effettiva esperienza normativa.
Contenuti sintetici
Che cosa sono i diritti umani? Qual è il rapporto tra diritti umani e ordinamenti giuridici positivi? V’è un fondamento universale dei diritti umani? Quali sono i fattori che hanno portato all’affermazione di una cultura dei diritti umani? Quali fattori possono promuoverne ulteriormente la diffusione? Il corso affronterà queste ed altre domande fondamentali della filosofia dei diritti umani esaminando da un lato le principali posizioni che caratterizzano il dibattito teorico sui diritti umani e ricostruendo dall’altro lato i presupposti storici dello sviluppo della cultura dei diritti umani e della loro graduale implementazione negli ordinamenti giuridici positivi, in un contesto di crescente pluralismo che pone gli ordinamenti statali in continuo confronto con le diverse forme di sviluppo degli ordinamenti internazionali e sovranazionali.
Programma esteso
Il corso sarà articolato in quattro parti principali.
Nella prima parte verranno proposti alcuni strumenti teorici e filosofici fondamentali per meglio definire i fenomeni e le concezioni che sono sottesi all’uso dell’espressione “diritti umani”. Affronteremo il problema del fondamento dei diritti umani a partire da una riflessione sul rapporto tra natura e cultura e sulla dimensione essenzialmente normativa della società, facendo riferimento non soltanto al dibattito tra giusnaturalismo e giuspositivismo, ma anche alle più recenti riflessioni sull’ontologia sociale (John R. Searle).
Nella seconda parte ci interrogheremo sullo sviluppo storico della cultura dei diritti nella cultura occidentale, a partire dalle guerre di religione e dal rovesciamento, caratteristico della formazione dello stato moderno, del rapporto sovrano-sudditi in rapporto stato-cittadini, attraverso le teorie neo-costituzionaliste, fino ai più recenti movimenti per i diritti, seguendo l’affermarsi delle diverse “generazioni” di diritti nella lettura di Norberto Bobbio.
Nella terza parte torneremo a riflettere sul piano teorico sulle nozioni di “diritti umani” e di “diritti fondamentali”, soffermandoci, in particolare, sul rapporto tra diritto soggettivo e diritto oggettivo, sulla questione della correlazione tra diritti e doveri ad essi corrispondenti, e sul rapporto tra il riconoscimento dei diritti e le loro garanzie. Esamineremo, in particolare, le critiche di Luigi Ferrajoli alla concezione dei diritti proposta da Hans Kelsen e il ruolo che il costituzionalismo logico di Ferrajoli attribuisce alla teoria del diritto nell’evidenziare le contraddizioni e le lacune degli ordinamenti positivi.
Nella quarta ed ultima parte del corso rifletteremo, anche alla luce della pluralità delle fonti di normatività sociale, sulla promozione del riconoscimento e della tutela dei diritti umani. Ci interrogheremo, in particolare, sul rapporto tra esperienza normativa e diritto statuito: se in alcuni casi l’esperienza normativa di determinati diritti precede il loro riconoscimento giuridico, in altri casi avviene l’opposto, in quanto al riconoscimento giuridico dei diritti può non seguire immediatamente un corrispondente cambiamento dell’esperienza normativa. Discuteremo di questi problemi attraverso le nozioni di “cambiamento normativo” e di “agire nomotrofico”.
Prerequisiti
Il corso di Philosophy of Human Rights and Pluralism, che si svolgerà in lingua inglese, richiede una discreta conoscenza di questa lingua a livello di comprensione scritta e orale, e possibilmente anche a livello di produzione orale, ma non prevede altri prerequisiti particolari: le nozioni teoriche e metodologiche necessarie per l’acquisizione degli obiettivi formativi del corso saranno fornite e discusse durante lo svolgimento delle lezioni.
Metodi didattici
Le lezioni saranno lezioni frontali improntate al confronto e al dialogo con gli studenti per favorire l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze previste attraverso una rielaborazione autonoma dei contenuti.
Durante le lezioni verranno condivisi ed esaminati alcuni testi che costituiranno il punto di partenza per una riflessione critica sui temi del corso.
Le lezioni saranno in lingua inglese.
Per gli studenti che fossero interessati, è prevista la possibilità di analizzare e discutere a lezione un breve testo da concordare con il docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell’apprendimento consisterà in un colloquio orale finale sugli argomenti trattati a lezione che mirerà ad accertare e valutare
(i) la consapevolezza delle problematiche teoriche e pratiche connesse con lo sviluppo della cultura dei diritti umani,
(ii) l’acquisizione delle categorie concettuali e delle nozioni storiche fondamentali per poterne discutere in maniera rigorosa e pertinente,
(iii) la capacità di riflettere in modo autonomo sugli argomenti del programma e di costruire argomentazioni critiche rigorose.
Non sono previste prove scritte né prove intermedie.
Testi di riferimento
La bibliografia per gli studenti frequentanti comprenderà diversi capitoli del volume di Norberto Bobbio, The Age of Rights, Polity Press, 1996 (disponibile anche in edizione digitale) e altri materiali che verranno indicati e discussi durante le lezioni.
Gli studenti non-frequentanti dovranno prendere preventivamente contatto col docente per concordare la bibliografia d'esame.
Sustainable Development Goals
Learning objectives
The course in Philosophy of Human Rights and Pluralism, which will be conducted in English, aims to introduce students to a philosophical reflection on human rights, providing on the one hand precise theoretical categories and an adequate awareness of the historical, cultural and legal developments that have marked the development of the culture of human rights, and promoting on the other hand reflection on the dynamics of social and cultural changes that can promote not only the recognition of rights at the constitutional and legislative level, but above all in actual normative experience.
Contents
What are human rights? What is the relationship between human rights and positive legal systems? Is there a universal foundation for human rights? What are the factors that have led to the establishment of a human rights culture? What factors can further promote its spread? The course will address these and other fundamental questions of the philosophy of human rights by examining, on the one hand, the main positions characterising the theoretical debate on human rights and, on the other hand, by reconstructing the historical ground of the development of the culture of human rights and their gradual implementation in positive legal systems, in a context of growing pluralism that places state systems in continuous confrontation with the different forms of development of international and supranational systems.
Detailed program
The course will be divided into four main parts.
In the first part some fundamental theoretical and philosophical tools will be proposed in order to better define the phenomena and conceptions underlying the use of the expression “human rights”. We will address the problem of the foundation of human rights starting from a reflection on the relationship between nature and culture and on the essentially normative dimension of society, referring not only to the debate between naturalism and legal positivism, but also to the more recent reflections on social ontology (John R. Searle).
In the second part we will reflect on the historical development of the culture of rights in Western civilization, starting from the wars of religion and the overturning, characteristic of the formation of the modern state, of the sovereign-subject relationship into a state-citizen relationship, through neo-constitutionalist theories, up to the more recent movements for rights, following the affirmation of the different “generations” of rights in Norberto Bobbio’s reading.
In the third part we will return to theoretical reflection on the notions of “human rights” and “fundamental rights”, dwelling, in particular, on the relationship between subjective and objective rights, on the question of the correlation between rights and the duties corresponding to them, and on the relationship between the recognition of rights and their guarantees. We shall examine, in particular, Luigi Ferrajoli’s criticism of the conception of rights proposed by Hans Kelsen and the role that Ferrajoli’s logical constitutionalism attributes to the theory of law in highlighting the contradictions and shortcomings of positive legal systems.
In the fourth and last part of the course we shall reflect, in the light of the plurality of sources of social normativity, on the promotion of the recognition and protection of human rights. Notably, we will investigate the relationship between normative experience and enacted law: while in some cases the normative experience of certain rights precedes their legal recognition, in other cases the opposite happens, as the legal recognition of rights may not immediately be followed by a corresponding change in normative experience. We will discuss these problems through the notions of “normative change” and “nomotrophic action”.
Prerequisites
The course in Philosophy of Human Rights and Pluralism, which will be conducted in English, requires a fair knowledge of this language at the level of reading and listening comprehension, and possibly at the level of oral production, but does not imply any other particular prerequisite: the theoretical and methodological notions necessary for the acquisition of the learning objectives of the course will be provided and discussed during the course of the lectures.
Teaching methods
The lectures will be face-to-face lessons marked by discussion and dialogue with the students in order to encourage the acquisition of the knowledge and skills expected through an autonomous reworking of the contents.
During the lessons, some texts will be shared and examined as a starting point for a critical reflection on the topics of the course.
Lessons will be in English.
For those students who are interested, there is the possibility of analysing and discussing a short text in class to be agreed with the lecturer.
Assessment methods
The assessment of learning will consist of a final oral interview on the topics covered in class, which will aim to ascertain and evaluate
(i) the awareness of the theoretical and practical issues related to the development of the culture of human rights,
(ii) the acquisition of conceptual categories and basic historical notions in order to be able to discuss them in a rigorous and relevant manner,
(iii) the ability to reflect independently on the topics of the programme and to construct rigorous critical arguments.
There are no written tests or intermediate tests.
Textbooks and Reading Materials
The bibliography for attending students will include several chapters of Norberto Bobbio, The Age of Rights, Polity Press, 1996 (also available in digital edition) and other materials that will be indicated and discussed during the lectures.
Non-attending students should contact the lecturer in advance to agree on the bibliography for the examination.