- Area di Scienze della Formazione
- Corso di Laurea Magistrale
- Scienze Pedagogiche [F8501R]
- Insegnamenti
- A.A. 2022-2023
- 2° anno
- Etica della Relazione: Teorie e Pratiche
- Introduzione
Syllabus del corso
Titolo
Accelerazione sociale e tempi della formazione.
La speranza come categoria filosofica e pedagogica.
Argomenti e articolazione del corso
“La vita di tutti gli uomini è attraversata da sogni ad occhi aperti, una parte dei quali è fuga insipida, anche snervante, anche bottino per imbroglioni; ma un’altra parte stimola, non permette che ci si accontenti del cattivo presente, appunto non permette che ci si faccia rinunciatari. Quest’altra parte ha nel suo nocciolo la speranza, ed è insegnabile.” (Ernst Bloch).
La crisi della formazione si accompagna alle trasformazioni individuali e collettive relative all’esperienza del tempo. I tempi della formazione, infatti, si intrecciano ai tempi sociali e storici. Se è vero che “nelle società occidentali le persone soffrono della mancanza di tempo e si sentono in dovere di correre ancora più in fretta”, come scrive Harmuth Rosa, il binomio velocità-competizione sembra produrre una gabbia che impedisce ai soggetti di ascoltare le proprie aspirazioni e i propri desideri.
In contrapposizione alla riduzione della temporalità al motivo del “prestissimo”, tipico della contemporaneità, è indispensabile ampliare l’analisi, riscoprendo le componenti esistenziali, soggettive e intersoggettive dell’esperienza del tempo. In questa direzione si staglia la figura della speranza, come un’altra forma di orientamento al futuro, rispettosa dell’umano e della sua ricchezza. Come pensare delle esperienze educative che consentano di non venire espropriati del tempo e del proprio sé? Detto altrimenti: cosa significa che la speranza è insegnabile?
Chi si occupa dei processi educativi sotto il profilo teorico e pratico è chiamato oggi a interrogarsi su come si intreccino, nella pratica formativa, queste diverse dimensioni della temporalità. Come intendere oggi il “tempo dell’accadere educativo” (Riccardo Massa)?
Obiettivi
L’insegnamento di etica della relazione ha l’obiettivo di fornire strumenti teorici che consentano allo studente di compiere una lettura dei fenomeni educativi e delle relazioni formative – in vista delle pratiche di consulenza e di coordinamento pedagogico – con particolare riferimento alla dimensione etica.
Obiettivi didattici specifici:
1. Conoscenza e comprensione dei temi e dei modelli teorici di riferimento discussi nel corso.
2. Autonomia riflessiva e critica rispetto ai contenuti.
3. Capacità di applicare le conoscenze e i modelli alle situazioni e ai contesti.
Metodologie utilizzate
Lezioni introduttive e discussioni sui temi e sulle direttrici fondamentali del percorso teorico; analisi guidata dei testi; giornate di didattica attiva con esercitazioni in classe a partire da schede e materiali audiovisivi; momenti di ricapitolazione condivisa sulla base degli schemi forniti tramite power-point o con interventi esterni.
Materiali didattici (online, offline)
Libri di testo, schede e documenti per esercitazioni e lavori di gruppo, materiali audiovisivi
Programma e bibliografia per i frequentanti
Il corso si divide in tre parti:
- La prima parte, introduttiva e preparatoria, si occuperà delle differenti temporalità che si intrecciano, costituendo così il tempo dell’accadere educativo: il tempo dell’educatore, dell’educando, il tempo istituzionale, sociale, storico (sulla scorta del saggio di Riccardo Massa).
- La seconda parte è dedicata ad un’approfondita analisi dei processi di accelerazione sociale e dei ritmi di vita, delle sue componenti tecnologiche, e delle ricadute sugli effetti delle pratiche formative, che si condensano nell’idea di una espropriazione degli spazi di libertà e di una alienazione dal nostro agire, dal sé e dagli altri (attraverso il modello della teoria critica di Harmuth Rosa).
- La terza parta consisterà in un’ampia discussione del tema della speranza. Il tempo umano della speranza non si orienta al futuro per impadronirsene e divorarlo. Lo coglie piuttosto nelle forme dello choc, dell’arresto, della sospensione e dell’attesa. La sua “funzione utopica” non è una forma di evasione, ma si basa sulla capacità di cogliere nel presente i frammenti di quanto ancora merita di essere portato all’esistenza. Aperta al possibile, la speranza si dispone alla trasformazione del reale e, con questo, al cambiamento degli uomini. (attraverso un’approfondita lettura del pensiero di Ernst Bloch).
Bibliografia
- R. Massa, “Il tempo come oggetto pedagogico”, in Le tecniche e i corpi, Unicopli, Milano 2003, pp. 209-225 (allegato su e-learning)
- H. Rosa, Accelerazione e alienazione, Einaudi, Torino 2015 (125 pagine).
- E. Bloch, Il principio speranza, Mimesis, Milano 2019, vol I, Parti I e II, fino a p. 394 (escluse le pp. 150-166, 282-337, 371-390: tot. 307)
Programma e bibliografia per i non frequentanti
Il corso si divide in tre parti:
- La prima parte, introduttiva e preparatoria, si occuperà delle differenti temporalità che si intrecciano, costituendo così il tempo dell’accadere educativo: il tempo dell’educatore, dell’educando, il tempo istituzionale, sociale, storico (sulla scorta del saggio di Riccardo Massa).
- La seconda parte è dedicata ad un’approfondita analisi dei processi di accelerazione sociale e dei ritmi di vita, delle sue componenti tecnologiche, e delle ricadute sugli effetti delle pratiche formative, che si condensano nell’idea di una espropriazione degli spazi di libertà e di una alienazione dal nostro agire, dal sé e dagli altri (attraverso il modello della teoria critica di Harmuth Rosa).
- La terza parta consisterà in un’ampia discussione del tema della speranza. Il tempo umano della speranza non si orienta al futuro per impadronirsene e divorarlo. Lo coglie piuttosto nelle forme dello choc, dell’arresto, della sospensione e dell’attesa. La sua “funzione utopica” non è una forma di evasione, ma si basa sulla capacità di cogliere nel presente i frammenti di quanto ancora merita di essere portato all’esistenza. Aperta al possibile, la speranza si dispone alla trasformazione del reale e, con questo, al cambiamento degli uomini. (attraverso un’approfondita lettura del pensiero di Ernst Bloch).
Bibliografia
- R. Massa, “Il tempo come oggetto pedagogico”, in Le tecniche e i corpi, Unicopli, Milano 2003, pp. 209-225 (allegato su e-learning)
- H. Rosa, Accelerazione e alienazione, Einaudi, Torino 2015 (125 pagine).
- E. Bloch, Il principio speranza, Mimesis, Milano 2019, vol I, Parti I e II, fino a p. 394 (escluse le pp. 150-166, 282-337, 371-390: tot. 307)
Modalità d'esame
Frequentanti: esame orale.
La prova finale consiste in un colloquio orale nel corso del quale oltre alla verifica della conoscenza del contenuto dei volumi presenti in bibliografia è prevista la discussione degli argomenti approfonditi durante il corso. Verranno valutate le capacità di analisi, di rielaborazione e di applicazione delle categorie filosofiche discusse.
Rispetto agli indicatori della SUA-Cds annuale del Corso di Studi, più specificamente:
- In riferimento a Orientarsi nella conoscenza dei molteplici modelli teorici, metodologie, strumenti, la prova orale accerterà, con opportune domande, la conoscenza approfondita dei modelli teorici che indagano il tema in oggetto, presentati durante il corso.
- In riferimento a Analizzare, comprendere e interpretare i problemi presenti nei contesti educativi, il colloquio verificherà l’abilità di leggere e interpretare, sulla base dei modelli presentati, problemi, situazioni e contesti concreti, portando gli studenti a riflettere su casi discussi durante le lezioni o che fanno riferimento alla loro esperienza nel settore.
- In riferimento a Predisporre la consulenza pedagogica, nel corso della discussione, si saggerà la consapevolezza dello studente riguardo alla complessità della pratica consulenziale e le abilità di riflessione e di rielaborazione rispetto a significati e problemi ad essa connessi
Non frequentanti: esame orale.
La prova finale avrà le stesse caratteristiche, la valutazione avrà luogo a partire dalla conoscenza dei testi, anziché dall’articolazione di questa con gli approfondimenti condotti in aula.
Orario di ricevimento
Il Prof. Vergani riceve il mercoledì dalle 11.00 alle 13.00. Tel. 4896 U6 Piano: IV Stanza 4146 (si prega di inviare preliminarmente una mail al docente, in modo da poter organizzare i colloqui). Informazioni ordinarie possono essere richieste, oltre che per e-mail, anche prima o dopo la lezione.
Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.
Sustainable Development Goals
Course title
Social acceleration and educational time.
Hope as a philosophical and pedagogical category.
Topics and course structure
"The life of all men is criss-crossed with daydreams, part of which is insipid escapism, even nerve-racking, even booty for cheaters; but another part stimulates, does not allow us to be content with the bad present, precisely does not allow us to become renunciates. This other part has hope at its core, and is teachable." (Ernst Bloch).
The crisis of education is accompanied by individual and collective transformations concerning the experience of time. The times of education, in fact, are intertwined with social and historical times. If it is true that "in Western societies people suffer from a lack of time and feel compelled to run even faster", as Harmuth Rosa writes, the speed-competition pair seems to produce a cage that prevents subjects from listening to their own aspirations and desires.
In contrast to the reduction of temporality to the 'hurry-up' motif typical of the contemporary world, it is essential to broaden the analysis, rediscovering the existential, subjective and intersubjective components of the experience of time. In this direction stands out the figure of hope, as another form of orientation to the future, respectful of the human and its richness. How can one think of educational experiences that allow one not to be dispossessed of time and self? Put another way: what does it mean that hope is teachable?
Those who deal with educational processes from a theoretical and practical point of view are called upon today to ask themselves how these different dimensions of temporality intertwine in educational practice. How can we understand today the "time of the educational happening" (Riccardo Massa)?
Objectives
The aim of this course in relational ethics is to provide the student with the theoretical tools required to read educational phenomena and relationships – with educational consultancy and coordination roles in mind – and with a focus on ethics.
Specific learning objectives:
1. Knowledge and understanding of the main theoretical models explored during the course.
2. Independent critical reflection on course contents.
3. Ability to apply course knowledge and models to specific situations and contexts
Methodologies
Introductory lectures and discussions on the course’s key themes and theoretical bases; guided analysis of the course books; active learning sessions based on audio-visual materials and worksheets; joint recap sessions based on outlines presented in PowerPoint or guest lectures.
Online and offline teaching materials
Course books, PowerPoint presentations, worksheets and other documents for individual exercises and group work, audio-visual materials.
Programme and references for attending students
The course is divided into three parts:
- The first part, introductory and preparatory, will deal with the different temporalities that intertwine, thus constituting the time of the educative happening: the time of the educator, of the educand, the institutional, social, historical time (on the basis of Riccardo Massa's essay).
- The second part is dedicated to an in-depth analysis of the processes of social acceleration and the rhythms of life, its technological components, and the effects on the effects of educational practices, which are condensed in the idea of an expropriation of the spaces of freedom and an alienation from our acting, from the self and from others (through the model of Harmuth Rosa's critical theory).
- The third part will consist of a broad discussion of the theme of hope. The human time of hope does not orient itself towards the future in order to seize and devour it. Rather, it grasps it in the forms of shock, arrest, suspension and waiting. Its 'utopian function' is not a form of evasion, but is based on the ability to grasp in the present the fragments of what still deserves to be brought into existence. Open to the possible, it disposes itself to the transformation of reality and, with this, to the change of mankind. (through an in-depth reading of Ernst Bloch's thought).
Bibliography
- R. Massa, “Il tempo come oggetto pedagogico”, in Le tecniche e i corpi, Unicopli, Milano 2003, pp. 209-225 (allegato su e-learning)
- H. Rosa, Accelerazione e alienazione, Einaudi, Torino 2015 (125 pagine).
- E. Bloch, Il principio speranza, Mimesis, Milano 2019, vol I, Parti I e II, fino a p. 394 (escluse le pp. 150-166, 282-337, 371-390: tot. 307)
Programme and references for non-attending students
The course is divided into three parts:
- The first part, introductory and preparatory, will deal with the different temporalities that intertwine, thus constituting the time of the educative happening: the time of the educator, of the educand, the institutional, social, historical time (on the basis of Riccardo Massa's essay).
- The second part is dedicated to an in-depth analysis of the processes of social acceleration and the rhythms of life, its technological components, and the effects on the effects of educational practices, which are condensed in the idea of an expropriation of the spaces of freedom and an alienation from our acting, from the self and from others (through the model of Harmuth Rosa's critical theory).
- The third part will consist of a broad discussion of the theme of hope. The human time of hope does not orient itself towards the future in order to seize and devour it. Rather, it grasps it in the forms of shock, arrest, suspension and waiting. Its 'utopian function' is not a form of evasion, but is based on the ability to grasp in the present the fragments of what still deserves to be brought into existence. Open to the possible, it disposes itself to the transformation of reality and, with this, to the change of mankind. (through an in-depth reading of Ernst Bloch's thought).
Bibliography
- R. Massa, “Il tempo come oggetto pedagogico”, in Le tecniche e i corpi, Unicopli, Milano 2003, pp. 209-225 (allegato su e-learning)
- H. Rosa, Accelerazione e alienazione, Einaudi, Torino 2015 (125 pagine).
- E. Bloch, Il principio speranza, Mimesis, Milano 2019, vol I, Parti I e II, fino a p. 394 (escluse le pp. 150-166, 282-337, 371-390: tot. 307)
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Assessment methods
Attending students: oral exam.
Assessment will consist of a final oral examination of the student’s knowledge of the course material (required reading) and the topics discussed in class. The examiner will evaluate candidates’ ability to critically analyze, rework, and apply the philosophical categories studied.
More specifically, in relation to the criteria laid down in the official annual course description (SUA_Cds):
- With respect to Organizing knowledge of multiple theoretical models, methods and instruments, the oral examiner will ask candidates questions designed to verify their knowledge of the theoretical models presented during the course.
- With respect to Analyzing, understanding and interpreting problems affecting educational settings, the oral examiner will verify candidates’ ability to read and interpret, in light of the models presented during the course, concrete problems, situations, and settings, by inviting them to discuss case studies analyzed in class or their own experience in the education sector.
- With respect to Preparing for educational consultancy, in the course of the oral examination, the examiner will assess candidates’ awareness of the complexity of consultancy practice and their ability to reflect on and rework associated meanings and problems.
Non-attending students: oral exam.
As above, except that the questions will evaluate the student’s knowledge of the prescribed reading materials without reference to the additional analysis conducted in class.
Office hours
Prof. Vergani receives students on Wednesday from 11.00 to 13.00. Tel. 4896 U6 4ᵗʰ Floor, Room 4146 (students requiring an appointment should request it in advance via email). Routine information may be requested via email, or before or after classes.
Programme validity
The current programme is valid for two academic years.
Sustainable Development Goals
Scheda del corso
Staff
-
Mario Vergani