Syllabus del corso
Titolo
**La consulenza pedagogica come processo di apprendimento dei professionisti, dei gruppi di lavoro e delle organizzazioni: **paradigmi teorici, modelli di intervento e esperienze consulenziali.
Argomenti e articolazione del corso
È opinione diffusa che le necessità di sviluppo delle organizzazioni odierne siano correlate alla sempre maggiore rapidità delle evoluzioni tecnologiche e allo scenario di globalizzazione nelle quali sono inserite. In periodi di instabilità e turbolenza economica e di fronte a un orizzonte occupazionale in crisi, lo sviluppo delle organizzazioni assume una portata sociale per le sue connessioni con la possibilità di costruire futuro, tramite la costante progettazione di nuovi assetti organizzativi. La storia di un’organizzazione è costellata dalla sua propensione a porre in una dialettica costante e dinamica i processi di innovazione e di conservazione, in coerenza con le esigenze di sviluppo nel mercato e con le specificità della sua cultura organizzativa. Tuttavia di fronte all’accellerazione dei tempi del lavoro e alla richiesta di sempre migliori performance il tempo dedicato alla formazione si è notevolmente contratto. A fronte di questo scenario ad alta complessità gli interventi consulenziali specialistici, se possono costituire delle parziali soluzioni per alcuni ambiti del lavoro, non sono in grado di pensare la stretta interdipendenza che correla i settori di ogni organizzazione. Gli interventi di ordine tecnico rischiano di produrre divisioni e separazioni piuttosto che agire per la funzionalità dell’intero sistema che vede intrecciati, secondo una logica propria a ogni organizzazione, la sua struttura, le procedure, i processi decisionali e la cultura interna, intesa come sistema di valori, modelli e stili di comportamento condivisi. L’elemento che costruisce un mediatore necessario all’interconnessione tra questi livelli dell’organizzazione è lo sviluppo di una diffusa capacità relazionale, di una competenza a interagire mirando alla costruzione di efficaci reti di comunicazione al suo interno. Inoltre le organizzazioni sono luoghi in cui, oltre alla condivisione di obiettivi di risultato, le persone mettono in comune rappresentazioni cognitive e affettive del contesto. Il loro intreccio dinamico costituisce la base dei valori e dei significati che vengono attributi a una data realtà. La quota di investimento emotivo che i professionisti mettono in gioco nell’esercizio dei loro ruoli e funzioni è un elemento essenziale per poter leggere una domanda di consulenza posta dal sistema cliente e potervi rispondere. Infatti il processo di comprensione e di lettura di una domanda di consulenza si appoggia sul tempo: riflettere sui propri processi interni, attribuendo senso e significato ai bisogni e trasformandoli in domande, in una logica di sense making, consente una partecipazione attiva del sistema cliente nella definizione e nella progettazione di interventi che ne sostengano l’ autonomia e la capacità di imparare dall’esperienza. Rilanciare il recupero di un senso per i professionisti è oggi di vitale importanza, così come affiancarli nella ricerca di spazi mirati per rilanciare forme di riflessività e di progettualità, sia nell’ambito delle organizzazioni profit che di quelle del no- profit e del terzo settore.
Il corso affronterà la consulenza pedagogica come un sapere dotato di una epistemologia complessa e come un dispositivo in grado di valorizzare i saperi impliciti del sistema cliente per superare momenti di impasse e di criticità, grazie a una pratica di riflessività in cui consulente e cliente sviluppano un concertato processo di negoziazione e ridefinizione del problema. La consulenza pedagogica istituisce dei setting di lavoro in cui la riflessività è messa al servizio di un processo di cambiamento che rinforza, nel tempo, la tenuta e la coesione del sistema e la capacità di accogliere sempre nuove sfide.
Il corso svilupperà un’attenzione particolare all’importanza dei gruppi di lavoro come forze propulsive della vita di un’organizzazione. L’efficacia di un team è data dalla convergenza di tutti i membri verso un obiettivo comune. Un gruppo funzionale è un moltiplicatore sia in senso quantitativo che qualitativo dei pensieri e delle dinamiche che si sviluppano al proprio interno ed è un soggetto in grado di elaborare nuove idee e strategie divergenti che nascono attingendo all’area creativa del pensiero del gruppo. Le soluzioni a un problema saranno sicuramente più lungimiranti, ricche di prospettive ed elaborate se sarà un gruppo anziché un individuo da solo a elaborarle. Un gruppo di lavoro è, inoltre, un’entità pluristratificata che oltre a una regia formale, fatta di ruoli e funzioni, può attraversare fasi in cui le dinamiche di ordine emotivo/affettivo si costituiscono come risorse o ostacoli nel contribuire al cambiamento culturale di un’organizzazione sia in termini di valori condivisi che di modelli di comportamento attuati. La produttività di un gruppo di lavoro è interconnessa al suo benessere interno e a quello di ciascun attore che lo abita; la consulenza pedagogica lavora nella direzione di sostenere l’engagement del gruppo in rapporto alle azioni della leadership per promuovere processi riflessivi e meta-rififlessivi che mantengano il gruppo orientato al compito anche nella fasi critiche che ogni organizzazione può attraversare. Promuovere nei gruppi una buona armonizzazione tra condivisione degli obiettivi e compartecipazione dei vissuti emotivi, significa sviluppare capacità di riconoscimento consapevole degli aspetti più immateriali che costellano la vita organizzativa e orientarli alla valorizzazione del compito. La sottovalutazione di queste dimensioni e/o la loro estromissione possono generare nel tempo situazioni di stallo, diffusi stati di insoddisfazione che ostacolano il processo produttivo del gruppo e ne favoriscono la burocratizzazione. Il corso metterà a tema la natura teorica ed esperienziale del costrutto di gruppo. Questo sapere sul gruppo come oggetto trans-disciplinare si accosterà a un dispositivo didattico che fa leva sull’apprendere ad abitare un gruppo, per conoscerne dall’interno le dinamiche. Il corso penserà insieme le teorie di taglio clinico-pedagogico sulla consulenza e i modelli formativi per tradurre tali saperi in competenze. All’interno di una prospettiva formativa teorico-esperienziale ogni studente e il gruppo nel suo insieme verrà coinvolto nella sperimentazione di una postura consulenziale nel contesto del lavoro vivo e partecipato della classe. La dimensione dialogica, la centratura su specifici momenti di lavoro intensivo e laboratoriale in piccolo e grande gruppo, consente di maturare un sapere non solo teoreticamente fondato, ma che convoca ciascuno studente a riesaminare le proprie epistemologie implicite, consentendo l’assunzione di una più chiara consapevolezza degli assunti valoriali che orientano il proprio posizionamento all’interno di un’organizzazione e sviluppando capacità di comunicazione e di relazione che si qualificano come skills traversali di primaria importanza per una produttiva integrazione nel mondo del lavoro.
Un sapere complesso si costruisce attraverso un dispositivo pedagogico in cui il gruppo assume il ruolo di protagonista attivo che, a partire da stimoli specifici e mirati (analisi su casi evinti dalla letteratura scientifica, costruzione compartecipata di auto-casi, etc..) viene stimolato ad allenare oltre alla propria capacità di elaborazione dei contenuti anche un posizionamento atto alla negoziazione dei propri presupposti culturali, alla messa in comune dei propri modelli formativi e alla condivisione di processi emotivi che riguardano la vita dei gruppi di lavoro.
In particolare le proposte contenutistiche del corso riguarderanno i seguenti aspetti:
- Lettura e analisi della domanda nei suoi aspetti manifesti e latenti;
- La centralità del contesto organizzativo nel formare i significati che i professionisti attribuiscono al lavoro;
- I linguaggi e i simboli che circolano in un gruppo di lavoro e in una realtà organizzativa;
- Il rapporto tra gruppo di lavoro e lavoro di gruppo;
- Le modalità di apprendimento di un gruppo di lavoro;
- I fenomeni di retroazione all'interno dei gruppi di lavoro;
- Le dinamiche emotive che caratterizzano la vita di un gruppo di lavoro tra costruzione di significati individuali e credenze collettive;
- I livelli di funzionamento del gruppo tra contenuto e relazione;
- Il lavoro di consulenza come co-costruzione dei processi di cambiamento;
- La fiducia e il movimento empatico nei processi consulenziali;
- L’ascolto attivo, l’osservazione e la meta-riflessione nel lavoro di consulenza;
- I processi di feedback nel lavoro di consulenza
- I fenomeni di resistenza nella pratica di consulenza
Diviene significativo, a livello formativo, lavorare per sviluppare negli studenti competenze che consentano nel loro futuro ruolo professionale di coniugare in maniera creativa elementi appartenenti all’area tecnica con le dimensioni soft della vita organizzativa per comprenderne i punti di interconnessione e muoverli in una direzione creativa e generativa per l’organizzazione stessa..
Obiettivi
Obiettivi
Con questo insegnamento si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
- Conoscenza e comprensione dei principali modelli di consulenza e dei loro riferimenti epistemologici;
- Conoscenza e comprensione delle teorie e dei modelli proposti come cornici di senso per una lettura delle domande di consulenza nelle organizzazioni;
- Conoscenza e comprensione delle teorie sul funzionamento del gruppo e sulle sue dinamiche;
- Sviluppo di abilità meta-cognitive e di auto-consapevolezza dei propria assunti culturali;
- Definizione e riconoscimento delle competenze consulenziali relative allo sviluppo di individui, gruppi e organizzazioni.
Risultati di apprendimento attesi (disciplinari e trasversali) coerenti con i profili culturali, scientifici e professionali individuati dal CdS”:
Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di comprendere le teorie sottese e i modelli di consulenza e di saperli declinare nella pratica tramite l’applicazione di alcune metodologie di consulenza (casi, autocasi,etc..).
Più in generale, dovranno mostrare di saper attivare processi di costruzione di generative relazioni formative e di supporto allo sviluppo del personale nelle organizzazioni come richiesto ai profili professionali in uscita del Corso di Laurea; inoltre dovranno mostrare di avere competenze trasversali di comunicazione, dialogo, relazione, lettura delle domande esplicite e implicite individuali e gruppali indispensabili a chi è chiamato a compiti di gestione e sviluppo delle risorse umane per operare in contesti organizzativi dinamici e inter-funzionali.
Metodologie utilizzate
Le metodologie utilizzate nel lavoro d'aula comprenderanno:
- Lezioni frontali,
- Esercitazioni su casi professionali in piccolo gruppo;
- Momenti di discussione e riflessione in plenaria;
- Utilizzo di stimoli di taglio estetico;
- Lavori su articoli scientifici scaricabili on-line;
- Case histories
Le lezioni frontali consentono di entrare nel vivo degli approcci teorici e metodologici alla consulenza; le discussioni di grande gruppo sono finalizzate a elaborare i concetti teorici, a sviluppare un rapporto attivo a partecipativo con le conoscenze e a mettersi in gioco per implementare competenze di osservazione, ascolto, auto-ascolto e lettura delle dinamiche di gruppo; l'analisi dei casi professionali concorre allo sviluppo delle abilità metacognitive e di auto-consapevolezza dei propri assunti culturali. Infatti i casi vengono sottoposti , tramite il processo reticolare istituito dal pensiero del gruppo, a un'analisi multi-focale che consente di vederne le differenti implicazioni, le possibili esportazioni in altri contesti ( generalizzazioni) e le retroazioni sul piano della trasformazione dei propri assunti culturali. L'analisi di articoli scientifici consente di confrontare approcci differenti ai temi del corso anche in una prospettiva multiculturale (saranno oggetto di studio anche articoli in lingua inglese). I case histories sono funzionali a sviluppare un apprendimento che si consolida grazie all’identificazione con situazioni e modelli di intervento messi in atto da chi ha già una consolidata esperienza di lavoro consulenziale nelle organizzazioni
Materiali didattici (online, offline)
Tutti I materiali didattici, come slide, articoli e tracce di lavoro, verranno forniti nel corso delle lezioni e caricati sulla piattaforma on-line.
Programma e bibliografia
- E. Schein (2001), La Consulenza di Processo. Milano: Cortina.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
.- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
Modalità d'esame
L'esame che consisterà in un colloquio orale verterà sulla verifica delle teorie proposte in bibliografia e nel lavoro d'aula e sulle capacità di operare opportuni collegamenti tra i testi tramite una rielaborazione critica.
Nello specifico saranno oggetto di valutazione due dimensioni:
Conoscenza e comprensione
- Si accerterà la conoscenza dei modelli pedagogici di consulenza tramite un colloquio orale mirante a verificare, con opportune domande, il livello e l’estensione della comprensione dei concetti e dei nuclei di senso fondamentali dei testi riportati in bibliografia;
- Si accerterà inoltre la capacità di elaborazione critica dei saperi proposti, sia in relazione al singolo testo che in un’ottica di dialogo e comparazione tra autori e modelli;
- Per gli studenti che partecipano alle lezioni il materiale d’aula costituisce oggetto specifico di discussione e verifica, con particolare riferimento alle dimensioni formative e auto-formative prodotte dall'esperienza d’aula.
Capacità di declinare la conoscenza in competenza
- Si accerterà, in relazione ai modelli di consulenza pedagogica, la capacità di declinare le conoscenze teoriche in competenze di lettura delle domande, sapendole articolare in riferimento a esperienze concrete;
- Saranno oggetto di verifica le capacità di impostare azioni di consulenza e le competenze metodologiche legate al lavoro di gruppo;
- Saranno oggetto di verifica le capacità di gestione di una comunicazione efficace con particolare riferimento ai contesti di gruppo;
- Costituiranno oggetto di valutazione le competenze di auto-riflessione sul proprio posizionamento di ruolo all'interno di un contesto lavorativo e di un gruppo di lavoro;
- La capacità di imparare a imparare sarà valutata con particolare riferimento alle competenze di Problem solving e di connessione critica tra i saperi proposti, oltre che di traduzione dei saperi in contesti professionali plurimi.
Orario di ricevimento
Nell'anno accademico 2023/2024 il ricevimento si svolgerà, previo appuntamento, in presenza il giovedì pomeriggio nello studio della docente.
E'anche possibile, a richiesta dello studente, prevedere il ricevimento in modalità da remoto.
Per prenotarsi scrivere al seguente indirizzo:
stefania.ulivieri@unimib.it
Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.**
Cultori della materia e Tutor
dott. Paolo Magatti. paolo. magatti @unimib.it
dott.ssa Daniela Del Colle daniela.delcolle@gmail.com
dott. Matteo Fantoni matteomario.fantoni@gmail.com
Sustainable Development Goals
Course title
Pedagogical consultancy as a learning process for professionals, teams and organisations:
Theoretical paradigms, intervention models and consultancy experiences.
Topics and course structure
It is widely believed that the development needs of today's organisations are related to the ever-increasing speed of technological evolution and the globalisation scenario in which they are embedded. In times of economic instability and turbulence and in the face of an employment crisis horizon, the development of organisations takes on a social significance due to its connections with the possibility of building a future through the constant design of new organisational assets. The history of an organisation is punctuated by its propensity to place the processes of innovation and preservation in a constant and dynamic dialectic, consistent with the needs of development in the market and the specificities of its organisational culture. However, faced with the acceleration of work times and the demand for ever better performance, the time devoted to training has contracted considerably. In the face of this highly complex scenario, specialised consultancy interventions, if they can provide partial solutions for certain areas of work, are not able to take into account the close interdependence that links the sectors of each organisation. Technical interventions run the risk of producing divisions and separations rather than acting for the functionality of the entire system that sees intertwined, according to a logic specific to each organisation, its structure, procedures, decision-making processes and internal culture, understood as a system of shared values, models and styles of behaviour. The element that builds a necessary mediator to the interconnection of these levels of the organisation is the development of a widespread relational capacity, of a competence to interact aiming at the construction of effective communication networks within it. Moreover, organisations are places where, in addition to sharing outcome goals, people share cognitive and affective representations of the context. Their dynamic intertwining forms the basis of the values and meanings that are attributed to a specific reality. The share of emotional investment that professionals bring into play in the exercise of their roles and functions is an essential element for being able to read a demand for advice posed by the client system and being able to respond to it. In fact, the process of understanding and reading a demand for counselling relies on time: reflecting on one's own internal processes, attributing sense and meaning to needs and transforming them into questions, in a logic of sense making, allows for an active participation of the client system in the definition and design of interventions that support its autonomy and ability to learn from experience. Relaunching the recovery of a sense for professionals is of vital importance today, as is supporting them in the search for focused spaces to revive forms of reflexivity and planning, both within profit and non-profit organisations and the third sector. he course will address pedagogical consultancy as knowledge endowed with a complex epistemology and as a device capable of valorising the client system's implicit knowledge to overcome moments of impasse and criticality, thanks to a practice of reflexivity in which consultant and client develop a concerted process of negotiation and redefinition of the problem. Pedagogical consultancy establishes work settings in which reflexivity is put at the service of a process of change that reinforces, over time, the resilience and cohesion of the system and the capacity to always welcome new challenges. The course will develop a focus on the importance of teams as driving forces in the life of an organisation. The effectiveness of a team lies in the convergence of all members towards a common goal. A functional group is a multiplier in both a quantitative and qualitative sense of the thoughts and dynamics that develop within it, and it is an entity that is able to elaborate new ideas and divergent strategies that arise by tapping into the creative area of group thinking. Solutions to a problem will certainly be more far-sighted, perspective-rich and elaborated if it is a group rather than an individual alone that elaborates them. Moreover, a work group is a multi-layered entity that, in addition to a formal direction made up of roles and functions, may go through phases in which emotional/affective dynamics constitute resources or obstacles in contributing to the cultural change of an organisation both in terms of shared values and implemented behavioural models. The productivity of a work group is interconnected to its internal well-being and to that of each actor in it; pedagogical counselling works in the direction of supporting the group's engagement in relation to the actions of the leadership in order to promote reflexive and meta-reflexive processes that keep the group task-oriented even in the critical phases that any organisation may go through. Promoting in groups a good harmonisation between the sharing of objectives and the sharing of emotional experiences, means developing the ability to consciously recognise the more intangible aspects that punctuate organisational life and orient them towards the enhancement of the task. The underestimation of these dimensions and/or their ousting can over time generate deadlock situations, widespread states of dissatisfaction that hinder the group's productive process and foster its bureaucratisation. The course will focus on the theoretical and experiential nature of the group construct. This knowledge about the group as a trans-disciplinary object will be approached through a didactic device that relies on learning to inhabit a group, to know its dynamics from the inside.
The course will think together clinical-pedagogical theories on counselling and training models to translate this knowledge into competences. Within a theoretical-experiential training perspective, each student and the group as a whole will be involved in the experimentation of a counselling posture in the context of live and participative class work. The dialogical dimension, the focus on specific moments of intensive and laboratory work in small and large groups allows for the maturation of knowledge that is not only theoretically grounded, but which summons each student to re-examine his or her own implicit epistemologies, allowing for the assumption of a clearer awareness of the value assumptions that guide one's positioning within an organisation and developing communication and relational abilities that qualify as transversal skills of primary importance for a productive integration in the world of work.
A complex knowledge is built through a pedagogical device in which the group assumes the role of active protagonist who, starting from specific and targeted stimuli (analysis of cases taken from the scientific literature, shared construction of self-cases, etc..) is stimulated to train not only its own capacity to elaborate contents but also a positioning aimed at negotiating its own cultural assumptions, pooling its own training models, and sharing the emotional processes that concern the life of work groups.
In particular, the course content proposals will cover the following aspects:
- Reading and analysing the demand in its manifest and latent aspects;
- The centrality of the organisational context in shaping the meanings that professionals attribute to work;
- The languages and symbols that circulate in a work group and in an organisational reality;
- The relationship between work group and group work;
- The ways of learning in a working group;
- The feedback phenomena within work groups;
- The emotional dynamics that characterise the life of a work group between individual meaning construction and collective beliefs;
- The levels of group functioning between content and relationship;
- Counselling work as co-construction of change processes;
- Trust and empathic movement in counselling processes
- Active listening, observation and meta-reflection in counselling work;
- Feedback processes in counselling work
- Resistance phenomena in counselling practice
It becomes significant, at the educational level, to work on developing skills in students that allow them in their future professional role to creatively combine elements belonging to the technical area with the soft dimensions of organisational life in order to understand their interconnection points and move them in a creative and generative direction for the organisation itself.
Objectives
Objectives
The following objectives are to be pursued with this teaching:
- Knowledge and understanding of the main counselling models and their epistemological references;
- Knowledge and understanding of the theories and models proposed as frames of meaning for an interpretation of counselling questions in organisations;
- Knowledge and understanding of theories of group functioning and its dynamics;
- Development of meta-cognitive skills and self-awareness of one's own cultural assumptions;
- Definition and recognition of counselling skills related to the development of individuals, groups and organisations.
Expected learning outcomes (disciplinary and transversal) consistent with the cultural, scientific and professional profiles identified by the CdS':
At the end of the course, students should be able to understand the theories underlying counselling models and be able to translate them into practice through the application of some counselling methodologies (coaching etc..) . More generally, they will have to show that they know how to activate processes for building generative training relationships and for supporting staff development in organisations, as required by the professional profiles at the end of the degree course; they will also have to show that they have transversal skills in communication, dialogue, relations, reading of explicit and implicit individual and group demands, which are indispensable for those who are called upon to manage and develop human resources in order to operate in dynamic and inter-functional organisational contexts.
Methodologies
The methodologies used in the class work will include:
- Lectures,
- Exercises on professional cases in small groups;
- Plenary discussion and reflection moments;
- Use of aesthetic stimuli;
- Work on scientific articles that can be downloaded online;
- Case histories
Frontal lectures allow us to get to the heart of theoretical and methodological approaches to counselling; large group discussions are aimed at elaborating theoretical concepts, developing an active and participative relationship with knowledge, and getting involved in order to implement observation, listening, self-listening and reading group dynamics skills; the analysis of professional cases contributes to the development of metacognitive skills and self-awareness of one's own cultural preconceptions. In fact, the cases are, through the reticular process established by the group's thinking, subjected to a multi-focal analysis that allows one to see the different implications, the possible exports in other contexts (generalisations) and the retroactions at the level of the transformation of one's own cultural assumptions. The analysis of scientific articles makes it possible to compare different approaches to the course topics also from a multicultural perspective (articles in English will also be studied). The case histories a are instrumental in developing learning that is consolidated through identification with situations and intervention models implemented by those who already have consolidated experience of consultancy work in organisations
Online and offline teaching materials
All teaching materials, such as slides, articles and working outlines, will be provided during the lessons and uploaded to the on-line platform.
Programme and references
- E. Schein (1999), Process Consultation: Building the Helping Relationship. Prentice Hall.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
Assessment methods
The examination, which will consist of an oral colloquium, will focus on verifying the theories proposed in the bibliography and in the classroom work and on the ability to make appropriate connections between the texts through critical revision.
Specifically, two dimensions will be evaluated:
Knowledge and understanding
The knowledge of the pedagogical models of counselling will be ascertained through an oral interview aimed at verifying, with appropriate questions, the level and extent of understanding of the fundamental concepts and cores of meaning.
The ability to critically elaborate the proposed knowledge, both in relation to the individual text and with a view to dialogue and comparison between authors and models, will also be ascertained.
For the students attending the classroom the material is a specific object of verification, with particular reference to the formative and self-training dimensions produced by the classroom experience.
Ability to decline knowledge into competence
In relation to the models of pedagogical counselling, it will be ascertained the ability to translate theoretical knowledge into reading skills of the counselling questions that are developed within the services and professional groups, knowing how to articulate them with reference to concrete experiences.
The ability to plan consulting actions and the methodological skills related to teamwork will be verified.
The ability to manage effective communication with particular reference to group contexts will be verified.
The skills of self-reflection on one's own role positioning within a work context and a professional group will be evaluated.
The ability to learn to learn will be assessed with particular reference to Problem Soling and critical connection between the proposed knowledge, as well as the translation of knowledge in multiple professional contexts.
Office hours
In the 2023/2024 academic year, the reception will take place, by appointment, in person on Thursday afternoons in the professor's office.
It is also possible, at the student's request, for the reception to be held remotely.
To book, please write to the following address:
stefania.ulivieri@unimib.it
Programme validity
The programs are valid for two academic years.
Course tutors and assistants
dott. Paolo Magatti. paolo. magatti @unimib.it
dott.ssa Daniela Del Colle daniela.delcolle@gmail.com
dott. Matteo Fantoni matteomario.fantoni@gmail.com