Esperienza 3: Interazione della Radiazione Gamma con la Materia

Esperienza 3: Interazione della Radiazione Gamma con la Materia

di Andrea Giachero -
Numero di risposte: 1
Cari Studenti,

con questo messaggio vi invio il testo del terzo ed ultimo compito.
Prima però alcune delucidazione sulla seconda esperienza.

1. Seconda Esperienza 
1.1 Sorgente incognita
La sorgente incognita è 232Th. 
Nello spettro sono presenti le righe gamma del 228Ac (Attinio), ma non può essere lui il capostipite vista la sua breve emivita (6.1 ore). 
E' necessario dunque risalire ancora la catena 
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/25/Decay_Chain_Thorium.svg/800px-Decay_Chain_Thorium.svg.png

Sopra troviamo il 228Ra (Radio) e 232Th ed entrambi hanno un emivita sufficiente per realizzare una sorgente, solo che una sorgente di solo 228Ra è un poco più complessa da realizzare rispetto a quella di 232Th.

1.2 Picco a 2505 keV
E' il picco somma dei gamma emessi (1173 keV +1332 keV) in seguito al decadimento del Cobalto-60.    
Il Co60 decade in Ni60 (Nichel) il quale risulta in uno stato doppiamente eccitato e, per arrivare allo stato fondamentale, deve passare per lo stato una-volta-eccitato con l'emissione totale di due gamma.
Questi due gamma sono emessi con una differenza temporale dell'ordine dei pico secondi quindi, considerando che il tempo di risposta di un Germanio e della sua catena di lettura è dell'ordine dei micro secondi, idealmente dovremmo sempre vedere i due eventi in coincidenza.
In realtà questo accadrebbe solo nel caso di un rivelatore con efficienza 1. Avendo invece un rivelatore con un efficienza dell'ordine di 0.2-0.3 si misurano per lo più i due picchi sperati e, con bassa probabilità, il picco somma.
Ovviamente la probabilità di misurare i due gamma in coincidenza dipende anche dal rate della sorgente. Più il rate è alto è più la probabilità di avere gli eventi in coincidenza cresce.

2. Terza Esperienza
Nell'esperienza precedente vi siete occupati della caratterizzazione e calibrazione di un rivelatore al germanio per radiazione gamma.
Ora lo stesso rivelatore viene utilizzato per studiare l'interazione della radiazione con la materia.

2.1 Introduzione al compito
Lo scopo è quello di indagare come la radiazione, gamma in questo caso, venga attenuata nel passaggio attraverso materiali differenti.
2.2 Strumentazione utilizzata
La strumentazione utilizzata è quella presente nel laboratorio di Esperimentazioni di Fisica Nucleare e Subnucleare.
  • Crate NIM per l'alimentazione dei moduli di elettronica standard;
  • Rivelatore coassiale HPGe (Ortec Coaxial HPGe Detector GEM20P)
  • Generatore HV Laben Model 8124 per generare la tensione di polarizzazione per il rivelatore (per alimentare il pre-amplificatore);
  • Amplificatore CAEN Model N968 per amplificare e formare il segnale;
  • ADC/MCA CAEN Model N957 per digitalizzare il segnale;
  • Sorgenti di calibrazione: 22Na, 60Co, 228Th
  • Becker graduato utilizzato per contenere acqua
  • Dischi di Rame e Piombo di spessore 1 mm

2.3 Misure effettuate
La sorgente di radiazione viene tenuta ad una distanza fissata sopra il rivelatore e tra i due viene interposto un materiale del quale è possibile cambiare lo spessore.
Le sorgenti utilizzate sono le solite: 22Na, 60Co e 228Th, mentre i materiali sono: Acqua, Rame e Piombo

Lo spessore dell'acqua è fatto variare riempiendo un becker graduato posto sopra il rivelatore con diametro pari a quest'ultimo.
Gli spessori (altezza di acqua nel becker) utilizzati sono: 4, 8, 12, 16 e 
20 cm.
Lo spessore di Rame e Piombo è fatto variare impilando dischetti di diametro pari al rivelatore e posti sopra di questo.
Gli spessori utilizzati sono: 1, 2, 3, 4 e 5 mm

Come spiegato nelle lezioni introduttive, e come illustrato nei primi capitili dello Knoll, l’attenuazione dei raggi gamma che raggiungono il rivelatore dipende sia dall'energia del raggio incidente che dalle proprietà del materiale interposto tra la sorgente e il rivelatore, come la sua densità ρ e il suo numero atomico Z.

A questo link trovate la directory con gli spettri acquisiti: https://bit.ly/2ymJy8r, dove sono presenti tre sotto-directories, una per materiale.
All'interno di ognuna di queste trovate i vari spettri dove il 
nome del file indicata la sorgente utilizzata, il materiale è lo spessore. 
Come nella precedente esperienza i dati all'interno di ogni file non rappresentano i campionamenti temporali ma una distribuzione espressa in canali. Avete infatti 8192 righe ognuna delle quali rappresenta il conteggio per il relativo canale (riga 0  ↔ Canale 0, riga 4000  ↔ canale 4000, etc)

I tempi di misura sono i seguenti: 2 minuti per Cu e Pb e 6 minuti per H2O.
Le attività delle sorgenti utilizzate valutate data 30/10/2019 erano pari a:
22Na 1.53535 Bq 
60Co 1.973e5 Bq 
232Th 9.663e3 Bq
Le misure sono stata eseguite durante il mese di Novembre 2019

2.4 Analisi dei dati
Per ogni materiale (Cu, Pb e H2O) si deve quindi:

  1. Osservare come varia il rate di eventi raccolti nell'HPGe in funzione dello spessore per ogni picco generato dalle tre sorgenti (228Th, 60Co e 22Na);
  2. Confrontare l'andamento ottenuto con quello previsto dalla teoria andando a estrapolare i coefficiente di assorbimento lineare (µ) alle varie energie. La teoria prevede un esponenziale decrescente ma potrebbe esserci un termine costante. Se presente va giustificato;
  3. Verificare la presenza di un picco energetico a 1460 keV, giustificarlo e studiare il suo rate in funzione dello spessore. Giustificare l'andamento ottenuto; 
  4. Calcolare il coefficiente di attenuazione massico (µ/ρ) in funzione dell'energia, andandolo confrontare con con i valori attesi tabulati;
  5. Tenendo conto che la sezione d'urto è proporzionale a coefficiente di attenuazione massico, studiare come la questa, fissato il materiale (e quindi Z, numero atomico) dipenda dall'energia andando a determinare quale è il processo di interazione dominante tra assorbimento fotoelettrico, diffusione Compton e creazione di coppie, nel range di energie considerato.
Inoltre, per ogni energia, partendo dai dati ottenuti in precedenza, si deve infine:

  1. Studiare l'andamento della sezione d'urto in funzione del materiale (Z), andando a determinare quale sia il fenomeno di interazione dominante tra assorbimento fotoelettrico, diffusione Compton e creazione di coppie.
2.5 Modalità di consegna dei risultati
Come nei precedenti due caso, ogni gruppo dovrà consegnare un report per via telematica (quindi più sintetico di una relazione) sull'esperienza.
Ogni report dovrà comprendere:
  • Una breve parte introduttiva dove viene spiegata l'esperienza, compatibilmente con il fatto che non sia stata eseguita da voi in prima persona;
  • Una breve descrizione dei dei concetti fisici che saranno studiati mediante l'esperienza
  • Una parte di analisi dei dati ed estrapolazione dei parametri richiesti;
  • Una parte di considerazioni sui dati ottenuti, andando giustificare quanto ottenuto o non ottenuto
Tali report dovranno essere consegnati attraverso il solito google form (https://bit.ly/2UQMKAq) entro il 26 Maggio 2020, ore 23:55, e la valutazione andrà a contribuire al voto finale del laboratorio.

Come sempre, per qualsiasi domanda o dubbio non esitate a contattarmi. In queste occasioni potrò anche fornivi alcuni commenti sul report precedente.

La prima sessione di esame disponibile sarà il 9 giugno 2020 e vi consiglio di sfruttarla. La prova orale verterà: 
  • su quanto illustrato nelle lezioni introduttive;
  • su i tre report consegnati, con anche la teoria trattata;
  • su un rivelatore a vostra scelta tra quelli utilizzabili in laboratorio (Diodi al Germanio, Diodi di Silicio, Scintillatori, PMT e SiPM). In questo ultimo caso potrete aiutarvi con delle slides. 
Per qualsiasi chiarimento non esitate a contattarmi,
 
Cordialmente,

I docenti,

Andrea Giachero,
Silvia Capelli

In riposta a Andrea Giachero

Ri: Esperienza 3: Interazione della Radiazione Gamma con la Materia

di Andrea Giachero -
ERRATA-CORRIGE
A causa di un fraintendimento nel recuperare i dati vi ho fornito degli spessori sbagliati riguardo riguardo Rame (Cu) e Piombo (Pb).

Considerando la numerazione dei file (1, 2, 3, 4,e 5) sli spessori corretti sono
Cu:
1 = 0.11 cm
2 = 0.22 cm
3 = 0.33 cm
4 = 0.44 cm
5 = 0.54 cm

Pb
1 = 0.1 cm
2 = 0.21 cm
3 = 0.33 cm
4 = 0.58 cm
5 = 1.08 cm
Gli stessi valori li potete trovare nello spreadsheet presente a questo link: https://bit.ly/2ymJy8r

Gli spessori di Rame e Piombo sono misurati con un calibro quindi come errore potete utilizzare la sua sensibilità.
Relativamente all'acqua potete supporre che l'altezza della colonna sia stata misurata con una scala graduata simile a quella di un metro.

Per qualsiasi chiarimento rimango a disposizione,

Scusate per il disguido,

cordialmente,

ag.