ho ricevuto
Buongiorno,
ho letto gli ultimi commenti postati da lei su moodle e ho una considerazione da fare sulla sua frase:
Arrivando
alla conclusione che se mai dobbiamo spiegare a una persona dove gli
proponiamo di andare a mangiare stasera, probabilmente diremmo
al ristorante bella napoli a portici
al ristorante bella napoli che sta a via vesuvio 37 (meno probabile)
maq non diremmo
al ristorante che sta a via vesuvio 37 a portici
se non altro perchè questa persona ci guarderebbe con uno sguardo perplesso.
(quindi per rispondere a una sua domanda, il nome fa parte "naturalmente" dell'identificatore.
eseguendo
lo stesso ragionamento per trovare l'identificatore di città, se
dovessi indicare a una persona una città, mi guarderebbe perplesso se
gli dicessi solo il suo codice: "andiamo a fare le vacanze nella città
con codice 20900", eppure codice è l'identificatore corretto, perché
identifica univocamente la città di cui sto parlando. Sarà compito della
persona andare a controllare il nome della città con quel codice; non
ha motivi per farmi domande di precisazione sull'entità a cui mi
riferisco.
Nel caso dei ristoranti, se dico "andiamo al
McDonald's di Milano" il mio interlocutore dovrebbe pormi una seconda
domanda "quale?" e dovrei dirgli l'indirizzo (o la zona di Milano:
Duomo, San Babila...)
Invece ritengo che se gli dicessi
"andiamo al ristorante in piazza al Duomo 2 a Milano" il mio
interlocutore non dovrebbe pormi altre domande, perché sarebbe in grado
di identificare il ristorante che intendo io; dovrà solamente andare a
controllare per conto suo qual è il nome del ristorante (che è già stato
identificato).
Da quello che ho capito, mi
corregga se sbaglio, il compito di un identificatore è quello di
identificare univocamente un'istanza di un'entità e di distinguerla da
tutte le altre, e non "essere chiari all'interlocutore" (se non sono di
quella città o non sono uno che lavora con i servizi postali, il codice
della città mi dice poco sull'istanza, però è sufficiente per
identificarla e risalire agli altri suoi attributi).
Personalmente sono ancora convinto che l'identificatore di ristorante possa essere il suo indirizzo e la sua città.
Nel
mio ragionamento ho ritenuto probabile che possano esserci più
ristoranti con lo stesso nome nella stessa città, e che non possano
esistere due ristoranti posizionati allo stesso indirizzo (numero civico
compreso), nella stessa città. E che catene come McDonald's,
BurgerKing e Spontini per citarne alcune, che si autoproclamano
ristoranti possano essere considerate realmente tali.
Aggiungo che non ho scritto questo con tono polemico, ma per continuare un confronto sereno.
h orisposto
Ha ragione, ma a un certo punto ella vita bisogna fermarsi, e per me quel punto nella ns conversazione è arrivato
aggiungo ora mentre scrivo questo messaggio che una didattica basata sull'uso diffuso dello scritto, come quella che è venuta fuor iquest'anno nel mio corso è molto diversa rispetto alla didattica tradizionale. se un ostudente mi avesse fatto in un esercizio in classe una domanda sull'identificatore di ristorante, iop avrei sicuramente dato una risposta più breve e direttiva, meno diffusa sulle motivazioni e sulla metacomunicazione, e credo di pter dire che sarebbe finita lì. invece scrivend osi lascia traccia, e questo genera la possibilità di rileggere e di rianalizzare, e inevitabilmente d itrovare delle falle nel ragionamento dell'altro. nella mia vita ho scritto diversi libri e registrato diversi corsi, e quindi sono molto a favore dello studio come lettura, e come analis del testo scritto. ma ciò ha anche degl inconvienti, che la risposta alla risposta è molt opiù articlata della risposta, e quindi anche più ampia come argomenti, e quindi più potenzialmente soggetta a nuove controdeduzioni e nuovi argomenti e così via.
insomma volevo semplicemente dire che a un certo punto si supera una soglia per cui da quel momento in poi conviene smettere, e pensare ad altro
carlo batini