contro obiezione

contro obiezione

by Carlo Batini -
Number of replies: 0

ho ricevuto

Buongiorno,

ho letto gli ultimi commenti postati da lei su moodle e ho una considerazione da fare sulla sua frase:

Arrivando alla conclusione che se mai dobbiamo spiegare a una persona dove gli proponiamo di andare a mangiare stasera, probabilmente diremmo
al ristorante bella napoli a portici
al ristorante bella napoli che sta a via vesuvio 37 (meno probabile)
maq non diremmo
al ristorante che sta a via vesuvio 37 a portici
se non altro perchè questa persona ci guarderebbe con uno sguardo perplesso.
(quindi per rispondere a una sua domanda, il nome fa parte "naturalmente" dell'identificatore.

eseguendo lo stesso ragionamento per trovare l'identificatore di città, se dovessi indicare a una persona una città, mi guarderebbe perplesso se gli dicessi solo il suo codice: "andiamo a fare le vacanze nella città con codice 20900", eppure codice è l'identificatore corretto, perché identifica univocamente la città di cui sto parlando. Sarà compito della persona andare a controllare il nome della città con quel codice; non ha motivi per farmi domande di precisazione sull'entità a cui mi riferisco.
Nel caso dei ristoranti, se dico "andiamo al McDonald's di Milano" il mio interlocutore dovrebbe pormi una seconda domanda "quale?" e dovrei dirgli l'indirizzo (o la zona di Milano: Duomo, San Babila...)
Invece ritengo che se gli dicessi "andiamo al ristorante in piazza al Duomo 2 a Milano" il mio interlocutore non dovrebbe pormi altre domande, perché sarebbe in grado di identificare il ristorante che intendo io; dovrà solamente andare a controllare per conto suo qual è il nome del ristorante (che è già stato identificato).

Da quello che ho capito, mi corregga se sbaglio, il compito di un identificatore è quello di identificare univocamente un'istanza di un'entità e di distinguerla da tutte le altre, e non "essere chiari all'interlocutore" (se non sono di quella città o non sono uno che lavora con i servizi postali, il codice della città mi dice poco sull'istanza, però è sufficiente per identificarla e risalire agli altri suoi attributi).

Personalmente sono ancora convinto che l'identificatore di ristorante possa essere il suo indirizzo e la sua città.

Nel mio ragionamento ho ritenuto probabile che possano esserci più ristoranti con lo stesso nome nella stessa città, e che non possano esistere due ristoranti posizionati allo stesso indirizzo (numero civico compreso), nella stessa città. E che catene come McDonald's, BurgerKing e Spontini per citarne alcune, che si autoproclamano ristoranti possano essere considerate realmente tali.

Aggiungo che non ho scritto questo con tono polemico, ma per continuare un confronto sereno.

h orisposto

Ha ragione, ma a un certo punto ella vita bisogna fermarsi, e per me quel punto nella ns conversazione è arrivato

aggiungo ora mentre scrivo questo messaggio che una didattica basata sull'uso diffuso dello scritto, come quella che è venuta fuor iquest'anno nel mio corso è molto diversa rispetto alla didattica tradizionale. se un ostudente mi avesse fatto in un esercizio in classe una domanda sull'identificatore di ristorante, iop avrei sicuramente dato una risposta più breve e direttiva, meno diffusa sulle motivazioni e sulla metacomunicazione, e credo di pter dire che sarebbe finita lì. invece scrivend osi lascia traccia, e questo genera la possibilità di rileggere e di rianalizzare, e inevitabilmente d itrovare delle falle nel ragionamento dell'altro. nella mia vita ho scritto diversi libri e registrato diversi corsi, e quindi sono molto a favore dello studio come lettura, e come analis del testo scritto. ma ciò ha anche degl inconvienti, che la risposta alla risposta è molt opiù articlata della risposta, e quindi anche più ampia come argomenti, e quindi più potenzialmente soggetta a nuove controdeduzioni e nuovi argomenti e così via.

insomma volevo semplicemente dire che a un certo punto si supera una soglia per cui da quel momento in poi conviene smettere, e pensare ad altro

carlo batini