Educatori professionali socio pedagogici: un aggiornamento dal Dipartimento di Scienze Umane

Educatori professionali socio pedagogici: un aggiornamento dal Dipartimento di Scienze Umane

di Giulia Gabriella Elena Pastori -
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Care studentesse e cari studenti,

vi scrivo con  altri Presidenti di cdl del nostro dipartimento per condividere con voi un aggiornamento in merito alla situazione Educatori professionali socio pedagogici. Un aggiornamento che non riguarda direttamente i laureati di Scienze della Formazione Primaria ma che riguarda il mondo professionale educativo, verso cui l'impegno del nostro dipartimento nel suo complesso è rivolto.

Come forse sapete,  la figura degli educatori socio-pedagogici è stata recentemente regolata dai commi 594-600 della legge 205/2017, oltre che dalla legge 65/2017, comma 13, per quanto riguarda gli educatori socio-pedagogici dei servizi educativi per la prima infanzia. Queste leggi sanciscono che il titolo richiesto per lavorare come educatore socio-pedagogico nei servizi sia la laurea in L-19 (Scienze dell'Educazione e della Formazione). Inoltre, il Decreto Interministeriale del 27 ottobre 2021, attuativo dell’art. 33 bis DL n. 104/2020, definisce il ruolo e le funzioni specifiche degli educatori socio-pedagogici, confermando che possono lavorare anche nei servizi sanitari e socio-sanitari senza sovrapposizione con le attività e le funzioni svolte dagli educatori professionali sanitari (L-SNT/2).

Stante questo quadro, una rappresentanza dell'Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Ordine TSRM-PSTRP, che comprende anche gli Educatori professionali socio-sanitari), ha depositato un ricorso  straordinario al Presidente della Repubblica contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Università e della Ricerca avverso e per l’annullamento del Decreto Interministeriale del 27 ottobre 2021., avente ad oggetto la funzione e il ruolo dell’educatore socio pedagogico negli ambiti socio-assistenziali, socio-sanitari e della salute previsto dall’art. 33 bis della Legge n 126 del 2020, che identifica quali siano le caratteristiche dello specifico pedagogico del laureato in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19) negli ambiti di lavoro socio-sanitario e socio-assistenziale.

Le associazioni professionali A.P.P. (Associazione Professioni Pedagogiche) e Co.N.P.Ed. (Coordinamento Nazionale Pedagogisti ed Educatori) hanno deciso di rispondere costituendosi volontariamente in giudizio quale controparte interessata al processo (in Allegato la nota delle associazioni). La Società Italiana di Pedagogia (SIPed), la Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione (CUNSF) e il Coordinamento Nazionale dei Corsi di Laurea per Educatori e Pedagogisti (CoNCLEP) intendono supportare e sostenere A.P.P. e Co.N.P.Ed. nelle azioni necessarie, preoccupate per le conseguenze che il ricorso potrebbe avere sui corsi di studio in Scienze dell’educazione e della formazione e sulla qualità dei servizi resi ai cittadini qualora le figure degli educatori professionali socio-pedagogici fossero estromesse dai servizi socio-sanitari e socio-assistenziali.

Per approfondimenti riguardo alle azioni che sono in corso in tale direzione si rimanda al comunicato SIPed, reperibile al link: https://www.siped.it/?na=v&nk=1120-d029efc008&id=601 

Come Presidenti dei Corsi di Laurea - direttamente e indirettamente - interessati restiamo a disposizione per chiarimenti.

Un cordiale saluto

Giulia Pastori, Elisabetta Biffi e Monica Guerra