- Area Sociologica
- Corso di Laurea Triennale
- Scienze dell'Organizzazione [E1601N]
- Insegnamenti
- A.A. 2019-2020
- 3° anno
- Diritto Regionale
- Introduzione
Syllabus del corso
Obiettivi formativi
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti nozionistici e metodologici fondamentali per comprendere la ratio, lo sviluppo storico e comparato e le forme di organizzazione del decentramento, ed è pensato per studenti di un corso di laurea non specificamente rivolto a formare operatori del diritto.
Una volta compresi i termini storici e comparati di raffronto, il corso si propone di analizzare il funzionamento e l’organizzazione, nonché i principi costituzionali che li sovrintendono, delle regioni e degli enti locali della Repubblica italiana, sia con riferimento alle funzioni e ai poteri esercitati nei confronti dei loro cittadini, sia con riferimento a quelli esercitati nei rapporti con lo Stato e le istituzioni straniere, sovranazionali e internazionali.
L’obiettivo ultimo del corso è dunque quello di consentire agli studenti di potersi orientare nella corretta comprensione e interazione con le istituzioni infrastatali, non solo secondo come sono organizzate nel territorio italiano, ma più in generale secondo i modelli tipici del decentramento.Contenuti sintetici
1. L’organizzazione regionale intesa quale forma di organizzazione istituzionale. La forma di Stato nella prospettiva storica e comparata della divisione territoriale del potere: dalle origini teoriche e storiche ai vari modelli di decentramento.
2. Il regionalismo come modello tipicamente italiano e la differenza con gli altri modelli. Il regionalismo italiano nella sua dimensione storica, dall’Unità d’Italia a oggi.
3. I principi costituzionali del regionalismo italiano.
4. L’organizzazione fondamentale delle regioni a statuto ordinario: potestà statutaria; potestà normativa; funzioni amministrative; autonomia finanziaria.
5. L’organizzazione fondamentale delle regioni a statuto speciale: differenze con quelle a statuto ordinario.
6. I rapporti con lo Stato: strumenti di raccordo e strumenti risolutivi di controversie.
Il potere estero e i rapporti con l’Unione europeaProgramma esteso
1. L’organizzazione regionale come forma di organizzazione istituzionale:
La sovranità una e indivisa dello Stato moderno - Le prime riflessioni sulla divisione della sovranità - Dalle prime esperienze confederali al federalismo - Il contributo italiano alla nascita del modello regionale - Cenni di esperienze comparate: USA, Svizzera, Repubblica federale tedesca, Spagna, Belgio, UK, Francia - Il decentramento dagli anni Novanta a oggi: un processo senza soluzione di continuità dallo Stato unitario allo Stato federale.
2. Le vicende del regionalismo italiano:
L’organizzazione del potere politico sul territorio, dall’unità d’Italia alla caduta del fascismo - Le regioni nella Carta del ’48 - Regioni a statuto speciale - Regioni a statuto ordinario - L’avvio ritardato del regionalismo - L’estensione per via legislativa delle funzioni degli enti territoriali - La riforma costituzionale del 1999/2001 - L’attuazione della riforma: profili critici e tentativi di modifica.
3. I principi del regionalismo italiano:
Unità - Autonomia - Leale collaborazione - Sussidiarietà e adeguatezza - Differenziazione - Potere sostitutivo.
4. L’organizzazione fondamentale delle regioni a statuto ordinario:
4.1 Autonomia statutaria - I contenuti essenziali ed eventuali dello Statuto - I limiti dello Statuto - La procedura di approvazione dello Statuto - Lo Statuto nel sistema delle fonti;
4.2 La forma di governo regionale - Gli organi della regione - Gli strumenti di partecipazione popolare;
4.3 La potestà legislativa regionale - La potestà regolamentare;
4.4 I poteri amministrativi degli enti locali e delle regioni - I principi regolativi della titolarità delle funzioni - Funzioni fondamentali, proprie, attribuite, conferite - Il potere sostitutivo dello Stato e delle regioni;
4.5 L’autonomia finanziaria delle regioni - I vincoli di bilancio delle regioni - Tributi propri e addizionali - La perequazione - L’autonomia di spesa - Il coordinamento finanziario - Il patrimonio delle regioni.
5. Le regioni a Statuto speciale:
L’organizzazione delle regioni a statuto speciale: differenze con quelle a statuto ordinari - Gli Statuti speciali e le leggi statutarie - Le potestà legislative e amministrative - L’autonomia finanziaria - L’autonomia dopo la riforma del titolo V.
6. Le regioni e lo Stato: strumenti di raccordo e strumenti risolutivi di controversie:
6.1 Gli strumenti della collaborazione in Parlamento e nel governo - Ulteriori strumenti e momenti di collaborazione;
6.2 Gli strumenti di risoluzione del conflitto: il giudizio di legittimità in via principale; l’impugnazione degli statuti regionali; i conflitti di attribuzione tra Stato e regioni; il contenzioso fra Stato e regioni speciali; il ruolo della Corte e della giurisprudenza costituzionale.
7. Le regioni e le altre istituzioni politiche:
L’integrazione europea e il ruolo delle regioni - Poteri e ruolo delle regioni nella fase ascendente e la fase discendente delle politiche dell’Unione europea - I rapporti internazionali e il potere estero delle regioni.
Prerequisiti
La conoscenza di base del linguaggio giuridico; la conoscenza del fenomeno giuridico; fondamenti di diritto costituzionale; la conoscenza basilare delle fonti del
diritto.
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Il testo suggerito per la preparazione dell’esame sarà
affiancato dall'analisi di alcuni casi pratici, dall'approfondimento di alcune fra le principali decisioni della Corte costituzionale su questioni riguardanti il diritto regionale, e da altre brevi letture utili per capire l’organizzazione
decentrata del potere politico, sia in generale che nel contesto repubblicano
italiano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame orale e fino a nuova disposizione tramite Webex
Istruzioni operative:
Per motivi organizzativi e per facilitare la gestione degli esami è fondamentale che provvediate a iscrivervi entro 5 giorni dalla chiusura dell'appello (indipendentemente dalla data formale di chiusura dell'appello stesso) e che procediate a cancellare l'iscrizione se decidete di non presentarvi.
Testi di riferimento
R. Bin, G. Falcon, Diritto regionale, Il Mulino, Bologna, 2018
Per gli studenti frequentanti, alcune parti del programma potranno
essere studiate anche solo attraverso le spiegazioni in aula del docente.
Learning objectives
The course aims to provide the basic notions and methods to understand the ratio, the historical and comparative development and the models of decentralization as a form of organization. It is conceived for students of non legal faculty.
Once explained the historical and comparative terms, the course aims to analyse the functioning and organization, as well as their constitutional principles, of the regions and local authorities of the Italian Republic, both with reference to the functions and powers exercised for the benefit of their citizens, both with reference to those exercised as an institutional level of government among others (State, foreign State, supranational and international institutions).
The ultimate goal of the course is therefore to allow students to be able to understand and interact with the infrastatal institutions, not only according to how they are organized in the Italian territory, but more generally according to the typical models of decentralization.Contents
1. Regionalism as a form of institutional organization. The form of State in its historical and comparative perspective of the territorial division of power: from theoretical and historical origins to the different models of decentralization.
2. Regionalism as the Italian original model of decentralization. Differences with other models. Italian regionalism in its historical dimension, from the Unification of Italy until today.
3. The constitutional Italian principles on regionalism.
4. The fundamental organization of regions with ordinary Statute: statutory power; normative power; administrative functions; financial autonomy.
5. The fundamental organization of regions with special Statute and differences with the ordinary ones.
6. Relations with State: collaboration and dispute resolution instruments.
Regions’ foreign power and their relations with the European Union.Detailed program
1. Regional organization as a form of institutional organization:
The concept of one and united sovereignty in the modern State - The first reflections on the multi-dimensions of sovereignty - From the first confederal experiences to federalism - The Italian contribution to the birth of the regional model - Overview of comparative experiences: USA, Switzerland, German Federal Republic, Spain, Belgium, UK, France - Decentralization from the 1990s until today: a seamless process from the unitary State to the federal State.
2. Steps of the Italian regionalism:
The organization of political power according to its territory, from the unification of Italy to the fall of fascism - Regions in the Charter of '48 - Regions with special Statute - Regions with ordinary Statute - The delayed start of regionalism - The extension by law of the functions of local and regional authorities - The constitutional reform of 1999/2001 - Implementation of the reform: critical aspects, challenges and attempts to change.
3. Principles of the Italian regionalism:
Unity - Autonomy - Loyal collaboration - Subsidiarity and adequacy - Differentiation - Substitute power.
4. The fundamental organization of the regions with ordinary Statute:
4.1 Statutory autonomy - The essential and possible contents of Statute - The limits of Statute - Proceedings for their approval - Statute as a source of law;
4.2 The form of regional government - Regional authorities - Instruments of popular participation;
4.3 Regional legislative power;
4.4 Local authorities and regions’ administrative powers - Principles governing the distribution of administrative competences - Fundamental, proper, attributed, conferred functions - Substitute power of the State and regions;
4.5 Regional financial autonomy - Budgetary constraints - Regional taxes - Instruments of fiscal equalization - Spending authority - Financial coordination - The regions’ estate.
5. Regions with special Statute:
Regions with special Statute’s organization: differences with ones with ordinary Statute - Special Statutes and statutory laws - Legislative and administrative powers - Financial autonomy - Special status after the Title V constitutional reform.
6. Regions and the State: collaborative and dispute resolution instruments:
6.1 Instruments of collaboration in Parliament and in the national government - Further tools of collaboration;
6.2 The dispute resolution tools: judicial review; the appeal of regional statutes; conflicts of competences between the State and regions; dispute between the State and regions with special Statute; the role of the constitutional Court.
7. Regions and other political institutions:
European integration and the role of regions - Regions’ powers and their role in the ascending and descending phases of the EU policies - International relations and the regions’ foreign power.
Prerequisites
Basic knowledge of legal language; knowledge of the legal phenomenon; foundations of constitutional law; the basic knowledge of the sources of law.
Teaching methods
Lectures.
In addition to the text suggested for the preparation of the final exam, some practical cases will be analyzed, such as the main decisions of the Constitutional Court on issues relating to regional law and other brief readings useful for understand the decentralized organization of political power, both in general and in the Italian republican context.
Assessment methods
Orale examination on Webex platform
Textbooks and Reading Materials
R. Bin, G. Falcon, Diritto regionale, Il Mulino, Bologna, 2018
For attending students, some parts of the program
can be studied only through the teacher's explanations in classroom.
Scheda del corso
Staff
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Simone Gianello