Course Syllabus
Obiettivi formativi
Il corso di relazioni interculturali è costituito da due parti interconnesse insegnate rispettivamente dalla prof. Ida Castiglioni, "Comunicazione interculturale" e dal prof. Milton Bennett "Competenza interculturale".
Obiettivo principale del corso di Competenza Interculturale è quello di stabilire la relazione tra sviluppo percettivo, sensibilità interculturale e competenza interculturale. L’intersezione di questi concetti spiega e fornisce un modello di sviluppo di competenza per gestire “l’alterità”. Altro obiettivo del corso è quello di consolidare un approccio costruttivista nel modo di concepire l’etica usata dagli agenti sociali di cambiamento nell’ambito della comunicazione interculturale.
Contenuti sintetici
Il corso approfindisce il Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale di Milton Bennett a partire dai fondamenti della teoria costruttivista della percezione alle sue applicazioni nelle relazioni interculturali. Il modello distingue una visone del mondo “etnocentrica”-negazione, difensa o minimizzazione dell’alterità culturale- da una “etnorelativa”-l’accettazione, l’adattamento e l’integrazione dell’alterità culturale. Il movimento tra le posizioni del modello è spiegato come un riconoscimento e una riconciliazione tra dicotomie come stabilità e cambiamento e unità e diversità. La riconciliazione di questioni etnorelative genera una forma di etica che si adatta molto bene alle situazioni interculturali e multiculturali che a sua volta è una guida necessaria per lo sviluppo personale e per generare cambiamento in piccole e grandi organizzazioni.
Programma esteso
Il corso presenta inizialmente alcuni paradigmi pre-scientifici e scientifici per creare le fondamenta epistemologiche della competenza interculturale. Affronterà poi temi che riguardano come l’evoluzione della coscienza umana ha reso possibili le relazioni inter-gruppo e come la sua involuzione crea situazioni di odio e xenofobia. Inoltre gli studenti impareranno a riconoscere la “confusione paradigmatica”che avviene quando gli operatori del terzo settore usano paradigmi epistemologici conflittuali alla base dei loro interventi in contesti interculturali e multiculturali. La discussione epistemologica culmina nella spiegazione del Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale come applicazione del paradigma costruttivista.
Esercitazioni strutturate offriranno l’opportunità di “fare esperienza”di ogni posizione del modello: l’esperienza di percezione della differenza; l’esperienza di creazione di categorie; l’esperienza del contesto culturale; l’esperienza di cornici culturali alternative; l’esperienza di scegliere la propria cornice culturale.
Il corso poi mette a fuoco il problema dell’etica nelle situazioni multiculturali. La dicotomia da affrontare è quella della conservazione dell’identità culturale e dell’adattamento alla convivenza multiculturale. L’approccio presentato è un’alternativa a modelli etici che assumono verità universali definite da una cultura dominante. Quando questi sistemi universali sono usati dai professionisti del terzo settore prevale l’etnocentrismo e un clima di non-rispetto dei valori alternativi ai propri. Gli studenti impareranno ad evitare questo tipo di etnocentrismo inconscio nelle situazioni professionali e allo stesso tempo come mantenere il proprio radicamento in valori per loro importanti.
Prerequisiti
I docenti di questo corso incoraggiano fortemente la frequenza a entrambi i moduli, in quanto strettamente interrelati.
E’necessaria una conoscenza di base della lingua inglese poiché questa parte del corso è offerta in inglese.
Metodi didattici
La metodologia didattica del corso prevede alcune presentazioni e discussioni iniziali, seguite da una serie di esercitazioni strutturate. Ogni esercitazione crea l’opportunità di mettere in pratica una diversa competenza e di discuterne le sue implicazioni sia a livello personale che professionale. I partecipanti sono invitati a portare i loro casi studio in aula per poter meglio comprendere insieme a colleghi e docente come valorizzare la diversità culturale e come affrontare la naturale resistenza al cambiamento.
-Nel periodo di emergenza Covid-19 le lezioni si svolgeranno in modalità mista: parziale presenza e lezioni videoregistrate asincrone/sincrone.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per gli studenti frequentanti sono previste prove intermedie per entrambe i docenti. L’elaborato finale, in italiano o in inglese a discrezione dello studente, consisterà in un testo su un piccolo progetto o una ricerca di campo concordata in aula con i docenti corredata dai riferimenti teorici della letteratura di riferimento che sarà poi discusso durante l’esame orale.
Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale in italiano o in inglese a discrezione dello studente, in cui dovranno dimostrare la comprensione dei testi di riferimento e la loro applicazione a esperienze di vita concreta.
La docente di riferimento per la valutazione è la professoressa Ida Castiglioni.
Testi di riferimento
M. Bennett (2015) (a cura di),La comunicazione interculturale. Paradigmi, Principi e Pratiche, Franco Angeli, Milano.
M. Bennett (2013) Basic concepts of intercultural communication: Paradigms, principles, and practices. Boston, Intercultural Press
Gli studenti non frequentanti devono preparare inoltre:
Bennett, M. (2017). “Constructivist intercultural communication.” In Y. Kim (Ed), Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.
Bennett, M. (2017). “Developmental model of intercultural sensitivity.” In Y. Kim (Ed). Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.
Bennett, M. (2013). “Stereotypes/generalizations.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.
Bennett, M. (2013). “Ethnocentrism/xenophobia.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.
all articles will be uploaded on the e-learning platform
Learning objectives
The course of intercultural relations is constituted by two interconnecting parts taught by prof. Ida Castiglioni and by prof. Milton Bennett, “Intercultural Communication”and “Intercultural Competence,”respectively.
The main objective of the Intercultural Competence course is to establish the relationship among perceptual development, intercultural sensitivity, and intercultural competence. The intersection of these concepts explains and guides how people develop greater competence in dealing with cultural “otherness”. A secondary objective of the course is to establish a constructivist approach to ethicality that can be used by change agents in intercultural communication.
Contents
The course will explicate Milton Bennett’s Developmental Model of Intercultural Sensitivity in terms of constructivist perception theory and its application to exercising competence in intercultural relations. The model differentiates “ethnocentrism”—the denial of, defense against, or minimization of cultural otherness, and “ethnorelativism”– the acceptance of, adaptation to, or integration of cultural otherness. Movement through the stages is explained in terms of recognizing and reconciling dichotomies such as stability and change, and unity and diversity. The reconciliation of issues in ethnorelativism generates a form of ethicality that is well-adapted to intercultural and multicultural situations, which in turn is a necessary guide for personal development and change agentry in small and large organizations.
Detailed program
The course will initially present some prescientific and scientific paradigms to establish the epistemological basis of intercultural competence. Applications will be made to understanding the evolution of consciousness to enable intergroup relations, and the devolution of that consciousness in situations of xenophobia and intergroup hate. Additionally, students will learn to recognize the “paradigmatic confusion” that occurs when professionals of the third sector use conflicting epistemological paradigms to guide their intervention in multicultural and intercultural contexts. The epistemological discussion will culminate in the unfolding of the Developmental Model of Intercultural Sensitivity as an application of constructivist paradigm. Structured exercises will provide the opportunity to “make experience” of every developmental position: the experience of perceiving cultural difference; the experience of creating categories; the experience of the cultural context; the experience of alternative cultural frameworks; and the experience of choosing one’s cultural frame.
The course will then focus on developing a viable ethicality for multicultural situations. The dichotomy to be addressed is that of preservation of cultural identity simultaneously with adaptation to multicultural living. The approach will offer an alternative to most ethical schemes that assume universal truths defined by a dominant culture. When these universalist systems are used by professionals in the third sector, they support ethnocentrism and disrespect for alternative values. Students will learn how to avoid this kind of unconscious ethnocentrism in professional situations while still maintaining their commitment to important cultural values.
Prerequisites
Course faculties encourage class attendance of both modules, as contents are strictly interrelated.
A basic knowledge of English language is necessary as this part of the course is taught in English.
Teaching methods
The course is organized through intial presentations and group discussions, followed by structured exercises. Every exercise creates the opportunity to apply different competences and to discuss implications both at a personal and professional level. Participants are encouraged to bring their own case studies to class in order to better understand the leverages to value cultural diversity and how to face natural resistance to change.
Assessment methods
Attending students will have intermediate steps of assessment with both faculties and will make a final essay in Italian or English, according to preference, agreed upon during class time Which will imply a small project or field research on the basis of the provided literature which will be discussed during the oral test.
Non attending students will sustain an oral exam in Italian or English, according to preference, in which they will have to demonstrate the understanding of texts and their application to concrete life experience.
Textbooks and Reading Materials
M. Bennett (2015) (a cura di),La comunicazione interculturale. Paradigmi, Principi e Pratiche, Franco Angeli, Milano.
M. Bennett (2013) Basic concepts of intercultural communication: Paradigms, principles, and practices. Boston, Intercultural Press
Non attending students must also read:
Bennett, M. (2017). “Constructivist intercultural communication.” In Y. Kim (Ed), Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.
Bennett, M. (2017). “Developmental model of intercultural sensitivity.” In Y. Kim (Ed). Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.
Bennett, M. (2013). “Stereotypes/generalizations.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.
Bennett, M. (2013). “Ethnocentrism/xenophobia.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.
all articles will be uploaded on the e-learning platformKey information
Staff
-
Milton James Bennett