- Area Sociologica
- Corso di Laurea Triennale
- Servizio Sociale [E3901N]
- Insegnamenti
- A.A. 2022-2023
- 2° anno
- Le Organizzazioni del Terzo Settore
- Introduzione
Syllabus del corso
Obiettivi formativi
Il corso intende presentare le principali caratteristiche delle organizzazioni non profit e dell’impresa sociale nel contesto occidentale, europeo ed italiano. In particolare modo si metteranno a fuoco le forme del loro radicamento sociale, culturale, politico ed economico.
Obiettivo del percorso didattico è inquadrare le dinamiche sociali, economiche e lavorative più ricorrenti in tali organizzazioni: le scelte strategiche di posizionamento sociale ed economico, le relazioni con l’utenza, con la cittadinanza e con le istituzioni pubbliche e private del territorio e del paese, con lavoratori e volontari, le forme organizzative.
Contenuti sintetici
- Le organizzazioni con finalità umanitarie e solidaristiche nel periodo premoderno
- Le prime forme di interazione con l’intervento pubblico degli Stati
- Esperienze mutualistiche e cooperative
- Mobilitazioni e movimenti per i diritti sociali
- Le prime forme di welfare state pubblico
- Lo Stato sociale nel ‘900
- L’associazionismo durante il “trentennio glorioso”
- La spinta dei movimenti degli anni ’70 e ‘80
- La nascita dei nuovi attori del Terzo settore
- Le forme di istituzionalizzazione del Terzo settore
- La professionalizzazione
- Il mutuo accomodamento
- Le crisi economiche e le risposto delle organizzazioni
- Le forme di innovazione sociale
- Le vie di sviluppo ibride
- L’aziendalizzazione del Terzo settore
- Il welfare privato
- L’impatto sociale
- La riforma del Terzo settore
- Il nuovo ruolo della filantropia
- La nuove forme di advocacy
- Il nuovo mutualismo
- Le culture organizzative
- Gli stili di scena
- Le cooperative sociali
- Le organizzazioni di volontariato
- Le fondazioni
- La filantropia
- Vincoli sistemici
- I dilemmi organizzativi
- Il lavoro sociale e le sue tensioni
- La gestione del personale
- Ibridazioni e contaminazioni
Programma esteso
Il corso presenterà dapprima gli approcci al tema e il metodo didattico adottato nel corso.
Si presenteranno poi le tappe storiche di sviluppo delle organizzazioni non profit e di impresa sociale, mettendo in luce le costanti, i mutamenti e le specificità nazionali e territoriali.
Ci si soffermerà in particolare sulle trasformazioni sistemiche avvenute nell’ultimo decennio e sulle diverse modalità con cui i mondi del non profit vi stanno rispondendo: l’innovazione sociale, l’ibridazione con altri soggetti territoriali e con i mondi del profit, il nuovo mutualismo e le esperienze emergenti di advocacy coalitions, la riforma del Terzo settore e il nuovo Codice del Terzo settore e dell’Impresa sociale, le nuove forme di co-progettazione e co-programmazione, il ruolo della filantropia, con particolare riferimento alle fondazioni bancarie.
Il corso si concentrerà poi sulle dinamiche interne esperite dalle organizzazioni del Terzo settore, con particolare riferimento alle dinamiche di sviluppo imprenditoriale, alle culture organizzative emergenti, agli effetti su lavoratori e volontari, sulle forme organizzative, sulla relazione con l’utenza e con la cittadinanza e gli impatti sulle missioni fondative delle organizzazioni.
Prerequisiti
Competenze di logica, di cultura generale, di apprendimento, di scrittura e di comunicazione orale da istruzione post-secondaria
Metodi didattici
1) Lezioni frontali, in lingua italiana.
2) Per gli studenti frequentanti sono previste forme di didattica laboratoriale con lavori di gruppo, analisi di documenti scritti e audiovisivi e, se consentito dalle condizioni sanitarie, visite sul campo.
3) Durante il corso saranno analizzati casi-studio specifici e si ospiteranno esperienze e riflessione di protagonisti delle organizzazioni non-profit e di impresa sociale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame avverrà in modalità orale, con domande relative alle letture indicate sulla piattaforma e-learning del corso.
Per gli studenti che frequenteranno almeno il 75% del corso sarà possibile svolgere degli elaborati, individuali o di gruppo, che integreranno il voto dell’esame orale con un punteggio che andrà da 1 a 4 punti.
Testi di riferimento
Silvano Giovanni (a cura di) (2011) Origini e sviluppi del Terzo settore italiano, in Silvano Giovanni, Società e Terzo settore: la via italiana. Il Mulino, pp. 13-78.
Marcon Giulio (2004) Le utopie del ben fare: percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti. L'ancora del Mediterraneo, pp.159-207
Evers Adalbert; Laville Jean-Louis (2004)Defining the third sector in Europe in The third sector in Europe Edward Elgar, pp.11-42.
Moro Giovanni (2014), Contro il non profit (cap.2,3,4) Laterza, pp.16-67
De Leonardis Ota (1996) I welfare mix. Privatismo e sfera pubblica in Stato e mercato, 46 (1), pp. 51-75.
Busso Sandro (2017) Quarant'anni (e due crisi) dopo. L'equilibrio fragile tra ruolo economico e politico del Terzo settore, in Autonomie locali e servizi sociali, Quadrimestrale di studi e ricerche sul welfare 3, pp. 483-502
Polizzi Emanuele (2020) Cortili, Piazze, Mercati. I tre luoghi del Terzo settore in Bolognini S. (a cura di) Prospettiva ponte e Genius loci. Materiali per una ricerca, Mimesis, pp.468-481.
Lori Massimo, Pavolini Emmanuele (2016) Cambiamenti organizzativi e ruolo societario delle organizzazioni di Terzo settore, in Politiche Sociali, 1, pp. 41-64.
Lori Massimo, Zamaro Nereo (2019) Il profilo sfocato del Terzo settore italiano in Politiche sociali, 2, pp. 225-242.
de Leonardis O., Vitale T., (2001), “Forme organizzative del terzo settore e qualità sociale”, in M. La Rosa (a cura di), Le organizzazioni nel nuovo Welfare: l’approccio sociologico. Pubblico, privato sociale, cooperazione e non profit, Maggioli, Rimini, pp. 113-130.
Fazzi Luca, (2016) Le caratteristiche degli assistenti sociali nel terzo settore; Le competenze professionali, in Il servizio sociale nel terzo settore, Maggioli, Rimini.
Fazzi Luca, (2019) Struttura e modelli organizzativi per l’innovazione; Leadership e potere; Le risorse in Costruire l’innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore, FrancoAngeli, Milano.
Sustainable Development Goals
Learning objectives
The course aims to present the main characteristics of non-profit organisations and social enterprises in the Western, European and Italian context. In particular, it will focus on the forms of their social, cultural, political and economic roots.
The aim of the course is to understand the most common social, economic and work dynamics in these organisations: strategic choices of social and economic positioning, relations with users, citizens and public and private institutions in the territories, workers and volunteers, and organisational forms.
Contents
- Humanitarian and solidarity organisations in the pre-modern period
- Early forms of interaction with public intervention by states
- Mutual and cooperative experiences
- Mobilisations and movements for social rights
- The first forms of public welfare state
- The welfare state in the 20th century
- Associations during the 'glorious thirty years' period
- The movements of the 1970s and 1980s
- The emergence of new Third Sector actors
- The forms of institutionalisation of the Third Sector
- Professionalisation
- Mutual accommodation
- Economic crises and the responses of organisations
- Forms of social innovation
- Hybrid development paths
- The corporatisation of the third sector
- Social impact
- The reform of the Third Sector
- The new role of philanthropy
- New forms of advocacy
- The new mutualism
- Organisational cultures
- Scene styles
- Social cooperatives
- Voluntary organisations
- Foundations
- Philanthropy
- Systemic constraints
- Organisational dilemmas
- Social work and its tensions
- Humand resource management
- Hybridizations and contaminations
Detailed program
The course will first present the approaches to the topic and the teaching method adopted in the course.
It will then present the historical steps of development of non-profit organisations and social enterprises, highlighting the constants, changes and national and territorial specificities.
The course will focus in particular on the systemic transformations that have taken place over the last decade and the different ways in which the non-profit actors are responding to them: social innovation, hybridisation with other territorial institutions and with the profit actors, the new mutualism and the emerging experiences of advocacy coalitions, the reform of the Third Sector and the new Third Sector and Social Enterprise Code, the new forms of co-planning and co-programming, the role of philanthropy, with particular reference to banking foundations.
The course will then focus on the internal dynamics experienced by third sector organisations, with particular reference to the dynamics of entrepreneurial development, emerging organisational cultures, the effects on workers and volunteers, organisational forms, relations with users and citizenship, and the impacts on the organisations' founding missions.
Prerequisites
Post-secondary education skills in logic, general culture, learning, writing and oral communication
Teaching methods
1) Lectures, in Italian.
2) For attending students, laboratory teaching will be provided with working groups, analysis of written and audiovisual documents and, if possibile, on field trips.
3) During the course, specific case studies will be analyzed and protagonists of non-profit organisations and social enterprises will present their experience and reflexions.
Assessment methods
The examination will be oral, with questions relating to the readings provided on the course's e-learning platform.
For students who attend at least 75% of the course, it will be possible to work on and present individual or group papers, which will be added to the oral exam grade with a score ranging from 1 to 4 points.
Textbooks and Reading Materials
Silvano Giovanni (a cura di) (2011) Origini e sviluppi del Terzo settore italiano, in Silvano Giovanni, Società e Terzo settore: la via italiana. Il Mulino, pp. 13-78.
Marcon Giulio (2004) Le utopie del ben fare: percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti. L'ancora del Mediterraneo, pp.159-207
Evers Adalbert; Laville Jean-Louis (2004)* Defining the third sector in Europe* in The third sector in Europe Edward Elgar, pp.11-42.
Moro Giovanni (2014), Contro il non profit (cap.2,3,4) Laterza, pp.16-67
De Leonardis Ota (1996) I welfare mix. Privatismo e sfera pubblica in Stato e mercato, 46 (1), pp. 51-75.
Busso Sandro (2017) Quarant'anni (e due crisi) dopo. L'equilibrio fragile tra ruolo economico e politico del Terzo settore, in Autonomie locali e servizi sociali, Quadrimestrale di studi e ricerche sul welfare 3, pp. 483-502
Polizzi Emanuele (2020) Cortili, Piazze, Mercati. I tre luoghi del Terzo settore in Bolognini S. (a cura di) Prospettiva ponte e Genius loci. Materiali per una ricerca, Mimesis, pp.468-481.
Lori Massimo, Pavolini Emmanuele (2016) Cambiamenti organizzativi e ruolo societario delle organizzazioni di Terzo settore, in Politiche Sociali, 1, pp. 41-64.
Lori Massimo, Zamaro Nereo (2019) Il profilo sfocato del Terzo settore italiano in Politiche sociali, 2, pp. 225-242.
de Leonardis O., Vitale T., (2001), “Forme organizzative del terzo settore e qualità sociale”, in M. La Rosa (a cura di), Le organizzazioni nel nuovo Welfare: l’approccio sociologico. Pubblico, privato sociale, cooperazione e non profit, Maggioli, Rimini, pp. 113-130.
Fazzi Luca, (2016) Le caratteristiche degli assistenti sociali nel terzo settore; Le competenze professionali, in Il servizio sociale nel terzo settore, Maggioli, Rimini.
Fazzi Luca, (2019) Struttura e modelli organizzativi per l’innovazione; Leadership e potere; Le risorse in Costruire l’innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore, FrancoAngeli, Milano.