Syllabus del corso
Titolo
La consulenza pedagogica ai gruppi come sapere complesso:
teorie, modelli formativi, esperienze
Argomenti e articolazione del corso
Nelle organizzazioni contemporanee, caratterizzate da flessibilità e da uno sviluppo tecnologico sempre più sofisticato, le dimensioni di efficienza ed efficacia dell’agire professionale risultano sempre più premianti e la formazione facilmente si piega ad esigenze di specialismo e di sempre maggiore tecnicalità. I professionisti sono chiamati ad aggiornarsi a dotarsi di competenze sempre più all’altezza della complessità di un mercato del lavoro in perenne trasformazione e soggetto a mutamenti e a perturbazioni che rendono la stabilità di un’organizzazione un risultato mai scontato, mutevole e sempre precario. A fronte di richieste di efficacia, di competenze aggiornate e coerenti con scenari mutevoli e di sempre migliori performance in ogni ambito professionale, il tempo che un’organizzazione impiega per formarsi e riflettere sui propri processi interni, attribuendo senso e significato ai processi messi in atto, rischia di assottigliarsi sempre di più; al contempo passa in secondo piano l’investimento sui processi partecipativi che consentono a ciascun professionista di crescere professionalmente in un team di lavoro capace di investire sulla pluralità delle professionalità presenti in un’organizzazione, in una logica di cooperazione.
In questo scenario il rischio è che il lavoro individuale e collettivo perda di investimento progettuale a favore dell’accentuazione di una dominante valenza performativa. Le organizzazioni, oggi, sono attraversate da tendenze che paiono contrapposte; la razionalizzazione dei compiti sembra non prendere in considerazione la quota di investimento emotivo che i professionisti mettono in gioco nell’esercizio dei loro ruoli e funzioni e la sottovalutazione di questa componente “immateriale” della vita organizzativa può generare stati di sofferenza che investono i singoli e i gruppi: la marcata competitività può essere all’origine di stati conflittuali taciti che attraversano la vita dei team di lavoro e, che, senza un opportuno presidio, possono degenerare nel tempo in dinamiche nocive che remano, nel sommerso, contro i traguardi di produttività. Rilanciare il recupero di un senso per i professionisti è oggi di vitale importanza, così come supportarli nella ricerca di spazi interstiziali per rilanciare forme di riflessività e di progettualità, sia nell’ambito del profit che del no- profit .
Il corso affronterà la consulenza pedagogica come un sapere dotato di una epistemologia complessa e come un dispositivo in grado di valorizzare i saperi impliciti del sistema cliente per superare momenti di impasse e di criticità grazie a una pratica di riflessività in cui consulente e cliente sviluppano un concertato processo di negoziazione del problema e di lettura pluristratificata dei suoi impliciti. Il corso svilupperà un’attenzione particolare alla centralità del gruppo come elemento propulsore della vita di un’organizzazione. Un gruppo di lavoro è un’entità pluristratificata che oltre a una regia formale, fatta di ruoli e funzioni, vive delle dinamiche sommerse di ordine emotivo/affettivo. Questi elementi connessi alle aree manifeste dell’organizzazione possono confliggere e non trovare una sufficiente armonizzazione; così alcune dimensioni tacite possono generare nel tempo situazioni di stallo, vissuti diffusi di insoddisfazione e dinamiche che si cristallizzano intorno a copioni rigidi di comunicazione che ostacolano il processo produttivo del gruppo e l’organizzazione nel suo insieme. Ripensare ogni singola organizzazione come un organismo vivo e dinamico attraversato da fasi di sviluppo, e da temporanei momenti di crisi che possono preludere a nuovi assetti è compito della consulenza pedagogica che lavora per l’autonomia del sistema cliente e per la capacità del sistema di apprendere da se stesso. La consulenza pedagogica istituisce dei setting di lavoro in cui la riflessività è messa al servizio di un processo di cambiamento che rinforza , nel tempo, la tenuta e la coesione del sistema e la capacità d accogliere sempre nuove sfide. Quando la collaborazione e la cooperazione consentono di negoziare posizioni divergenti e di far maturare processi di conflitto costruttivo, il sapere dell’ organizzazione cresce e si amplifica. Un gruppo funzionale è un moltiplicatore sia in senso quantitativo che qualitativo dei pensieri e delle dinamiche che si sviluppano al proprio interno. Le soluzioni a un problema saranno sicuramente più lungimiranti, ricche di prospettive ed elaborate se sarà un gruppo anziché un individuo da solo a elaborarle. Il corso metterà a tema la natura teorica ed esperienziale del costrutto di gruppo. Questo sapere sul gruppo come oggetto trans-disciplinare si accosterà a un dispositivo didattico che fa leva sull’apprendere ad abitare un gruppo, per conoscerne dall’interno le dinamiche. Il corso penserà insieme le teorie di taglio clinico-pedagogico sulla consulenza e i modelli formativi per tradurre tali saperi in competenze. All’interno di una prospettiva formativa teorico-esperienziale ogni studente e il gruppo nel suo insieme verrà coinvolto nella sperimentazione di attitudini consulenziali nel contesto del lavoro vivo e partecipato della classe. La dimensione dialogica, la centratura su specifici momenti di lavoro intensivo in piccolo e grande gruppo consente di maturare un sapere non solo teoreticamente fondato ma che convoca ciascuno studente a riesaminare le proprie epistemologie implicite, consentendo l’assunzione di una più chiara consapevolezza degli assunti valoriali che orientano il proprio posizionamento all’interno d’ un’organizzazione e sviluppando capacità di comunicazione e di relazione che si qualificano come skills di primaria importanza per una produttiva integrazione nel mondo del lavoro. Un sapere di tale complessità si costruisce attraverso un dispositivo pedagogico in cui il gruppo assume il ruolo di protagonista attivo che, a partire da stimoli specifici e mirati (analisi sui casi, co-costruzione di auto-casi etc..) viene stimolato ad allenare la propria capacità di elaborazione dei contenuti, di negoziazione dei propri presupposti culturali, di messa in comune dei propri modelli formativi interiorizzati, e di com-partecipazione di processi emozionali di risonanza e di rispecchiamento.
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In questa direzione diventa fondamentale lavorare su competenze trasversali come
- La lettura e l’analisi della domanda d’aiuto nei suoi aspetti manifesti e latenti;
- L’ ascolto attivo;
- L’osservazione delle dinamiche e dei fenomeni che caratterizzano la vita di un gruppo di lavoro;
- L’auto-osservazione;
- La meta-riflessione;
- La negoziazione dei propri punti di vista all'interno dei gruppi di lavoro;
- La comprensione dei processi di conformismo che caratterizzano le mentalità organizzative;
- L’attenzione alla costruzione della fiducia, del rispecchiamento e del movimento empatico;
- Le ambivalenze che caratterizzano i movimenti affettivi dei gruppi di lavoro.
- I processi di feedback e di riconoscimento delle resistenze nella relazione d’aiuto che sono processi sempre attivi all’interno di un gruppo di lavoro che richiede un intervento di consulenza.
Diviene significativo, a livello formativo, lavorare per sviluppare negli studenti competenze che consentano nel loro futuro ruolo professionale di coniugare in maniera creativa elementi appartenenti all’area tecnica e agli elementi hard con elementi appartenenti all’area emotiva e agli elementi soft della vita organizzativa per comprenderne i punti di interconnessione e muoverli in una direzione creativa e generativa per l’organizzazione stessa..
Obiettivi
Obiettivi
Con questo insegnamento con una partecipata frequenza lale lezioni si intendono promuovere seguenti apprendimenti, in termini di:
- Comprensione dei principali modelli di consulenza e dei loro riferimenti epistemologici;
- Sviluppo delle competenze funzionali a leggere i bisogni e le domande di consulenza nelle organizzazioni;
- Sviluppo di un approccio alla gestione del gruppo e alla comprensione delle sue dinamiche,
- Esperienze riflessive di lavoro di gruppo;
- Sviluppo delle abilità meta-cognitive e di auto-consapevolezza dei propri preconcetti culturali;
- Sviluppo di competenze di consulenza come l'ascolto e l'auto-ascolto.
- Risultati di apprendimento attesi (disciplinari e trasversali) coerenti con i profili culturali, scientifici e professionali individuati dal CdS”:
- Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di comprendere le teorie sottese ai modelli di consulenza, di saper applicare alcune tecniche di consulenza (coaching etc..) e, più in generale, dovranno mostrare di saper attivare processi di costruzione di generative relazioni formative e di supporto allo sviluppo del personale nelle organizzazioni come richiesto ai profili professionali in uscita del Corso di Laurea; inoltre dovranno mostrare di avere competenze trasversali di comunicazione, dialogo, relazione, lettura delle domande esplicite e implicite individuali e gruppali indispensabili a chi è chiamato a compiti di gestione e sviluppo delle risorse umane per operare in contesti dinamici e interfunzionali.
Metodologie utilizzate
Le metodologie comprenderanno:
- Lezioni frontali,
- discussioni di grande gruppo,
- esercitazioni su casi professionali in piccolo gruppo,
- lavoro su articoli scientifici scaricabili on-line
Le lezioni frontali consentono di entrare nel vivo degli approcci teorici e metodologici alla consulenza; le discussioni di grande gruppo sono finalizzate a elaborare i concetti teorici ,a sviluppare un rapporto attivo a partecipativo con le conoscenze e a mettersi in gioco per implementare competenze di osservazione, ascolto, autoascolto e lettura delle dinamiche di gruppo; l'analisi dei casi professionali concorre allo sviluppo delle abilità metacognitive e di auto-consapevolezza dei propri preconcetti culturali. Infatti i casi vengono, tramite il processo reticolare istituito dal pensiero del gruppo, sottoposti a un'analisi multi-focale che consente di vederne le differenti implicazioni, le possibili esportazioni in altri contesti ( generalizzazioni) e le retroazioni sul piano della trasformazione dei propri assunti culturali. L'analisi di articoli scientifici consente di confrontare approcci differenti ai temi del corso anche in una prospettiva multiculturale (saranno oggetto di studi anche articoli in lingua inglese)
Materiali didattici (online, offline)
Tutti I materiali didattici, come slide, articoli e tracce di lavoro, verranno forniti nel corso delle lezioni e caricati sulla piattaforma on-line.
Programma e bibliografia per i frequentanti
- E. Schein (2001), La Consulenza di Processo. Milano: Cortina.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
.- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
La bibliografia è provvisoria e verrà confermata nella prima settimana di settembre
Programma e bibliografia per i non frequentanti
- E. Schein (2001), La Consulenza di Processo. Milano: Cortina.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
La bibliografia è provvisoria e verrà confermata nella prima settimana di settembre
Modalità d'esame
Durante l'esame verrà richiesto allo studente di elaborare in modo critico le teorie proposte e di saperle declinare in capacità consulenziali di lettura dei processi di un’organizzazione.
Nello specifico saranno oggetto di valutazione due dimensioni:
Conoscenza e comprensione
- Si accerterà la conoscenza dei modelli pedagogici di consulenza tramite un colloquio orale mirante a verificare, con opportune domande, il livello e l’estensione della comprensione dei concetti e dei nuclei di senso fondamentali.
- Si accerterà inoltre la capacità di elaborazione critica dei saperi proposti, sia in relazione al singolo testo che in un’ottica di dialogo e comparazione tra autori e modelli.
- Per gli studenti frequentanti il materiale d’aula costituisce oggetto specifico di verifica, con particolare riferimento alle dimensioni formative e auto-formative prodotte dall'esperienza d’aula.
Capacità di declinare la conoscenza in competenza
- In relazione ai modelli di consulenza pedagogica, si accerterà la capacità di declinare le conoscenze teoriche in competenze di lettura delle domande di consulenza che si sviluppano all'interno dei servizi e dei gruppi professionali sapendole articolare in riferimento a esperienze concrete.
- Saranno oggetto di verifica le capacità di pianificare azioni di consulenza e le competenze metodologiche legate al lavoro di gruppo;
- Saranno oggetto di verifica le capacità di gestione di una comunicazione efficace con particolare riferimento ai contesti di gruppo;
- Costituiranno oggetto di valutazione le competenze di auto-riflessione sul proprio posizionamento di ruolo all'interno di un contesto lavorativo e di un gruppo professionale;
La capacità di imparare a imparare sarà valutata con particolare riferimento alle competenze di Problem solving e di connessione critica tra i saperi proposti, oltre che di traduzione dei saperi in contesti professionali plurimi.
Orario di ricevimento
Nell'anno accademico 2022/2023 il ricevimento si svolgerà in presenza, su appuntamento, scrivendo una mail alla docente all'indirizzo:
stefania.ulivieri@unimib.it
Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.**
Cultori della materia e Tutor
dott. Paolo Magatti.
paolo.magatti@unimib.it
Sustainable Development Goals
Course title
Pedagogical group counselling as complex knowledge:
theories, training models, experiences
Topics and course structure
In contemporary organisations, characterised by flexibility and increasingly sophisticated technological development, the dimensions of efficiency and effectiveness of professional action are increasingly rewarding and training easily adapts to the demands of specialisation and increasing technicality. Professionals are called upon to update and equip themselves with skills that are more and more up to date with the complexity of a labour market in perpetual transformation and subject to changes and perturbations that make the stability of an organisation a result that is never predictable, changeable and always precarious. Faced with demands for effectiveness, updated skills that are consistent with changing scenarios, and ever-improving performance in every professional sphere, the time that an organisation spends on training and reflecting on its internal processes, attributing meaning and significance to the processes implemented, risks becoming progressively shorter; at the same time, investment in participatory processes that allow each professional to grow professionally in a work team capable of investing in the plurality of professional skills present in an organisation, in a logic of cooperation and the revival of the values of cooperation and solidarity, becomes increasingly less important.
In this scenario, the risk is that individual and collective work loses its project investment in favour of the accentuation of a dominant performative value. Organisations, today, are traversed by trends that seem to be in opposition; the rationalisation of tasks seems not to take into account the share of emotional investment that professionals bring in the exercise of their roles and functions, and the underestimation of this 'immaterial' component of organisational life may generate states of distress that affect individuals and groups: pronounced competitiveness can be at the origin of tacit states of conflict that run through the life of work teams and, which, without appropriate safeguards, can degenerate over time into toxic dynamics that work against productivity goals. Relaunching the recovery of meaning for professionals is vital today, as well as supporting them in the search for interstitial spaces to relaunch forms of reflexivity and planning as well as evolutionary alternatives, both in the profit and non-profit sectors.
The course will address pedagogical counselling as knowledge endowed with a complex epistemology and as a device capable of valorising the client system's implicit knowledge, capable of overcoming moments of impasse and criticality thanks to a practice of reflexivity in which counsellor and client develop a concerted process of negotiation of the problem and a multi-layered reading of its implicit aspects. Thinking about pedagogical counselling needs to refer to a complex epistemology in which professional practice is embedded with implicit theoretical dimensions that emerge when the professional knowledge of an individual, a group or an organisation as contextually situated knowledge is made the object of processes of reflexivity by "observing depths and dialoguing with situations". The course will develop a focus on the centrality of the group as a driving force in the life of an organisation. A work group is a multi-layered entity that, in addition to a formal structure of roles and functions, experiences submerged dynamics of an emotional/affective order. These elements connected to the organisation's manifest dimensions may conflict and not find sufficient harmonisation; thus some tacit dimensions may generate over time deadlock situations, widespread experiences of dissatisfaction and dynamics that crystallise around rigid communication scripts that hinder the group's productive process and the organisation as a whole. Reconsidering each individual organisation as a living, dynamic organism crossed by phases of development and temporary moments of crisis that may prelude new arrangements is the task of pedagogical counselling that works for the autonomy of the client system and for the system's ability to learn from itself. Pedagogical counselling establishes work settings in which reflexivity is put at the service of a change process that reinforces, over time, the system's resilience and cohesion and its ability to accept new challenges. When collaboration and cooperation enable divergent positions to be negotiated and constructive conflict processes to mature, the organisation's knowledge grows and is amplified. A functional group is a multiplier in both a quantitative and qualitative sense of the thoughts and dynamics that develop within it. Solutions to a problem will certainly be more forward-looking, perspective-rich and elaborated if it is a group rather than an individual alone that elaborates them. The course will focus on the theoretical and experiential nature of the group construct. This knowledge about the group as a trans-disciplinary object will be approached through a didactic device that relies on learning to inhabit a group, to know its dynamics from the inside. The course will think together clinical-pedagogical theories on counselling and training models to translate this knowledge into competences. Within a theoretical-experiential training perspective each student and the group as a whole will be involved in the experimentation of counselling attitudes in the context of the living and participating work of the class. The dialogical dimension, the focus on specific moments of intensive work in small and large groups allows for the maturation of knowledge that is not only theoretically founded, but which calls upon each student to re-examine his or her own implicit epistemologies, allowing for the assumption of a clearer awareness of the value assumptions that guide one's positioning within an organisation and developing communication and relational abilities that qualify as skills of primary importance for a productive integration in the world of work. Knowledge of this complexity is built through a pedagogical device in which the group assumes the role of active protagonist who, starting from specific and targeted stimuli (case analyses, co-construction of self-cases, etc.) is stimulated to train its own capacity to elaborate contents, negotiate its own cultural assumptions, share its own internalised training models, and co-participate in emotional processes of resonance and mirroring.
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In this direction, it becomes essential to work on transversal competences such as
- Reading and analysing the demand for help in its manifest and latent aspects;
- Active listening;
- Observation of the dynamics and phenomena that characterise the life of a team
- Self-observation;
- Meta-reflection;
- The negotiation of one's own viewpoints within working groups;
- The understanding of conformity processes that characterise organisational mindsets;
- The focus on building trust, mirroring and empathic movement;
- The ambivalences that characterise the affective movements of work groups.
- The processes of feedback and recognition of resistance in the helping relationship that are always active processes within a working group requiring counselling intervention.
The processes of feedback and recognition of resistance in the helping relationship, which are always active processes within a working group that requires counsultancy intervention. It is significant, at a training level, to work to develop skills in students that will allow them in their future professional role to creatively combine elements belonging to the technical area and hard elements with elements belonging to the emotional area and soft elements of organisational life to understand the points of interconnection and move them in a creative and generative direction for the organisation itself.
Objectives
GoalsThe aim of this teaching with a participatory lecturing frequency is to promote the following learning in terms of understanding of the main counselling models and their epistemological references,
- Development of skills to read the needs and requests for advice in organizations,
- Development of an approach to group management and understanding of its dynamics,
- Reflective experiences of group work
- Development of meta-cognitive skills and self-awareness of one's own cultural preconceptions,
- Development of consulting skills such as listening and self-listening.
- Expected learning outcomes (disciplinary and transversal) consistent with the cultural, scientific and professional profiles identified by the CdS":
- At the end of the course students will have to be able to understand the theories underlying the consultancy models, to know how to apply the consultancy techniques (coaching, etc...) and, more generally, they will have to show that they know how to activate processes of building positive training relationships and support the development of personnel in organizations as required by the professional profiles at the end of the Degree Course; moreover, they will have to show that they have transversal skills of communication, dialogue, relationship, reading of explicit and implicit individual and group questions, which are indispensable for those who are called upon to manage and develop human resources to operate in dynamic and inter-functional contexts.
Methodologies
Methodologies will include:
- face-to-face lectures,
- large group discussions,
- exercises on professional cases in groups
- work on scientific articles that can be downloaded online
The frontal lessons allow to get into the heart of the theoretical and methodological approaches to counselling; large group discussions are aimed at elaborating theoretical concepts, developing an active and participatory relationship with knowledge and putting oneself at stake to implement skills of observation, listening, self-listening and reading of group dynamics; the analysis of professional cases contributes to the development of metacognitive skills and self-awareness of one's own cultural preconceptions. In fact, the cases are, through the reticular process established by the group's thought, subjected to a multifocal analysis that allows to see the different implications, the possible exports to other contexts (generalizations) and the feedback on the level of transformation of their cultural assumptions.The analysis of scientific articles allows for the comparison of different approaches to the course topics from a multicultural perspective (articles in English will also be examined).
Online and offline teaching materials
All teaching materials, such as slides, articles and working outlines, will be provided during the lessons and uploaded to the on-line platform.
Programme and references for attending students
- E. Schein (1999), Process Consultation: Building the Helping Relationship. Prentice Hall.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
La bibliografia è provvisoria e verrà confermata nella prima settimana di settembre
Programme and references for non-attending students
- E. Schein (1999), Process Consultation: Building the Helping Relationship. Prentice Hall.
- S. Ulivieri Stiozzi (2013), Il counseling formativo, Milano: FrancoAngeli.
- C. Kaneklin (2010), Il gruppo in teoria e in pratica. L’intersoggettività come forza produttiva. Milano: Cortina.
La bibliografia è provvisoria e verrà confermata nella prima settimana di settembre
Assessment methods
The exams in the 2021-2022 academic year will be conducted in person. Should there be any changes due to the evolution of the sanitary situation, further indications and updates will be provided in September.
As established by the latest Rectoral Decree on didactics, the exams of the winter session 2021/2022 will be held online. The links to WEBEX will be published before each exam on the Course presentation page.
Oral exam in which the student will be asked to critically elaborate the proposed theories and to know how to interpret them in a consultative capacity to read the processes of an organization.
Specifically, two dimensions will be evaluated:
Knowledge and understanding
The knowledge of the pedagogical models of counselling will be ascertained through an oral interview aimed at verifying, with appropriate questions, the level and extent of understanding of the fundamental concepts and cores of meaning.
The ability to critically elaborate the proposed knowledge, both in relation to the individual text and with a view to dialogue and comparison between authors and models, will also be ascertained.
For the students attending the classroom the material is a specific object of verification, with particular reference to the formative and self-training dimensions produced by the classroom experience.
Ability to decline knowledge into competence
In relation to the models of pedagogical counselling, it will be ascertained the ability to translate theoretical knowledge into reading skills of the counselling questions that are developed within the services and professional groups, knowing how to articulate them with reference to concrete experiences.
The ability to plan consulting actions and the methodological skills related to teamwork will be verified.
The ability to manage effective communication with particular reference to group contexts will be verified.
The skills of self-reflection on one's own role positioning within a work context and a professional group will be evaluated.
The ability to learn to learn will be assessed with particular reference to Problem Soling and critical connection between the proposed knowledge, as well as the translation of knowledge in multiple professional contexts.
Office hours
In the academic year 2021/2022 the reception will take place by appointment, writing an email at the address:
stefania.ulivieri@unimib.it
Programme validity
The programs are valid for two academic years.
Course tutors and assistants
dott. Paolo Magatti.
paolo.magatti@unimib.it