Il modulo intende analizzare, nella prospettiva del diritto, il fenomeno finanziario della crescita del debito pubblico che ha caratterizzato il Novecento e, ancora di più, l’inizio del secolo attuale. Il debito di vari sistemi economici di mercato dell’Occidente – e dell’Europa in particolare – ha superato soglie non immaginabili in precedenza: ciò è stato determinato prima dalla crisi economico-finanziaria e poi dall’emergenza pandemica, per effetto delle quali si è generata una lievitazione quasi incontrollata della spesa pubblica. È il caso dell’Italia, che sempre ha presentato una situazione di criticità sul terreno dell’indebitamento, ma è il caso anche di alcuni altri ordinamenti europei, che hanno dovuto ricorrere massicciamente ai mercati finanziari per sostenere una spesa straordinaria.

Le conoscenze generali da sviluppare sono quelle relative alle conseguenze più gravi determinate da una crescita del debito pubblico oltre i livelli di sostenibilità. Tali conseguenze si possono manifestare in termini di livelli di spesa pubblica sottoposta a significativa riduzione, che si traduce a sua volta in una compressione dei diritti, prevalentemente quelli a prestazione, che pesano maggiormente sulla finanza pubblica. L’obiettivo centrale del modulo è la riflessione sulle potenzialità – e sui limiti – che presenta lo strumento giuridico rispetto al fine di contenere le ricadute negative di un debito insostenibile, nella misura in cui riesce a indirizzare le scelte degli Stati membri verso decisioni di indebitamento caratterizzate da sostenibilità e rigore, e soprattutto a preservare livelli di garanzia dei diritti che possano salvaguardare la dignità delle persone.

A fronte di un quadro di norme europee e nazionali che forniscono una cornice complessa e vincolata alle istituzioni dell’Unione e degli Stati membri per contenere e governare le degenerazioni delle situazioni di debito, il modulo offre conoscenze specifiche circa le particolari soluzioni giuridiche volte a praticare la vigilanza nel contesto sovranazionale. Le competenze da acquisire riguardano dunque il quadro delle norme europee – quelle che vengono identificate come le Fiscal Rules dell’Unione – e delle norme costituzionali dei singoli Stati membri. Nello specifico le norme della Repubblica italiana, che ha recepito il quadro regolatorio europeo, andando a costituzionalizzare il divieto di indebitamento nell’art. 81 ed il principio della “sostenibilità del debito” negli artt. 97 e 119 della Costituzione. Ci sono dunque precisi vincoli di rango costituzionale che impongono scelte ben ponderate ai decisori pubblici – Parlamento e Governo per lo Stato, ma anche tutti i Consigli e le Giunte nelle Regioni, nonché i più di 8 mila Comuni – e questi vincoli discendono da parametri e regole del diritto europeo, che concorrono a mantenere la stabilità finanziaria tra i membri dell’Unione, e intendono garantire la sostenibilità. Questa cornice giuridica, e la sua effettiva applicazione negli ultimi due decenni, rappresenta la competenza aggiuntiva che si acquisisce con le lezioni del modulo.

Il modulo proposto è coerente con il Goal 10 dell’Agenda 2030: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni. In particolare è coerente con gli obiettivi:
Goal 10.1 “raggiungere progressivamente e sostenere la crescita del reddito del 40% della popolazione nello strato sociale più basso ad un tasso superiore rispetto alla media nazionale”
Goal 10.2 “potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti”
Goal 10.3 “assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze nei risultati, anche eliminando leggi, politiche e pratiche discriminatorie e promuovendo legislazioni, politiche e azioni appropriate”
Goal 10.4 “adottare politiche, in particolare fiscali, salariali e di protezione sociale, per raggiungere progressivamente una maggior uguaglianza”
Goal 10.5 “migliorare la regolamentazione e il monitoraggio di istituzioni e mercati finanziari globali e rafforzare l’attuazione di tali norme”
Goal 10.6 “assicurare una migliore rappresentanza che dia voce ai paesi in via di sviluppo nelle istituzioni responsabili delle decisioni in materia di economia e finanza globale e internazionale, per creare istituzioni più efficaci, credibili, responsabili e legittimate”.

Il modulo, della durata di 12 ore, è così suddiviso: 6 incontri, di due ore l’uno.
Incontro 1: 2 ore, Le regole costituzionali del debito dello Stato e degli enti territoriali
Incontro 2: 2 ore, Debito e spesa pubblica
Incontro 3: 2 ore, La sostenibilità del debito e l’equità intergenerazionale
Incontro 4: 2 ore, Le regole fiscali europee: da Maastricht alla pandemia
Incontro 5: 2 ore, L’impegno europeo per la ripresa: i dispositivi del Next Generation EU e le garanzie del bilancio europeo
Incontro 6: 2 ore, La necessaria revisione delle regole fiscali europee

Non è previsto alcun limite numerico ai partecipanti.
Il modulo è erogato da remoto.

Valutazione di elaborati frutto di un lavoro effettuato su materiali offerti durante il modulo.

Scienze economico-aziendali e diritto per l’economia

RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE

Staff

    Docente

  • Camilla Buzzacchi

Metodi di iscrizione

Iscrizione manuale
Iscrizione condizionata al completamento di un corso (Informativa Privacy e Consenso al Trattamento Dati per iscrizione ai moduli - Studente)