Syllabus del corso
Obiettivi formativi
Ci sono molti modi di impostare lo studio dei processi di decisione. E in base alle ‘domande’ che decidiamo di fare alla Natura—al fenomeno decisione che vogliamo studiare—possiamo ottenere risposte tra loro anche molto differenti.
Le domande che facciamo alla Natura possono essere orientate dai nostri obiettivi pratici o dal nostro percorso formativo precedente.
Chi è particolarmente versato nella logica o nella matematica facilmente si troverà a confrontare alcuni modi di ragionamento della logica o della matematica con quelli dei decisori che intente studiare. Finendo facilmente a constatare quanto poco i modi di ragionamento degli esperti che sta osservando assomiglino ai modi di ragionamento della logica e della matematica con cui lui ha dimestichezza.
Qualcuno, appassionato di neurologia e (più o meno) versato nel neuroimaging, potrebbe trovare interessante osservare le decisioni da dietro i monitor di una PET, di una SPECT, o di una fMRI, finendo per non capire un granché del perché e del come di una decisione, ma ricavandone un più che soddisfacente senso di scientificità.
Altri ancora, come il docente di questo corso, potrebbero essere interessati a come ragionano certi esperti e alla maniera più efficace di insegnare a qualcuno a ragionare (e decidere) come loro. Avendo la consapevolezza che ridurre le decisioni a ragionamenti significa perdersi un sacco di cose del fenomeno decisione, e che ci sono molti modi diversi di studiare i ‘ragionamenti’.
E oltre a questi ci sono poi gli esperti di un particolare settore, quelli che devono prendere decisioni nel loro campo, che da un corso di psicologia dei processi decisionali vorrebbero indicazioni operative per “fare meglio”, per prendere decisioni migliori. E che per lo più non le ottengono. Vuoi perché le domande che vorrebbero fare loro alla Natura sono differenti da quelle che amano fare gli studiosi, vuoi perché per lo più gli studiosi non sono così esperti dei dettagli di ambiti applicativi diversi dalla loro disciplina.
Ad un’osservazione disincantata, un ampio livello di ingenuità abbonda in molti ‘fornitori’ di sapere sulle decisioni, entusiasti promotori dei loro trovati, e in molti consumatori di questo sapere, pronti a prendere per buona qualsiasi cosa nella speranza di aumentare il loro potere sul mondo.
Il primo obiettivo di questo corso è quello di ridurre l’ingenuità degli studenti riguardo al sapere attualmente esistente sulle decisioni e di aiutarli a scegliere con cura e disincanto i ‘fornitori’ di sapere sulle decisioni cui prestare ascolto—in base agli aspetti per loro rilevanti nella decisione che li interessa.
Il secondo obiettivo del corso è di fornire gli studenti di alcuni concetti per analizzare i propri processi di ‘ragionamento’ (e quelli altrui) evidenziandone le assunzioni di partenza e le operazioni mentali fatte a partire da queste assunzioni. Con lo scopo di abituare gli studenti ad applicare questo tipo di analisi ai ragionamenti implicati nelle decisioni—proprie e altrui—che ritengono importante comprendere meglio.
Il terzo obiettivo è quello di familiarizzare gli studenti con i contesti e i processi di ragionamento e decisione propri del mondo aziendale, di chi fa innovazione tecnologica, e delle organizzazioni pubbliche. Questo obiettivo è perseguito con la partecipazione di alcuni esperti alle lezioni e con una lettura obbligatoria a scelta relativa a questi ambiti.
Contenuti sintetici
Il corso è articolato intorno ad alcuni concetti chiave (ciascuno con un corredo di concetti accessori) utili per analizzare i ragionamenti e le decisioni.
Alla maniera della didattica costruttivista*, di volta in volta, il docente inviterà gli studenti a partire dalla loro esperienza di loro processi di decisione (o di processi di decisione altrui per loro problematici) e li aiuterà ad astrarre da queste esperienze i concetti oggetto della lezione.
Lo scopo di questa modalità didattica è quello di provare a modificare effettivamente il modo con cui gli studenti osservano i propri e altrui processi di decisione. Tale modalità è adottata in quanto la modalità alternativa e più classica—secondo cui 1) il docente introduce l’etichetta linguistica del concetto, 2) ne fornisce una descrizione e qualche esempio, e 3) lo studente in sede di preparazione d’esame si predispone a essere in grado di restituire descrizione ed esempi del concetto quando il docente ne indicherà l’etichetta linguistica—tende a non modificare la effettiva capacità di ragionamento e di decisione dello studente.
La didattica costruttivista valorizza al massimo l’interazione docente-studente (e le interazioni studente-studente). Per questo la frequenza alle lezioni è vivamente raccomandata.
La verifica delle competenze apprese, nella didattica costruttivista avviene sia in itinere, durante le lezioni, che alla fine del corso, ed è centrata sul valutare se lo studente è in grado di astrarre i concetti proposti dal materiale fornito dalle sue esperienze personali, e se è in grado di costruire catene di ragionamenti utilizzando i concetti che ha astratto.
Gli studenti non frequentanti sono invitati a seguire attentamente i video delle registrazioni delle lezioni (che a fine lezione saranno rese disponibili per gli studenti sulla piattaforma Moodle), a provare a svolgere a casa gli esercizi proposti in classe, se lo ritengono utile ad utilizzare il ricevimento studenti come occasione di verifica di quanto da loro appreso, e ad accentuare l’attenzione che dedicheranno nello studio dei libri di testo raccomandati.
L’approccio didattico costruttivista utilizzato durante le lezioni non esime gli studenti dallo studio “mnemonico” più tradizionale dei testi proposti in bibliografia. Semplicemente prende atto del fatto che il solo studio “menmonico” tradizionale tende a non modificare stabilmente le abilità dello studente al di la della data d’esame. E che, solo se lo studente ha preventivamente sperimentato a lezione una costruzione dei concetti a partire dal proprio materiale esperenziale personale, lo studio mnemonico dei testi in bibliografia ha la speranza di lasciare nello studente qualcosa che vada al di là della mera preparazione per “passare l’esame”.
- Si veda ad es. 1) Grennon Brooks, J. & Brooks, M.G. (1993/1999) In search of understanding: The case for constructivist classrooms. Alexandria, VA: Association for Supervision and Curriculum Development (ASCD). 2) Glasersfeld, E. von (1983) “Learning as a Constructive Activity”. In: Bergeron, J. C. & Herscovics, N. (ed.) Proceedings of the 5th Annual 083 Meeting of the North American Group of Psychology in Mathematics Education, Vol. 1. Montreal: PME-NA, 41–101. Senza scomodare il metodo socratico, che pure con la didattica costruttivista condivide molti aspetti, la didattica che il docente proverà a fare è orientata dalla frase di Michel de Montaigne “Mieux vaut une tête bien faite qu'une tête bien pleine.” (Essais, I, 26) e da quella di Dante Alighieri “Non fa scienza, sanza lo ritenere, avere inteso.” (Paradiso, V, 41-42).
Programma esteso
I concetti che gli studenti saranno aiutati ad astrarre da situazioni decisionali della propria esperienza hanno a che fare con:
- I modi differenti in cui è possibile impostare lo studio dei processi di decisione. Con particolare focus su vantaggi, svantaggi dei differenti approcci e inutilità di cercare “il modo definitivo” per analizzare le decisioni. Il concetto di Pluralismo teorico e pragmatismo conoscitivo.
- Come tenere in gioco la dimensione linguistica e quella fenomenica nell’analisi dei ‘ragionamenti’, utilizzando la metafora del Torrente del pensiero di William James.
- Costruirsi una teoria della conoscenza o una teoria delle credenze intorno all’idea di adattamento all’ambiente proposta da Charles Darwin.
- Utilizzare i concetti di Nominalismo e Realismo per classificare i modi di ragionare che guidano le decisioni.
- Esplorare forme di pensiero riflessivo e di una prospettiva interazionista nello studio delle decisioni: comprendere l’osservatore nell’osservazione.
- Esplorare come la dimensione materiale è rilevante nei ragionamenti dei decisori, e la dimensione micro interazionale nelle decisioni.
- Modelli della mente come un elaboratore dell’informazione univoco e modelli della mente come una pluralità di dialoghi interiori.
I sette concetti chiave proposti agli studenti durante le discussioni in classe sono stati sviluppati da varie tradizioni di ricerca in ambito filosofico (Pragmatismo nominalista alla James, Epistemologia Genetica, Costruttivismo Radicale), psicologico e antropologico (di nuovo Pragmatismo nominalista, Interazionismo nord americano ed italiano, Etnografia dei ragionamenti). Al fine di ottenere una votazione elevata all’esame, gli studenti dovranno studiare (in maniera tradizionale, “mnemonica”) la bibliografia proposta ed essere in grado di evidenziare in sede di esame le relazioni tra quanto la loro fatto in classe e la fabbricazione di idee simili da parte degli autori citati nei libri.
Prerequisiti
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa degli argomenti che verranno trattati.
Alcuni studenti, soprattuto quelli più bravi a preparare mnemonicamente gli esami, potrebbero incontrare più difficoltà a farsi coinvolgere dalla metodologia didattica del corso. In loro potrebbe voler prevalere l’abitudine a leggere la bibliografia, preparare mnemonicamente l’esame, darlo, e passare oltre.
L’invito, per questi, e per tutti gli altri studenti (compresi i non frequentanti) è quello di provare a cogliere l’occasione offerta dal corso per riflettere, nel modo proposto dal corso, sui propri (e gli altrui) modi di ragionare e decidere.
Gli studenti bravi a preparare mnemonicamente gli esami avranno comunque la possibilità di mostrare questa loro abilità approfondendo con particolare cura la bibliografia proposta. A lezione e in sede di esame dovranno però essere anche in grado di accompagnare questa competenza con la capacità di formulare pensieri e osservazioni personali sui loro e altrui processi di decisione.
Metodi didattici
Come descritto sopra le lezioni avranno la forma di discussioni di classe guidate dal docente. Saranno centrate intorno al facilitare negli studenti la costruzione dei concetti obiettivo della lezione, a partire da loro esperienze personali di processi di decisione.
Potranno essere previsti segmenti dedicati all’offerta da parte del docente di informazioni sulla bibliografia.
Per la parte del corso dedicata alla familiarizzazione degli studenti con i contesti e i processi di ragionamento e decisione propri del mondo aziendale, di chi fa innovazione tecnologica, e delle organizzazioni pubbliche, è prevista la partecipazione ad alcune lezioni di decisori esperti che hanno lavorato o lavorano in questi ambiti (tra cui l’Ing. Giorgio Garuzzo, già Direttore Generale del gruppo Fiat). Lo stesso docente ricopre da più di un ventennio un ruolo da decisore nel settore degli investimenti come portfolio manager.
Come già detto più sopra le lezioni saranno videoregistrate e a fine lezione saranno rese disponibili per gli studenti sulla piattaforma Moodle.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per gli studenti frequentanti è prevista una valutazione in itinere sullo sviluppo delle loro abilità di analisi delle decisioni mostrate durante le discussioni in classe. A questa si accompagnerà (per i frequentanti e i non frequentanti) una prova finale in forma di esame orale.
L’esame consisterà, indicativamente in: 1) un colloquio volto alla verifica della capacità di analizzare criticamente alcune decisioni proposte dal docente o indicate dallo studente. Lo studente dovrà dimostrare di padroneggiare l’utilizzo dei concetti esperiti in classe e di saperli intelligentemente mettere in relazione con i riferimenti agli autori citati in bibliografia. E in 2) un colloquio volto alla verifica della lettura del testo a scelta tra quelli proposti per la familiarizzazione degli studenti con i contesti e i processi di ragionamento e decisione propri del mondo aziendale, di chi fa innovazione tecnologica, e delle organizzazioni pubbliche.
Parte dei testi di riferimento per l’esame sono in lingua inglese. Gli studenti che dovessero avere difficoltà con la lingua (o che lo desiderano per altre ragioni) possono sostituire le pubblicazioni in inglese con la bibliografia alternativa in italiano come indicato qui sotto. Per tutti gli studenti le lezioni e l’esame saranno tenuti in lingua italiana.
Testi di riferimento
Testo obbligatorio da usare come riferimento ed approfondimento dei concetti costruiti in classe
- de Waal, C. (2022) Introducing Pragmatism: A Tool for Rethinking Philosophy. New York: Routledge. – I capitoli da 1 a 4 per intero, più le parti indicate a lezione dei capitoli da 5 a 8 e dei capitoli 11 (Richard Rorty), 14 (Legal Pragmatism), 16 (The End(s) of Philosophy).
alternativa in italiano:
- Santucci A., a cura di, (1970, ristampa 2017) Pragmatismo. Novara: UTET/De Agostini Libri. – I seguenti capitoli: PEIRCE: Il fissarsi della credenza, Come rendere chiare le nostre idee; JAMES: Il sentimento della razionalità, La corrente del pensiero, Il significato del pragmatismo; MEAD: Psicologia sociale e comportamentismo, La relazione della mente con la risposta e l’ambiente; SCHILLER: La verità; VAILATI: Sull’importanza delle ricerche relative alla storia delle scienze, Alcune osservazioni sulle questioni di parole nella storia della scienza e della cultura, Pragmatismo e logica matematica.
Bibliografia obbligatoria per la familiarizzazione degli studenti con le decisione nel mondo aziendale, dell’innovazione tecnologica, e delle organizzazioni pubbliche
Un testo obbligatorio a scelta tra i seguenti, da leggere “come un romanzo”:
-
Garuzzo, G. (2018) Quando in Italia si facevano i computer. Tricase, Lecce: Youcanprint.
-
Garuzzo, G. (2012) FIAT, i segreti di un’epoca. Roma: Fazi Editore. Disponibile anche in lingua inglese: (2014) FIAT: The secrets of an epoch. Berlin: Springer.
-
Michellone, G. (2021) Una Fiat che fu: Quando con i calzoni corti facevamo l’antiskid. Milano: Guerini Next.
-
Bueno de Mesquita, B. & Smith, A. (2012) The Dictator’s Handbook: Why Bad Behavior is Almost Always Good Politics. New York: PublicAffairs.
-
Bueno de Mesquita, B. (2011) L’Uomo del Destino. Milano: Rizzoli. Disponibile anche nell’edizione originale in lingua inglese: (2009) The Predictioneer’s Game. New York: Random House.
Testo di approfondimento facoltativo sulla teoria della conoscenza costruttivista radicale
- Glasersfeld, E. von (1995/2016) Il costruttivismo radicale: Una via per conoscere e apprendere. Roma: Odradek. Disponibile anche nell’edizione originale in lingua inglese: (1996/2013) Radical Constructivism: A way of knowing and learning. London: Routledge.
Testo di approfondimento facoltativo sugli aspetti materiali nelle decisioni
- Livingston, E. (2008) Ethnographies of Reason. Aldershot, England: Ashgate Publishing.
Sustainable Development Goals
Learning objectives
There are many ways of setting up the study of decision processes. And, based on the ‘questions’ we decide to ask Nature — the decision phenomenon we want to study —, we can get very different answers.
The questions we ask of Nature can be oriented by our practical goals or by our previous training path.
Those who are particularly versed in logic or mathematics will easily find themselves comparing some ways of reasoning in logic or mathematics with those of the decision-makers they intend to study. And he or she will easily come to see how little the ways of reasoning of the experts he/she is observing resemble the ways of reasoning of logic and mathematics with which he or she is familiar.
Someone, passionate about neurology and (more or less) versed in neuroimaging, might find it interesting to observe decisions from behind the monitors of a PET, a SPECT, or an fMRI, ending up not understanding much of the why and how of a decision, but obtaining a more than satisfactory sense of scientificity.
Still others, such as the teacher of this course, may be interested in how certain experts reason and the most effective way to teach someone to reason (and decide) like them. Having the awareness that reducing decisions to reasoning means missing out on a lot of the decision phenomenon, and that there are many different ways of studying ‘reasoning'.
And in addition to these there are also the experts of a particular sector, those who have to make decisions in their field, who from a course in the psychology of decision-making processes would like operational indications to “do better”, to make better decisions. And they mostly don't get them. Either because the questions they would like to ask Nature are different from those that scholars like to ask, or because for the most part scholars are not so expert in the details of application fields other than their own discipline.
To a disenchanted observation, a wide level of naivety abounds in many ‘suppliers’ of knowledge about decisions, enthusiastic promoters of their “universal” ideas, and in many consumers of this knowledge, ready to accept anything in the hope of increasing their power over the world.
The first objective of this course is to reduce students’ naivety about the knowledge currently existing about decisions and to help them choose with care and disenchantment the ‘suppliers’ of knowing about the decisions to listen to — based on the aspects relevant to them in the decision that interests them.
The second objective of the course is to provide students with some concepts to analyze their own ‘reasoning’ processes (and those of others), highlighting the starting assumptions and the mental operations made starting from these assumptions. With the aim of accustoming the students to apply this type of analysis to the reasoning involved in the decisions — their own and those of others — which they consider important to understand better.
The third objective is to familiarize students with the contexts and processes of reasoning and decision of the business world, those who make technological innovation, and public organizations. This objective is pursued with the participation of some experts in the lessons and with a series of mandatory readings to be chosen from a list of texts relating to these areas.
Contents
The course is structured around some key concepts (each with a set of accessory concepts) useful for analyzing reasoning and decisions.
In the manner of constructivist teaching*, from time to time, the teacher will invite students starting from their experience of their decision processes (or of others' decision processes that are problematic for them) and will help them to abstract from these experiences the concepts object of the lesson.
The purpose of this teaching method is to try to actually change the way students observe their own and others’ decision processes. This modality is adopted because the alternative and more classical modality — according to which 1) the teacher introduces the linguistic label of the concept, 2) provides a description and some examples, and 3) the student during the exam preparation predisposes to being able to return description and examples of the concept when the teacher indicates its linguistic label — it tends not to modify the student's effective reasoning and decision ability.
Constructivist teaching makes the most of teacher-student interaction (and student-student interactions). For this reason, attendance at lessons is highly recommended.
The verification of the skills learned, in constructivist teaching takes place both in itinere, during the lessons, and at the end of the course, and is centered on evaluating whether the student is able to abstract the concepts proposed from the material provided by his personal experiences, and whether he is able to construct chains of reasoning using the concepts he has abstracted.
Non-attending students are invited to carefully follow the videos of the recordings of the lessons (which at the end of the lesson will be made available to students on the Moodle platform), to try to carry out the exercises proposed in class at home, if they consider it useful to use the reception of students as an opportunity to verify what they have learned, and to accentuate the attention they will devote to the study of recommended textbooks.
The constructivist didactic approach used during the lessons does not exempt students from the more traditional “mnemonic” study of the texts proposed in the bibliography. It simply takes note of the fact that traditional “menmonic” study alone tends not to permanently change the student's skills beyond the exam date. And that, only if the student has previously experimented in class a construction of concepts starting from his/her own personal experiential material, does the mnemonic study of the texts in the bibliography have the hope of leaving in the student something that goes beyond the mere preparation to “pass the exam”.
- See e.g. 1) Grennon Brooks, J. & Brooks, M.G. (1993/1999) In search of understanding: The case for constructivist classrooms. Alexandria, VA: Association for Supervision and Curriculum Development (ASCD). 2) Glasersfeld, E. von (1983) “Learning as a Constructive Activity”. In: Bergeron, J. C. & Herscovics, N. (ed.) Proceedings of the 5th Annual 083 Meeting of the North American Group of Psychology in Mathematics Education, Vol. 1. Montreal: PME-NA, 41–101. Without bothering the Socratic method, which also shares many aspects with constructivist didactics, the teaching that the teacher will try to do is guided by the phrase of Michel de Montaigne “Mieux vaut une tête bien faite qu'une tête bien pleine.” (Essais, I, 26) and from that of Dante Alighieri “Non fa scienza, sanza lo ritenere, avere inteso.” (Paradiso, V, 41-42).
Detailed program
The concepts that students will be helped to abstract from decision-making situations of their own experience have to do with:
- The different ways in which it is possible to set up the study of decision processes. With particular focus on the advantages, disadvantages of different ways and the uselessness of seeking “the definitive way” to analyze decisions. The concept of theoretical pluralism and cognitive pragmatism.
- How to keep the linguistic and phenomenal dimensions in play in the analysis of 'reasoning', using William James's metaphor of the Stream of thought.
- To build a theory of knowledge or a theory of beliefs around the idea of adaptation to the environment proposed by Charles Darwin.
- To use the concepts of Nominalism and Realism to classify the ways of reasoning that guide decisions.
- To explore forms of reflective thought and an interactionist perspective in the study of decisions: putting the observer in observation.
- To explore how the material dimension is relevant in the reasoning of decision makers, and the micro interactional dimension in decisions.
- Models of the mind as a unique information processor and models of the mind as a plurality of inner dialogues.
The seven key concepts proposed to students during class discussions were developed by various research traditions in the fields of philosophy (James-style nominalist Pragmatism, Genetic Epistemology, Radical Constructivism), psychology and anthropology (again nominalist Pragmatism, North American and Italian Interactionism, Ethnography of reason). In order to obtain a high grade on the exam, students must study (in the traditional way, “mnemonic”) the proposed bibliography and be able to highlight during the examination the relationships between what they did in class and the manufacture of similar ideas by the authors cited in the books.
Prerequisites
No previous knowledge of the topics to be treated is required.
Some students, especially those who are better at preparing exams mnemonically, may find it more difficult to get involved in the teaching methodology of the course. In them, the habit of reading the bibliography, preparing the exam mnemonically, giving it, and passing on, may prevail.
The invitation, for these, and for all other students (including non-attending students) is to try to take the opportunity offered by the course to reflect, in the way proposed by the course, on their own (and others’) ways of thinking and make decisions.
Students who are good at preparing exams mnemonically will still have the opportunity to show this ability by studying the proposed bibliography with particular care. In class and during the exam, however, they must also be able to accompany this competence with the ability to formulate personal thoughts and observations on their and others’ decision processes.
Teaching methods
As described above, the lessons will take the form of teacher-led class discussions. They will be centered around facilitating in the students the construction of the concepts that are the objective of the lesson, starting from their personal experiences of decision processes.
There may be segments dedicated to the offer by the teacher of information on the bibliography.
For the part of the course dedicated to the familiarization of students with the contexts and processes of reasoning and decision of the business world, of those who make technological innovation, and of public organizations, participation in some lessons of expert decision makers who have worked or are working in these areas is foreseen (including Ing. Giorgio Garuzzo, former General Manager of the Fiat group). The same teacher has, for more than twenty years, held the role of decision-maker in the investment sector as a portfolio manager.
As already mentioned above, the lessons will be videotaped and at the end of the lesson they will be made available to students on the Moodle platform.
Assessment methods
For attending students there is an on-going assessment on the development of their ability to analyze the decisions shown during class discussions. This will be accompanied (for attending and non-attending students) by a final exam in the form of an oral exam.
The exam will consist, indicatively, of: 1) an interview aimed at verifying the ability to critically analyze some decisions proposed by the teacher or indicated by the student. The student will have to demonstrate that they have mastered the use of concepts experienced in the classroom and that they can intelligently relate them to the references to the authors cited in the bibliography. And in 2) an interview aimed at verifying the reading of the text chosen from those proposed for the familiarization of students with the contexts and processes of reasoning and decision of the business world, of those who make technological innovation, and of public organizations.
Part of the reference texts for the exam are in English. Students who have difficulty with the language (or who wish to do so for other reasons) can replace the publications in English with the alternative bibliography in Italian as indicated below. For all students, the lessons and the exam will be held in Italian.
Textbooks and Reading Materials
Mandatory text to be used as a reference and to deepen the study of the concepts built in the classroom
- de Waal, C. (2022) Introducing Pragmatism: A Tool for Rethinking Philosophy. New York: Routledge. – Chapters 1 to 4 in full, plus the parts indicated in class from chapters 5 to 8 and chapters 11 (Richard Rorty), 14 (Legal Pragmatism), 16 (The End(s) of Philosophy).
alternative in Italian:
- Santucci A., edited by, (1970, reprint 2017) Pragmatism. Novara: UTET / De Agostini Libri. — the following chapters: PEIRCE: Il fissarsi della credenza, Come rendere chiare le nostre idee; JAMES: Il sentimento della razionalità, La corrente del pensiero, Il significato del pragmatismo; MEAD: Psicologia sociale e comportamentismo, La relazione della mente con la risposta e l’ambiente; SCHILLER: La verità; VAILATI: Sull’importanza delle ricerche relative alla storia delle scienze, Alcune osservazioni sulle questioni di parole nella storia della scienza e della cultura, Pragmatismo e logica matematica.
Mandatory bibliography for students' familiarization with decisions in the business world, technological innovation, and public organizations
One mandatory text chosen from the following, to be read "like a novel”:
-
Garuzzo, G. (2018) Quando in Italia si facevano i computer. Tricase, Lecce: Youcanprint.
-
Garuzzo, G. (2012) FIAT, i segreti di un’epoca. Roma: Fazi Editore. Also available in English: (2014) FIAT: The secrets of an epoch. Berlin: Springer.
-
Michellone, G. (2021) Una Fiat che fu: Quando con i calzoni corti facevamo l’antiskid. Milano: Guerini Next.
-
Bueno de Mesquita, B. & Smith, A. (2012) The Dictator’s Handbook: Why Bad Behavior is Almost Always Good Politics. New York: PublicAffairs.
-
Bueno de Mesquita, B. (2011) L’Uomo del Destino. Milano: Rizzoli. Also available in the original edition in English: (2009) The Predictioneer’s Game. New York: Random House.
Optional text on Radical Constructivist theory of knowledge
- Glasersfeld, E. von (1995/2016) Il costruttivismo radicale: Una via per conoscere e apprendere. Roma: Odradek. Also available in the original edition in English: (1996/2013) Radical Constructivism: A way of knowing and learning. London: Routledge.
Optional text on material aspects in decisions
- Livingston, E. (2008) Ethnographies of Reason. Aldershot, England: Ashgate Publishing.
Sustainable Development Goals
Scheda del corso
Staff
-
Carlo Renato Massironi