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  1. Sociology
  2. Master Degree
  3. Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali [F8702N - F8701N]
  4. Courses
  5. A.A. 2023-2024
  6. 2nd year
  1. Intercultural Capacity
  2. Summary
Insegnamento Course full name
Intercultural Capacity
Course ID number
2324-2-F8701N082
Course summary SYLLABUS

Course Syllabus

  • Italiano ‎(it)‎
  • English ‎(en)‎
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Obiettivi formativi

Il curriculum di relazioni interculturali del CdS Progest, nella sua compnente di comunicazione interculturale, è costituito da due parti interconnesse insegnate rispettivamente dalla prof. Ida Castiglioni, "Comunicazione interculturale" e dal prof. Milton Bennett "Intercultural capacity".

Obiettivo principale del corso di Intercultural Capacity è quello di stabilire la relazione tra sviluppo percettivo, sensibilità interculturale e competenza interculturale. L’intersezione di questi concetti spiega e fornisce un modello di sviluppo di competenza per gestire “l’alterità”.

Contenuti sintetici

La prima parte del corso intende fornire le competenze per descrivere, interpretare e valutare una cultura; per la maggior parte delle persone ciò significa spesso ancora fare solo riferimento ai suoi simboli e ai suoi aspetti “oggettivi”. Dal punto di vista della comunicazione interculturale si organizzeranno invece esclusivamente gli aspetti soggettivi della cultura entro sei modalità culturali in un crescendo di complessità: 1) l’uso pragmatico del linguaggio; 2) la comunicazione non verbale; 3) gli stili di comunicazione; 4) gli stili di conflitto; 5) gli stili cognitivi; 6) gli orientamenti valoriali.
La seconda parte del corso approfondisce il Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale di Milton Bennett a partire dai fondamenti della teoria costruttivista della percezione alle sue applicazioni nelle relazioni interculturali. Il modello distingue una visione del mondo “etnocentrica”-negazione, difensa o minimizzazione dell’alterità culturale- da una “etnorelativa”-l’accettazione, l’adattamento e l’integrazione dell’alterità culturale. Il movimento tra le posizioni del modello è spiegato come un riconoscimento e una riconciliazione tra dicotomie come stabilità e cambiamento e unità e diversità. La riconciliazione di questioni etnorelative genera una forma di etica che si adatta molto bene alle situazioni interculturali e multiculturali che a sua volta è una guida necessaria per lo sviluppo personale e per generare cambiamento in piccole e grandi organizzazioni.

Programma esteso

La ricerca nel campo delle relazioni interculturali degli ultimi venticinque anni ha dimostrato come il contatto cross-culturale da solo sia spesso inutile per lo sviluppo di competenze e possa diventare anche nocivo in alcune circostanze.
Affinchè sia costruttivo ci devono essere alcune condizioni, tra cui il riconoscimento delle differenze culturali e il mantenimento di un’attitudine positiva nei loro confronti. Chiameremo questa condizione il mindset interculturale. Ugualmente importante è l’abilità di usare framework per imparare a imparare al fine di identificare potenziali aree di incomprensione (non solo tra culture nazionali, o etniche ma disciplinari per esempio) e di comportamento appropriato. Chiameremo questa condizione lo skillset interculturale. Infine, la ricerca attuale dimostra come diverse forme di competenza interculturale siano associate con diverse fasi di evoluzione. Dove ci collochiamo lungo questo continuum evolutivo influenza quanto possiamo imparare dal contatto con la differenza culturale. Ciò è definito sensibilità interculturale (Bennett, 2001).
Il dibattito sulla competenza interculturale sarà accompagnato da riflessioni ed esercizi al fine di generare nel gruppo una maggiore capacità interculturale.

Prerequisiti

Il docente di questo corso incoraggia fortemente la frequenza.

E’necessaria una conoscenza di base della lingua inglese poiché il corso è offerto in inglese.

Metodi didattici

La metodologia didattica del corso prevede alcune presentazioni e discussioni iniziali, seguite da una serie di esercitazioni strutturate. Ogni esercitazione crea l’opportunità di mettere in pratica una diversa competenza e di discuterne le sue implicazioni sia a livello personale che professionale. I partecipanti sono invitati a portare i loro casi studio in aula per poter meglio comprendere insieme a colleghi e docente come valorizzare la diversità culturale e come affrontare la naturale resistenza al cambiamento.

Esercitazioni strutturate offriranno l’opportunità di “fare esperienza”di ogni posizione del Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale: l’esperienza di percezione della differenza; l’esperienza di creazione di categorie; l’esperienza del contesto culturale; l’esperienza di cornici culturali alternative; l’esperienza di scegliere la propria cornice culturale.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per gli studenti frequentanti sono previste prove intermedie per entrambe i docenti. L’elaborato finale, in italiano o in inglese a discrezione dello studente, consisterà in un testo su un piccolo progetto o una ricerca di campo concordata in aula con i docenti corredata dai riferimenti teorici della letteratura di riferimento che sarà poi discusso durante l’esame orale.

Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale in italiano o in inglese a discrezione dello studente, in cui dovranno dimostrare la comprensione dei testi di riferimento e la loro applicazione a esperienze di vita concreta.

La docente di riferimento per la valutazione è la professoressa Ida Castiglioni.

Testi di riferimento

M. Bennett (2015) (a cura di),La comunicazione interculturale. Paradigmi, Principi e Pratiche, Franco Angeli, Milano.

M. Bennett (2013) Basic concepts of intercultural communication: Paradigms, principles, and practices. Boston, Intercultural Press

Gli studenti non frequentanti devono preparare inoltre:

Bennett, M. (2017). “Constructivist intercultural communication.” In Y. Kim (Ed), Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.

Bennett, M. (2017). “Developmental model of intercultural sensitivity.” In Y. Kim (Ed). Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.

Bennett, M. (2013). “Stereotypes/generalizations.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.

Bennett, M. (2013). “Ethnocentrism/xenophobia.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.

all articles will be uploaded on the e-learning platform

Sustainable Development Goals

ISTRUZIONE DI QUALITÁ | PARITÁ DI GENERE | RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE | CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI
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Learning objectives

The intercultural communication component of the curriculum of intercultural relations iof the degree Progest s constituted by two interconnecting parts taught by prof. Ida Castiglioni and by prof. Milton Bennett, “Intercultural Communication”and “Intercultural Capacity,”respectively.

The main objective of the Intercultural Capacity course is to establish the relationship among perceptual development, intercultural sensitivity, and intercultural competence. The intersection of these concepts explains and guides how people develop greater competence in dealing with cultural “otherness”.

Contents

The first part of the course will provide with competencies for describing, interpreting, and evaluating a culture; for the majority of people this still means referring mainly to its symbols and its “objective aspects”. From an intercultural viewpoint, we’ll talk about subjective aspects of culture through the development of so called etic categories of observation. 1) the pragmatic use of language; 2) nonverbal communication; 3) communication styles; 4) conflict styles; 5) perceptual (cognitive) styles; 6) value orientations.
The second part of the course will explicate Milton Bennett’s Developmental Model of Intercultural Sensitivity in terms of constructivist perception theory and its application to exercising competence in intercultural relations. The model differentiates “ethnocentrism”—the denial of, defense against, or minimization of cultural otherness, and “ethnorelativism”– the acceptance of, adaptation to, or integration of cultural otherness. Movement through the stages is explained in terms of recognizing and reconciling dichotomies such as stability and change, and unity and diversity. The reconciliation of issues in ethnorelativism generates a form of ethicality that is well-adapted to intercultural and multicultural situations, which in turn is a necessary guide for personal development and change agentry in small and large organizations.

Detailed program

Research in the field of intercultural communication of the last 25 years, shows our interconnected and multicultural world demands both an intercultural mindset and an intercultural skillset. The intercultural skillset is necessary for communicating effectively and appropriately in a variety of cultural settings, both in international cross-border initiatives (e.g. international cooperation) and in domestic multicultural workforce management (e.g. increasingly social services are becoming multicultural in Italy and in Europe).The ability to use a framework for learning to learn is crucial in order to be able to identify potential misunderstandings (not only between different national/ethnic cultures, but also disciplinary differences, for instance) or areas of appropriate behavior. Also, current reserach shows how intercultural competence is associated to different stages of evolution. Where we are on this hypothetical continuum affects how and what we can learn from contact with intercultiural difference. This is defined as Intercultural Sensitivity (Bennett, 2001).
The debate on intercultural competence will be accompanied by reflections and exercises in order to generate in the group a larger intercultural capacity.

Prerequisites

Course faculty strongly encourage class attendance.

A basic knowledge of English language is necessary as the course is taught in English.

Erasmus students are welcome. They are invited however to come to class and follow through with actual presence and reading of assigned materials.

Teaching methods

The course is organized through intial presentations and group discussions, followed by structured exercises. Every exercise creates the opportunity to apply different competences and to discuss implications both at a personal and professional level. Participants are encouraged to bring their own case studies to class in order to better understand the leverages to value cultural diversity and how to face natural resistance to change.
Structured exercises will provide the opportunity to “make experience” of every developmental position of the Developmental Model of Intercultural Sensitivity: the experience of perceiving cultural difference; the experience of creating categories; the experience of the cultural context; the experience of alternative cultural frameworks; and the experience of choosing one’s cultural frame.

Assessment methods

Attending students will have intermediate steps of assessment and will make a final essay in Italian or English, according to preference, agreed upon during class time which will imply a small project or field research on the basis of the provided literature which will be discussed during the oral test.

Non attending students will sustain an oral exam in Italian or English, according to preference, in which they will have to demonstrate the understanding of texts and their application to concrete life experience.

Professor Ida Castiglioni will be the referent for final exams.

Textbooks and Reading Materials

M. Bennett (2015) (a cura di),La comunicazione interculturale. Paradigmi, Principi e Pratiche, Franco Angeli, Milano.

M. Bennett (2013) Basic concepts of intercultural communication: Paradigms, principles, and practices. Boston, Intercultural Press

Non attending students must also read:

Bennett, M. (2017). “Constructivist intercultural communication.” In Y. Kim (Ed), Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.

Bennett, M. (2017). “Developmental model of intercultural sensitivity.” In Y. Kim (Ed). Encyclopedia of Intercultural Communication. Wiley.

Bennett, M. (2013). “Stereotypes/generalizations.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.

Bennett, M. (2013). “Ethnocentrism/xenophobia.” In C. Cortes (Ed) Multicultural America: A multimedia encyclopedia. New York: Sage.

all articles will be uploaded on the e-learning platform

Sustainable Development Goals

QUALITY EDUCATION | GENDER EQUALITY | REDUCED INEQUALITIES | SUSTAINABLE CITIES AND COMMUNITIES
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Key information

Field of research
SPS/08
ECTS
7
Term
First semester
Activity type
Mandatory to be chosen
Course Length (Hours)
49
Degree Course Type
2-year Master Degreee
Language
English

Staff

    Teacher

  • MB
    Milton James Bennett

Students' opinion

View previous A.Y. opinion

Bibliography

Find the books for this course in the Library

Enrolment methods

Manual enrolments
Self enrolment (Student)

Sustainable Development Goals

QUALITY EDUCATION - Ensure inclusive and equitable quality education and promote lifelong learning opportunities for all
QUALITY EDUCATION
GENDER EQUALITY - Achieve gender equality and empower all women and girls
GENDER EQUALITY
REDUCED INEQUALITIES - Reduce inequality within and among countries
REDUCED INEQUALITIES
SUSTAINABLE CITIES AND COMMUNITIES - Make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable
SUSTAINABLE CITIES AND COMMUNITIES

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