- Area di Scienze della Formazione
- Corso di Laurea Triennale
- Scienze dell'Educazione [E1901R]
- Insegnamenti
- A.A. 2023-2024
- 2° anno
- Clinica della Formazione
- Introduzione
Syllabus del corso
Titolo
Desiderio di educare, educare al desiderio
Il linguaggio degli affetti nella formazione e nel lavoro educativo
Argomenti e articolazione del corso
Quali sono le radici di un lavoro di cura e in che modo gli affetti concorrono a rendere l’educazione un processo significativo, volto all’autonomia, all’emancipazione, alla scoperta del proprio posto e del proprio desiderio per ciascun soggetto all’interno della collettività? Un sapere dell’interiorità non riguarda solo gli individui ma il sociale poiché l’interiorità è un territorio complesso fatto di storie, di esperienze e incontri che hanno segnato il percorso formativo di ciascun soggetto all’interno della collettività. Oggi un sapere degli affetti rivela la sua importanza e la sua cogente attualità negli ambiti in cui si esercita un lavoro educativo e di cura e richiama la centralità della testimonianza come esperienza fondamentale perché l’educazione recuperi la sua tensione progettuale e desiderante volta alla costruzione di un sé che possa autorealizzarsi e concorrere in modo critico e autonomo alla società di cui è parte.
La responsabilità di chi esercita una professione educativa si appoggia su un’educazione emotiva come capacità di supporto ai processi di simbolizzazione, postura che si costruisce offrendo chiavi di comprensione che sappiano pensare in profondità l'educazione individuale e collettiva, per costruire orizzonti di oltre-passamento di un analfabetismo emozionale sempre più diffuso tra le nuove generazioni. Ripensare le radici emotive del legame sociale, in un tempo segnato dalla frammentazione e dalla perdita di orizzonti di senso comuni, consente di intendere l’educazione agli affetti nel processo di continuità tra personale e politico. Infatti per esercitare una professione educativa e di cura occorre costruire un’attitudine alla relazione con l’altro che non si fondi su una logica assistenzialistica ma piuttosto interroghi i valori, i comportamenti e le pratiche dei professionisti perché il desiderio di educare si radichi in un ripensamento delle radici di un’educazione al desiderio. In un momento di crisi sociale e culturale le giovani generazioni sono esposte a plurime manifestazioni di malessere e che chiedono di ripensare le forme di un’educazione inclusiva, capace di restituire una dignità e una progettualità a tutti e a ciascuno. Inoltre a fronte di un orizzonte di marcato individualismo si assiste a un impoverimento di esperienze ricche di un portato affettivo che permettano ai giovani di rischiare la ricerca del proprio desiderio.
In questa direzione il tema della salute a livello individuale e sociale e del benessere, come anche dichiarato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda ONU 2030, si pone come un impegno urgente per i professionisti dell’educazione, chiamati fin dalla formazione iniziale a sviluppare conoscenze e competenze in tale ambito. Insegnanti, educatori e professionisti della cura sono chiamati a pensare l’intreccio inestricabile tra forme di sofferenza individuale e carenze di ordine sociale che toccano il ruolo delle istituzioni e dei servizi educativi e le finalità gli interventi messi in atto al loro interno.
Inoltre oggi le professioni educative sono soggette a una rappresentazione in cui prevalgono dimensioni orientate a una ratio tecnica e a parametri di oggettività che collocano in secondo piano l’investimento desiderante e la conoscenza sensibile che orienta il lavoro dell’educatore; in questa visione gli affetti divengono aspetti residuali e sospetti per il loro portato di soggettivismo. Essi tuttavia muovono nel profondo i progetti, gli interventi, le pratiche, le azioni e i contesti di chi lavora a contatto con soggetti in difficoltà, in ogni ambito del lavoro educativo (dalla scuola ai servizi educativi, alle comunità residenziali, al lavoro domiciliare etc..) Il lavoro nei contesti di disagio richiede di non estromettere le dimensioni affettive, piuttosto di saperle vivere e valorizzare per costruire una presenza a sé e all’altro capace di porsi in ascolto dei messaggi emotivi, trovando nella consapevolezza individuale e di gruppo un luogo fondamentale di crescita professionale.
A partire da un dialogo, sviluppato in chiave trans-disciplinare tra la clinica della formazione, il sapere pedagogico e il sapere psicoanalitico il corso rifletterà sul rapporto tra cultura degli affetti e pratiche educative oltre che sulle condizioni formative che consentono all’educatore di apprendere dalla propria storia. Il corso approfondirà inoltre il contributo che tali paradigmi offrono alla comprensione del ruolo cruciale delle prime relazioni con l’ambiente nello sviluppo del processo di formazione individuale per dotare l’educatore di chiavi di lettura capaci di dare valore a un’educazione come processo di soggettivazione autenticante.
I linguaggi estetici costituiranno dei preziosi ancoraggi per sviluppare in modo originale e inedito la costruzione del proprio sé professionale, in stretta risonanza con il proprio mondo creativo e immaginativo, al fine di sviluppare uno sguardo orientato a un prendersi cura dell'altro. Verranno proposti lavori individuali e di gruppo su casi educativi, su esperienze professionali, su testi artistici e poetici e incontri con testimoni delle realtà professionali. La finalità è offrire un’esperienza d’aula in cui ogni singolo studente e il gruppo possano usufruire di un sapere articolato che pensi la stretta sinergia tra sviluppo emotivo e costruzione di un pensiero critico e meta-riflessivo, competenze queste che pongano i futuri educatori all'altezza della complessità dei problemi e le sfide che l’educazione ci pone davanti.
Obiettivi
Con questo insegnamento, si intendono promuovere i seguenti apprendimenti, in termini di:
• Conoscenza degli elementi centrali della teoria clinica della formazione, della relazione tra sapere pedagogico e sapere psicologico con particolare attenzione al contributo del paradigma psicoanalitico;
• Comprensione dello stretto rapporto tra dimensione educativa e sviluppo della personalità nelle storie di formazione;
• Comprensione e auto-consapevolezza dei modelli educativi che si trasferiscono nella propria storia di formazione;
• Comprensione dell'importanza dell'educazione affettiva per la salute individuale e sociale;
• Connessione fra saperi teorici e pratiche di lavoro sul campo;
• Comprensione della centralità di una comunicazione consapevole all’interno delle relazioni educative;
• Comprensione del ruolo degli affetti come snodi centrali per promuovere il benessere dei servizi educativi, dei gruppi di lavoro e dello sviluppo della relazione con gli utenti;
• Presa di consapevolezza dei delicati aspetti etici e deontologici in gioco nei processi educativi.
Metodologie utilizzate
La metodologia utilizzata nel corso prevede:
- Lezioni frontali;
- Lavori individuali e di gruppo centrati sull’analisi di articoli scientifici, casi professionali, materiali-video;
- Lavori individuali e di gruppo finalizzati alla rielaborazione di produzioni artistiche e di testi letterari e poetici.
Materiali didattici (online, offline)
Materiali didattici
I materiali didattici ( slides, articoli, tracce di lavoro, articoli scientifici) verranno forniti durante il corso e caricati sulla piattaforma on-line.
Programma e bibliografia
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Ulivieri Stiozzi, S. (2021), La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo Milano: FrancoAngeli;
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Stoppa, F. (2021) Istituire la vita. Come riconsegnare le istituzioni alla comunità, Milano: Vita & Pensiero;
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Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
Modalità d'esame
A livello generale l’esame consisterà in una prova orale.
Il colloquio verterà:
- sull’accertamento della conoscenza dei testi in bibliografia;
- sulla capacità di sviluppare opportuni collegamenti e chiavi di lettura trasversali delle tematiche proposte nella bibliografia d’esame;
- sulla capacità di sviluppare opportuni collegamenti e chiavi di lettura trasversali degli argomenti affrontati nelle lezioni del corso;
Oltre alle conoscenze saranno valutate le capacità di declinare le teorie, i modelli e i contenuti presenti nei testi e nei lavori proposti in aula nella prefigurazione di interventi educativi nei contesti del lavoro di cura
A livello specifico (secondo i Descrittori di Dublino, indicati nella SUA-Cds -Scheda Unica Annuale del Corso di Studi – presente sul sito web): verranno verificate:
*in riferimento a:
Conoscenza e comprensione
Verranno accertate tramite la prova orale, strutturata in domande mirate a orientare la riflessione dello studente, la conoscenza delle caratteristiche principali dei fondamenti pedagogici, con particolare riferimento al modello clinico in ambito pedagogico e alla comprensione e collocazione dei riferimenti multidisciplinari - specie per la psicoanalisi - rispetto alle dimensioni educative, implicite nell’approccio clinico in pedagogia.
**Capacità di applicare conoscenza e comprensione **
Verranno accertate le capacità di saper connettere i saperi teorici e pratici, di sapere analizzare e prospettare pedagogicamente le attività educative, di saper operare una lettura delle situazioni professionali, di sapere prefigurare gli esiti, le conseguenze e i risultati degli interventi anche sul piano dell'etica e della deontologia professionale.
Orario di ricevimento
**Il ricevimento si svolgerà previa prenotazione via mail il giovedì pomeriggio. ** A scelta dello studente si prevede la modalità in presenza o a distanza. **
Si invitano gli studenti interessati a inviare una mail a:
stefania.ulivieri@unimib.it.
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Durata dei programmi
I programmi valgono due anni accademici.
Cultori della materia e Tutor
Dott. Andrea Forria
Sustainable Development Goals
Course title
Wish to educate, educate to desire
The language of affects in training and educational work
Topics and course structure
What are the origins of care work and how do affects contribute to making education a meaningful process, aimed at autonomy, emancipation, the discovery of each subject's place and desire within the community? A knowledge of interiority does not only concern individuals but also society, since interiority is a complex territory made up of stories, experiences and encounters that have marked the formative path of each subject within the community. Today, therefore, a knowledge of the affections reveals its importance and cogent relevance in the spheres in which educational and care work is exercised and recalls the centrality of witnessing as a fundamental experience so that education recovers its planning and desiring tension aimed at the construction of a self that can be self-fulfilling and contribute critically and autonomously to the society of which it is a part.
The responsibility of those who exercise an educational profession rests on an emotional education as a capacity to support the processes of symbolisation, a posture that is constructed by offering keys to understanding that know how to think in depth about individual and collective education, to build horizons of overcoming an emotional illiteracy that is increasingly widespread among the new generations. Rethinking the emotional roots of the social bond, in a time marked by fragmentation and the loss of common horizons of meaning, allows us to understand education to the affections in the process of continuity between the personal and the political. In fact, in order to exercise a profession of education and care, it is necessary to build an attitude towards the relationship with the other that is not based on a welfare logic but rather questions the values, behaviour and practices of professionals so that the desire to educate is rooted in a rethinking of the roots of an education to desire. At a time of social and cultural crisis, the younger generations are exposed to multiple manifestations of malaise and call for a rethinking of the forms of an inclusive education, capable of restoring dignity and planning to each and every one. Moreover, in the face of a horizon of marked individualism, we are witnessing an impoverishment of experiences that are rich in an affective bearing that allow young people to risk the search for their own desire. In this direction, the theme of individual and social health and wellbeing, as also declared by the Sustainable Development Goals (SDGs) of the UN 2030 Agenda, arises as an urgent commitment for educational professionals, who are called upon from initial training to develop knowledge and skills in this area. Teachers, educators and care professionals are called upon to think about the inextricable intertwining of individual forms of suffering and social deficiencies that affect the role of educational institutions and services and the purposes of the interventions implemented within them.
Furthermore, today the educational professions are subject to a representation in which dimensions oriented to a technical rationale and parameters of objectivity prevail, which place in second place the desiring investment and sensitive knowledge that guides the work of the educator; in this vision, affects become residual and suspect aspects due to their subjectivism. However, they move the projects, interventions, practices, actions and contexts of those who work in contact with people in difficulty, in all spheres of educational work (from schools to educational services, residential communities, home work, etc.).
Starting from a dialogue, developed in a trans-disciplinary key between the clinic of education, pedagogical knowledge and psychoanalytical knowledge, the course will reflect on the relationship between the culture of affects and educational practices as well as on the formative conditions that enable the educator to learn from his or her own history. The course will also delve into the contribution that these paradigms offer to the understanding of the crucial role of the first relationships with the environment in the development of the individual formation process in order to provide the educator with keys to interpreting the value of education as a process of authenticating subjectivation.
Aesthetic languages will constitute valuable references to develop the construction of one's own professional self in an original and novel way, in close resonance with one's own creative and imaginative world, in order to develop a gaze oriented towards caring for the other. Individual and group work will be proposed on educational cases, professional experiences, artistic and poetic texts, and meetings with witnesses of professional realities.
The aim is to offer a learning experience in the classroom in which each individual student and the group can benefit from an articulated knowledge that thinks about the close synergy between emotional development and the construction of critical and meta-reflective thinking, skills that place future educators up to the complexity of the problems and challenges that education places before us.
Objectives
With this teaching, the following learning is to be promoted, in terms of:
- Knowledge of the central elements of the clinical theory of education, the relationship between pedagogical knowledge and psychological knowledge with particular attention to the contribution of the psychoanalytic paradigm;
- Understanding of the close relationship between the educational dimension and personality development in training histories;
- Understanding and self-awareness of the educational models that are transferred into one's own educational history;
- Understanding of the importance of affective education for individual and social health;
- Connection between theoretical knowledge and fieldwork practices;
- Understanding of the centrality of conscious communication within educational relationships;
- Understanding of the role of affect as a central junction for promoting the well-being of educational services, work groups and the development of relationships with users;
- Awareness of the delicate ethical and deontological aspects at stake in educational processes.
Methodologies
The methodology used in the course includes:
- Lectures;
- Individual and group work centred on the analysis of scientific articles, professional cases, video materials;
- Individual and group work aimed at the reworking of artistic productions and literary and poetic texts.
Online and offline teaching materials
Teaching materials
Teaching materials (slides, articles, working outlines, scientific papers) will be provided during the course and uploaded to the online platform.
Programme and references
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Ulivieri Stiozzi, S. (2021), La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo Milano: FrancoAngeli;
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Stoppa, F. (2021) Istituire la vita. Come riconsegnare le istituzioni alla comunità, Milano: Vita & Pensiero;
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Ulivieri Stiozzi, S. (2013), Sandor Ferenczi "educatore”. Eredità pedagogica e sensibilità clinica, Milano: FrancoAngeli.
Assessment methods
At a general level, the examination will consist of an oral exam.
The colloquium will focus on:
- on the assessment of knowledge of the texts in the bibliography;
- on the ability to develop appropriate connections and transversal interpretations of the topics proposed in the examination bibliography;
- on the capacity to develop appropriate connections and transversal interpretations of the topics dealt with in the course lectures.
In addition to the knowledge, the ability to apply the theories, models and contents of the texts and work proposed in the classroom to interventions in the context of educational work will be evaluated.
At a specific level (according to the Dublin Descriptors, indicated in the SUA-Cds -Single Annual Course of Studies - present on the website):
*with reference to:
Knowledge and understanding
The knowledge of the main characteristics of the pedagogical fundamentals, with particular reference to the clinical model in pedagogy and the understanding and placement of the multidisciplinary references - especially for psychoanalysis - with respect to the educational dimensions, implicit in the clinical approach in pedagogy, will be ascertained through Oral Examination, structured in questions aimed at guiding the student's reflection on these issues.
Ability to apply knowledge and understanding
The ability to connect theoretical and practical knowledge will be ascertained, to know how to analyze and pedagogically plan educational activities, to know how to prefigure the outcomes, consequences and results of interventions also in terms of ethics and professional ethics.
Office hours
**Receptions will be held by e-mail on Thursday afternoons.
**In-person or distance mode will be provided according to the student's preference. **
We invite interested students to send an email to:
stefania.ulivieri@unimib.it.
Programme validity
The programs are valid for two academic years.
Course tutors and assistants
Dott. Andrea Forria