Percorso della pagina
- Area Sociologica
- Corso di Laurea Triennale
- Servizio Sociale [E3902N - E3901N]
- Insegnamenti
- A.A. 2024-2025
- 3° anno
- Laboratorio 4 - Prevenire le dipendenze
- Introduzione
Insegnamento
Titolo del corso
Laboratorio 4 - Prevenire le dipendenze
Codice identificativo del corso
2425-3-E3901N060
Obiettivi formativi
Con il coinvolgimento attivo dei partecipanti (scambio di conoscenze e esperienze, confronto), il Laboratorio ha
l’obiettivo di
- Fornire gli strumenti conoscitivi utili ad analizzare il quadro attuale e gli scenari evolutivi dei fenomeni di abuso e
delle dipendenze a livello internazionale, nazionale e regionale (con particolare riferimento agli indirizzi di
programmazione in attuazione della cd Riforma socio-sanitaria ex l.r. 22/21 in tema di promozione della salute,
prevenzione dei fattori di rischio comportamentali, governo della domanda e dell’offerta di prestazioni; politiche e
programmi di inclusione sociale)
- Individuare le aree di intervento preventivo (a livello universale, selettivo, indicato e ambientale) che
possono/devono vedere coinvolta attivamente la figura dell’assistente sociale, fin dalle fasi formative e di tirocinio
- Sperimentare uscite sul campo e occasioni di ricerca-azione sia sul versante della progettazione sia su quello
della programmazione locale
TEMATICHE
- Quale è il problema? Cosa significa nel 2023 - in questa fase di post pandemia - prevenire le dipendenze?
- I dati sulla situazione e gli scenari evolutivi dei fenomeni di abuso
- La geografia dei fattori di rischio e di protezione
- Promozione della salute, prevenzione dei fattori di rischio comportamentali, prevenzione della cronicità
- Prevenzione universale, selettiva e indicata
- Politiche e programmi di inclusione sociale nel contesto lombardo
- Valutazione del rischio e intervento precoce
- La Programmazione locale in ottica preventiva e promozionale
- La mobilitazione delle risorse a livello territoriale
- Il Piano di Azione Regionale Dipendenze di Regione Lombardia
- La prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamenti nei nuovi scenari normativi e organizzativi
(attuazione L.R. 22/21 di ulteriore Riforma del SSR, Piano Regionale Prevenzione 2020-2025; Piano d'Azione
Nazionale Dipendenze in fieri, work in progress per attuazione "nuovi" LEA - limitazione dei rischi e Riduzione del
danno)
- Altri temi di specifico interesse dei partecipanti
TEMPI
Il laboratorio ha avrà una durata di 24 ore
Contenuti sintetici
Le dipendenze da sostanze e da comportamenti rappresentano un fenomeno in continua evoluzione e
cambiamento. I mutamenti e le mutazioni dello scenario epidemiologico (a maggior ragione in questa fase di
emergenza sanitaria) e socio-culturale obbligano chi opera nel sociale a individuare approcci, contesti, luoghi,
spazi e strumenti in grado di rispondere non solo alle sfide presenti ma anche a quelle che si intravvedono per il
futuro di breve medio periodo, dosando sapientemente interventi mirati alla prevenzione dei fattori di rischio
comportamentali indirizzati ai singoli e alla comunità, e azioni strategiche volte a promuovere salute nei contesti di
vita e di aggregazione sociale.
“Prevenire è meglio che curare” è, dunque, uno slogan che rischia di essere vuoto di senso se “fare prevenzione”
non si caratterizza come un atto intenzionale orientato al raggiungimento di obiettivi precisi, realistici, perseguibili e
sostenibili. In particolare, in tema di alcol, droghe, gioco d’azzardo patologico, programmare e progettare
prevenzione è un atto sofisticato che richiede – come tutti gli altri gesti tecnici - competenze, strumenti e attitudini
specifici. Le attività, gli interventi e i programmi preventivi, inoltre, per avere successo devono inserirsi in una
visione strategica e promozionale che sappia riconoscere e valorizzare le caratteristiche e le risorse dei contesti e
dei destinatari di volta in volta coinvolti, agendo in modo ecologico e sistemico per fronteggiare i bisogni complessi
tipici dell’epoca contemporanea.
Contemporaneamente, con l’emergere di nuovi quadri normativi finalizzati al controllo ed alla regolamentazione
dell’uso di droghe, si presentano buone opportunità per testare approcci alla prevenzione che tengano in
considerazione le evidenze esistenti e i diritti degli individui che fanno uso di droghe. Il crescente consenso in
merito al fatto che l’iniziazione all’uso di droghe sia un evento socialmente definito che gli individui sperimentano
all’interno di specifici contesti socialmente strutturati, associato alla distinzione dell’importanza di prevenire l’uso
problematico di droghe piuttosto che l’uso di droghe in generale, offre un’utile cornice di riferimento all’interno
della quale sviluppare approcci alla prevenzione dell’uso di droghe efficaci e fondati sui diritti di tutti i soggetti in
gioco, ricercando nuove strategie di significazione, mediazione sociale e equilibrio fra le visioni e i valori in gioco.
Per dipanare una questione sicuramente complessa e in continuo e attuale mutamento, è necessario individuare
modalità innovative di intervento e di collaborazione, integrazione e coordinamento fra i diversi attori in gioco (non
solo, come classicamente è avvenuto, la Scuola e i Servizi sociali rivolti agli adulti in difficoltà, ma tutti i diversi livelli
della Società civile, il mondo della produzione, i diversi settori dell’amministrazione pubblica – con particolare
attenzione al livello locale e regionale, il mondo della comunicazione e della politica).
A maggior ragione nel quadro dell’attuale fase di cambiamento politico-istituzionale, e di riorganizzazione del
sistema sociosanitario a livello nazionale e regionale, Servizi sociali e operatori (compresi quelli in formazione)
sono chiamati a riposizionarsi e a individuare nuove possibilità di azione e intervento, in una scena che, anche a
causa della persistente crisi economica acutizza le categorie classiche del bisogno e ne evidenzia nuove
dimensioni e caratteristiche. E’ dunque fondamentale che (anche) i futuri assistenti sociali approccino la questione
con uno sguardo orientato al futuro del proprio ruolo e del proprio agire: gesto tecnico, programmazione e
progettazione rigorosa, capacità di azione e di interazione a livello territoriale rappresentano, infatti, gli elementi
fondamentali di un lavoro troppo spesso, specie nel campo delle dipendenze, lasciato allo spontaneismo e
all’improvvisazione.
Il Laboratorio focalizzerà e approfondirà questi aspetti attraverso momenti di lezione frontale e di lavoro di gruppo
in plenaria, spazi per la ricerca e la sperimentazione individuale e in piccolo gruppo che impegneranno i
partecipanti in aula e sul campo (con modalità che saranno definite a partire da interessi, opportunità e attitudini dei
partecipanti stessi). Saranno inoltre proposte a tutti i partecipanti uscite sul territorio e incontri con testimoni
privilegiati e policy maker, così da arricchire il bagaglio teorico acquisito con spunti di concretezza e applicazione
sul campo.
Particolare attenzione sarà dedicata all’approfondimento della normativa nazionale e regionale di settore, agli
approcci e alle metodologie più efficaci per la programmazione e la progettazione, all’organizzazione e
all’evoluzione dei modelli e dei programmi di intervento, all’analisi di progetti innovativi nazionali e internazionali.
Saranno approfondite le indicazioni provenienti dalla letteratura scientifica di settore utili al miglioramento della
programmazione e della progettazione territoriale.
Programma esteso
Quale è il problema? Cosa significa nel 2023 prevenire le dipendenze?
I dati sulla situazione e gli scenari evolutivi dei fenomeni di abuso
La geografia dei fattori di rischio e di protezione
Promozione della salute, prevenzione dei fattori di rischio comportamentali, prevenzione della cronicità
Prevenzione universale, selettiva e indicata
Politiche e programmi di inclusione sociale nel contesto lombardo
Valutazione del rischio e intervento precoce
La Programmazione locale in ottica preventiva e promozionale
La mobilitazione delle risorse a livello territoriale
Il Piano di Azione Regionale Dipendenze di Regione Lombardia
La prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamenti nei nuovi scenari normativi e organizzativi
(attuazione L.R. 22/21 di ulteriore Riforma del SSR, Piano Regionale Prevenzione 2020-2025; Lavori in
corso verso il nuovo Piano d'Azione Nazionale Dipendenze; work in progress per l'attuazione dei "nuovi"
LEA - Riduzione del danno e limitazione dei rischi)
Altri temi di specifico interesse dei partecipanti
Prerequisiti
Il Laboratorio è riservato agli Studenti del III Anno
Metodi didattici
Il Laboratorio focalizzerà e approfondirà questi aspetti attraverso momenti di lezione frontale e di lavoro di gruppo
in plenaria, spazi per la ricerca e la sperimentazione individuale e in piccolo gruppo che impegneranno i
partecipanti in aula e sul campo (con modalità che saranno definite a partire da interessi, opportunità e attitudini dei
partecipanti stessi). Saranno inoltre proposte a tutti i partecipanti uscite sul territorio e incontri con testimoni
privilegiati e policy maker, così da arricchire il bagaglio teorico acquisito con spunti di concretezza e applicazione
sul campo.
Particolare attenzione sarà dedicata all’approfondimento della normativa nazionale e regionale di settore, agli
approcci e alle metodologie più efficaci per la programmazione e la progettazione, all’organizzazione e
all’evoluzione dei modelli e dei programmi di intervento, all’analisi di progetti innovativi nazionali e internazionali.
Saranno approfondite le indicazioni provenienti dalla letteratura scientifica di settore utili al miglioramento della
programmazione e della progettazione territoriale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'apprendimento sarà verificato attraverso la valutazione del grado di coinvolgimento e partecipazione attiva in
Aula, nonché attraverso la raccolta di materiali prodotti dagli Studenti individualmente e/o in gruppo.
Testi di riferimento
Allamani A. Beccaria F., Celata C., Cipriani F., Einstein S, Pepe P., Prina P., Rolando S., Voller F., Una
riflessione sull’efficacia delle politiche preventive per il controllo dei consumi di bevande alcoliche, in
Mission Mission 49 - Newsletter “Clinica dell’Alcolismo” n. 25, Franco Angeli, Milano (2018)
Beccaria F., Alcol e giovani. Riflettere prima dell'uso, Giunti Editore, Torino (2013)
Celata C., Margarone E., Ravera A., Gelmi G., “Promuovere la salute … della prevenzione e della
promozione della salute: teorie, ragionamenti, azioni … in rete … in aula e sul campo”, ” in “Trent’anni di
Carta di Ottawa – Atti del meeting Nazionale SIPS, Genova 17-18 novembre 2016”, Ardis S., Bicchi C.,
Carraro T., Aonia edizioni (2016)
EMCDDA - European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, European drug prevention quality
standards, Lisbona (2011)
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_145539_EN_TD3111250ENC.pdf
EMCDDA - European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, UE Drugs Report 2017 –
www.emcdda.europa.eu
De Brujin A., Tanghe J., de Leeuw R., Engels R., Anderson P., Beccaria F., Bujalski M., Celata C., Gosselt
J., Schreckenberg D., Slodownik L., Wothge J., van Dalen W., “European longitudinal study on the
relationship between adolescents’ alcohol marketing exposure and alcohol use”, in Addiction, 111,
1774-1783 doi:10.111/add.13455 (2016)
Esposito M., Geografia economica del gioco d'azzardo in Italia, Liuc Papers, Pubblicazione periodica
dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC, Numero 277, novembre 2014
Leone L., Celata C., Per una Prevenzione efficace. Evidenze di efficacia, strategie di intervento e reti locali
Con il coinvolgimento attivo dei partecipanti (scambio di conoscenze e esperienze, confronto), il Laboratorio ha
l’obiettivo di
- Fornire gli strumenti conoscitivi utili ad analizzare il quadro attuale e gli scenari evolutivi dei fenomeni di abuso e
delle dipendenze a livello internazionale, nazionale e regionale (con particolare riferimento agli indirizzi di
programmazione in attuazione della cd Riforma socio-sanitaria ex l.r. 22/21 in tema di promozione della salute,
prevenzione dei fattori di rischio comportamentali, governo della domanda e dell’offerta di prestazioni; politiche e
programmi di inclusione sociale)
- Individuare le aree di intervento preventivo (a livello universale, selettivo, indicato e ambientale) che
possono/devono vedere coinvolta attivamente la figura dell’assistente sociale, fin dalle fasi formative e di tirocinio
- Sperimentare uscite sul campo e occasioni di ricerca-azione sia sul versante della progettazione sia su quello
della programmazione locale
TEMATICHE
- Quale è il problema? Cosa significa nel 2023 - in questa fase di post pandemia - prevenire le dipendenze?
- I dati sulla situazione e gli scenari evolutivi dei fenomeni di abuso
- La geografia dei fattori di rischio e di protezione
- Promozione della salute, prevenzione dei fattori di rischio comportamentali, prevenzione della cronicità
- Prevenzione universale, selettiva e indicata
- Politiche e programmi di inclusione sociale nel contesto lombardo
- Valutazione del rischio e intervento precoce
- La Programmazione locale in ottica preventiva e promozionale
- La mobilitazione delle risorse a livello territoriale
- Il Piano di Azione Regionale Dipendenze di Regione Lombardia
- La prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamenti nei nuovi scenari normativi e organizzativi
(attuazione L.R. 22/21 di ulteriore Riforma del SSR, Piano Regionale Prevenzione 2020-2025; Piano d'Azione
Nazionale Dipendenze in fieri, work in progress per attuazione "nuovi" LEA - limitazione dei rischi e Riduzione del
danno)
- Altri temi di specifico interesse dei partecipanti
TEMPI
Il laboratorio ha avrà una durata di 24 ore
Contenuti sintetici
Le dipendenze da sostanze e da comportamenti rappresentano un fenomeno in continua evoluzione e
cambiamento. I mutamenti e le mutazioni dello scenario epidemiologico (a maggior ragione in questa fase di
emergenza sanitaria) e socio-culturale obbligano chi opera nel sociale a individuare approcci, contesti, luoghi,
spazi e strumenti in grado di rispondere non solo alle sfide presenti ma anche a quelle che si intravvedono per il
futuro di breve medio periodo, dosando sapientemente interventi mirati alla prevenzione dei fattori di rischio
comportamentali indirizzati ai singoli e alla comunità, e azioni strategiche volte a promuovere salute nei contesti di
vita e di aggregazione sociale.
“Prevenire è meglio che curare” è, dunque, uno slogan che rischia di essere vuoto di senso se “fare prevenzione”
non si caratterizza come un atto intenzionale orientato al raggiungimento di obiettivi precisi, realistici, perseguibili e
sostenibili. In particolare, in tema di alcol, droghe, gioco d’azzardo patologico, programmare e progettare
prevenzione è un atto sofisticato che richiede – come tutti gli altri gesti tecnici - competenze, strumenti e attitudini
specifici. Le attività, gli interventi e i programmi preventivi, inoltre, per avere successo devono inserirsi in una
visione strategica e promozionale che sappia riconoscere e valorizzare le caratteristiche e le risorse dei contesti e
dei destinatari di volta in volta coinvolti, agendo in modo ecologico e sistemico per fronteggiare i bisogni complessi
tipici dell’epoca contemporanea.
Contemporaneamente, con l’emergere di nuovi quadri normativi finalizzati al controllo ed alla regolamentazione
dell’uso di droghe, si presentano buone opportunità per testare approcci alla prevenzione che tengano in
considerazione le evidenze esistenti e i diritti degli individui che fanno uso di droghe. Il crescente consenso in
merito al fatto che l’iniziazione all’uso di droghe sia un evento socialmente definito che gli individui sperimentano
all’interno di specifici contesti socialmente strutturati, associato alla distinzione dell’importanza di prevenire l’uso
problematico di droghe piuttosto che l’uso di droghe in generale, offre un’utile cornice di riferimento all’interno
della quale sviluppare approcci alla prevenzione dell’uso di droghe efficaci e fondati sui diritti di tutti i soggetti in
gioco, ricercando nuove strategie di significazione, mediazione sociale e equilibrio fra le visioni e i valori in gioco.
Per dipanare una questione sicuramente complessa e in continuo e attuale mutamento, è necessario individuare
modalità innovative di intervento e di collaborazione, integrazione e coordinamento fra i diversi attori in gioco (non
solo, come classicamente è avvenuto, la Scuola e i Servizi sociali rivolti agli adulti in difficoltà, ma tutti i diversi livelli
della Società civile, il mondo della produzione, i diversi settori dell’amministrazione pubblica – con particolare
attenzione al livello locale e regionale, il mondo della comunicazione e della politica).
A maggior ragione nel quadro dell’attuale fase di cambiamento politico-istituzionale, e di riorganizzazione del
sistema sociosanitario a livello nazionale e regionale, Servizi sociali e operatori (compresi quelli in formazione)
sono chiamati a riposizionarsi e a individuare nuove possibilità di azione e intervento, in una scena che, anche a
causa della persistente crisi economica acutizza le categorie classiche del bisogno e ne evidenzia nuove
dimensioni e caratteristiche. E’ dunque fondamentale che (anche) i futuri assistenti sociali approccino la questione
con uno sguardo orientato al futuro del proprio ruolo e del proprio agire: gesto tecnico, programmazione e
progettazione rigorosa, capacità di azione e di interazione a livello territoriale rappresentano, infatti, gli elementi
fondamentali di un lavoro troppo spesso, specie nel campo delle dipendenze, lasciato allo spontaneismo e
all’improvvisazione.
Il Laboratorio focalizzerà e approfondirà questi aspetti attraverso momenti di lezione frontale e di lavoro di gruppo
in plenaria, spazi per la ricerca e la sperimentazione individuale e in piccolo gruppo che impegneranno i
partecipanti in aula e sul campo (con modalità che saranno definite a partire da interessi, opportunità e attitudini dei
partecipanti stessi). Saranno inoltre proposte a tutti i partecipanti uscite sul territorio e incontri con testimoni
privilegiati e policy maker, così da arricchire il bagaglio teorico acquisito con spunti di concretezza e applicazione
sul campo.
Particolare attenzione sarà dedicata all’approfondimento della normativa nazionale e regionale di settore, agli
approcci e alle metodologie più efficaci per la programmazione e la progettazione, all’organizzazione e
all’evoluzione dei modelli e dei programmi di intervento, all’analisi di progetti innovativi nazionali e internazionali.
Saranno approfondite le indicazioni provenienti dalla letteratura scientifica di settore utili al miglioramento della
programmazione e della progettazione territoriale.
Programma esteso
Quale è il problema? Cosa significa nel 2023 prevenire le dipendenze?
I dati sulla situazione e gli scenari evolutivi dei fenomeni di abuso
La geografia dei fattori di rischio e di protezione
Promozione della salute, prevenzione dei fattori di rischio comportamentali, prevenzione della cronicità
Prevenzione universale, selettiva e indicata
Politiche e programmi di inclusione sociale nel contesto lombardo
Valutazione del rischio e intervento precoce
La Programmazione locale in ottica preventiva e promozionale
La mobilitazione delle risorse a livello territoriale
Il Piano di Azione Regionale Dipendenze di Regione Lombardia
La prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamenti nei nuovi scenari normativi e organizzativi
(attuazione L.R. 22/21 di ulteriore Riforma del SSR, Piano Regionale Prevenzione 2020-2025; Lavori in
corso verso il nuovo Piano d'Azione Nazionale Dipendenze; work in progress per l'attuazione dei "nuovi"
LEA - Riduzione del danno e limitazione dei rischi)
Altri temi di specifico interesse dei partecipanti
Prerequisiti
Il Laboratorio è riservato agli Studenti del III Anno
Metodi didattici
Il Laboratorio focalizzerà e approfondirà questi aspetti attraverso momenti di lezione frontale e di lavoro di gruppo
in plenaria, spazi per la ricerca e la sperimentazione individuale e in piccolo gruppo che impegneranno i
partecipanti in aula e sul campo (con modalità che saranno definite a partire da interessi, opportunità e attitudini dei
partecipanti stessi). Saranno inoltre proposte a tutti i partecipanti uscite sul territorio e incontri con testimoni
privilegiati e policy maker, così da arricchire il bagaglio teorico acquisito con spunti di concretezza e applicazione
sul campo.
Particolare attenzione sarà dedicata all’approfondimento della normativa nazionale e regionale di settore, agli
approcci e alle metodologie più efficaci per la programmazione e la progettazione, all’organizzazione e
all’evoluzione dei modelli e dei programmi di intervento, all’analisi di progetti innovativi nazionali e internazionali.
Saranno approfondite le indicazioni provenienti dalla letteratura scientifica di settore utili al miglioramento della
programmazione e della progettazione territoriale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'apprendimento sarà verificato attraverso la valutazione del grado di coinvolgimento e partecipazione attiva in
Aula, nonché attraverso la raccolta di materiali prodotti dagli Studenti individualmente e/o in gruppo.
Testi di riferimento
Allamani A. Beccaria F., Celata C., Cipriani F., Einstein S, Pepe P., Prina P., Rolando S., Voller F., Una
riflessione sull’efficacia delle politiche preventive per il controllo dei consumi di bevande alcoliche, in
Mission Mission 49 - Newsletter “Clinica dell’Alcolismo” n. 25, Franco Angeli, Milano (2018)
Beccaria F., Alcol e giovani. Riflettere prima dell'uso, Giunti Editore, Torino (2013)
Celata C., Margarone E., Ravera A., Gelmi G., “Promuovere la salute … della prevenzione e della
promozione della salute: teorie, ragionamenti, azioni … in rete … in aula e sul campo”, ” in “Trent’anni di
Carta di Ottawa – Atti del meeting Nazionale SIPS, Genova 17-18 novembre 2016”, Ardis S., Bicchi C.,
Carraro T., Aonia edizioni (2016)
EMCDDA - European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, European drug prevention quality
standards, Lisbona (2011)
http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_145539_EN_TD3111250ENC.pdf
EMCDDA - European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, UE Drugs Report 2017 –
www.emcdda.europa.eu
De Brujin A., Tanghe J., de Leeuw R., Engels R., Anderson P., Beccaria F., Bujalski M., Celata C., Gosselt
J., Schreckenberg D., Slodownik L., Wothge J., van Dalen W., “European longitudinal study on the
relationship between adolescents’ alcohol marketing exposure and alcohol use”, in Addiction, 111,
1774-1783 doi:10.111/add.13455 (2016)
Esposito M., Geografia economica del gioco d'azzardo in Italia, Liuc Papers, Pubblicazione periodica
dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC, Numero 277, novembre 2014
Leone L., Celata C., Per una Prevenzione efficace. Evidenze di efficacia, strategie di intervento e reti locali
Scheda del corso
Settore disciplinare
NN
CFU
3
Periodo
Primo Semestre
Tipo di attività
Opzionale
Ore
24
Tipologia CdS
Laurea Triennale
Lingua
Italiano
Staff
-
Corrado Celata