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e-Learning - UNIMIB
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Percorso della pagina
  1. Area Sociologica
  2. Corso di Laurea Triennale
  3. Servizio Sociale [E3902N - E3901N]
  4. Insegnamenti
  5. A.A. 2024-2025
  6. 2° anno
  1. Culture e Pratiche del Terzo Settore
  2. Introduzione
Insegnamento Titolo del corso
Culture e Pratiche del Terzo Settore
Codice identificativo del corso
2425-2-E3901N083
Descrizione del corso SYLLABUS

Syllabus del corso

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Esporta

Obiettivi formativi

Il corso offre chiavi di lettura e di analisi delle organizzazioni di Terzo settore, osservando l'interdipendenza tra culture e pratiche organizzative e di azione, legami con l’ambiente culturale, sociale, economico e politico nel quale operano e le variazioni nel tempo e nello spazio di tale rapporto.
Si metteranno a fuoco i posizionamenti nel rapporto con la cittadinanza, con le pubbliche amministrazioni, con i mercati e in generale con tutti gli attori pubblici e privati del territorio e del paese.

Contenuti sintetici

  • Le organizzazioni con finalità umanitarie e solidaristiche nel periodo premoderno
  • Le prime forme di interazione con l’intervento pubblico degli Stati
  • Esperienze mutualistiche e cooperative
  • Mobilitazioni e movimenti per i diritti sociali
  • Le prime forme di welfare state pubblico
  • Lo Stato sociale nel ‘900
  • L’associazionismo durante il “trentennio glorioso”
  • La spinta dei movimenti degli anni ’70 e ‘80
  • La nascita dei nuovi attori del Terzo settore
  • Le forme di istituzionalizzazione del Terzo settore
  • La professionalizzazione
  • Il mutuo accomodamento
  • Le crisi economiche e le risposto delle organizzazioni
  • Le forme di innovazione sociale
  • Le vie di sviluppo ibride
  • L’aziendalizzazione del Terzo settore
  • Il welfare privato
  • L’impatto sociale
  • La riforma del Terzo settore
  • Il nuovo ruolo della filantropia
  • La nuove forme di advocacy
  • Il nuovo mutualismo
  • Le culture organizzative
  • Gli stili di scena
  • Le cooperative sociali
  • Le organizzazioni di volontariato
  • Le fondazioni
  • La filantropia
  • Vincoli sistemici
  • I dilemmi organizzativi
  • Il lavoro sociale e le sue tensioni
  • La gestione del personale
  • Ibridazioni e contaminazioni

Programma esteso

Il corso presenterà dapprima gli approcci al tema e il metodo didattico adottato nel corso.

Si presenteranno poi le tappe storiche di sviluppo delle organizzazioni non profit e di impresa sociale, mettendo in luce le costanti, i mutamenti e le specificità nazionali e territoriali.

Ci si soffermerà in particolare sulle trasformazioni sistemiche avvenute nell’ultimo decennio e sulle diverse modalità con cui i mondi del non profit vi stanno rispondendo: l’innovazione sociale, l’ibridazione con altri soggetti territoriali e con i mondi del profit, il nuovo mutualismo e le esperienze emergenti di advocacy coalitions, la riforma del Terzo settore e il nuovo Codice del Terzo settore e dell’Impresa sociale, le nuove forme di co-progettazione e co-programmazione, il ruolo della filantropia, con particolare riferimento alle fondazioni bancarie.

Il corso si concentrerà poi sulle dinamiche interne esperite dalle organizzazioni del Terzo settore, con particolare riferimento alle dinamiche di sviluppo imprenditoriale, alle culture organizzative emergenti, agli effetti su lavoratori e volontari, sulle forme organizzative, sulla relazione con l’utenza e con la cittadinanza e gli impatti sulle missioni fondative delle organizzazioni.

Prerequisiti

Competenze di logica, di cultura generale, di apprendimento, di scrittura e di comunicazione orale da istruzione post-secondaria

Metodi didattici

Le lezioni sono previste per il 50% in con didattica erogativa e per il 50% con didattica interattiva, tramite lavori di gruppo, analisi di documenti scritti e audiovisivi, testimonianze di operatori e osservatori del settore e visite sul campo.

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame avverrà in con due modalità possibili:

  • In forma solo orale, tramite un colloquio con domande relative alle letture che verranno proposte ad ogni lezione e che verranno indicate sulla piattaforma e-learning del corso all'inizio del corso.
  • Affiancando alla prova orale la produzione di un elaborato di analisi di caso di studio a propria scelta secondo le modalità che verranno indicate sulla piattaforma e-learning del corso. Chi si avverrà di questa integrazione dovrà partecipare ad almeno 3/4 delle lezioni e avrà una riduzione delle letture obbligatorie.

Testi di riferimento

Testi provvisori (verranno aggiornati all'inizio del corso)

Silvano Giovanni (a cura di) (2011) Origini e sviluppi del Terzo settore italiano, in Silvano Giovanni, Società e Terzo settore: la via italiana. Il Mulino, pp. 13-78.

Marcon Giulio (2004) Le utopie del ben fare: percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti. L'ancora del Mediterraneo, pp.159-207

Evers Adalbert; Laville Jean-Louis (2004)Defining the third sector in Europe in The third sector in Europe Edward Elgar, pp.11-42.

Moro Giovanni (2014), Contro il non profit (cap.2,3,4) Laterza, pp.16-67

De Leonardis Ota (1996) I welfare mix. Privatismo e sfera pubblica in Stato e mercato, 46 (1), pp. 51-75.

Busso Sandro (2017) Quarant'anni (e due crisi) dopo. L'equilibrio fragile tra ruolo economico e politico del Terzo settore, in Autonomie locali e servizi sociali, Quadrimestrale di studi e ricerche sul welfare 3, pp. 483-502

Polizzi Emanuele (2020) Cortili, Piazze, Mercati. I tre luoghi del Terzo settore in Bolognini S. (a cura di) Prospettiva ponte e Genius loci. Materiali per una ricerca, Mimesis, pp.717-726.

Lori Massimo, Pavolini Emmanuele (2016) Cambiamenti organizzativi e ruolo societario delle organizzazioni di Terzo settore, in Politiche Sociali, 1, pp. 41-64.

Lori Massimo, Zamaro Nereo (2019) Il profilo sfocato del Terzo settore italiano in Politiche sociali, 2, pp. 225-242.

de Leonardis O., Vitale T., (2001), “Forme organizzative del terzo settore e qualità sociale”, in M. La Rosa (a cura di), Le organizzazioni nel nuovo Welfare: l’approccio sociologico. Pubblico, privato sociale, cooperazione e non profit, Maggioli, Rimini, pp. 113-130.

Fazzi Luca, (2016) Le caratteristiche degli assistenti sociali nel terzo settore; Le competenze professionali, in Il servizio sociale nel terzo settore, Maggioli, Rimini.

Fazzi Luca, (2019) Struttura e modelli organizzativi per l’innovazione; Leadership e potere; Le risorse in Costruire l’innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore, FrancoAngeli, Milano.

Sustainable Development Goals

LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA | RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE | PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI
Esporta

Learning objectives

The course offers keys to interpreting and analysing Third Sector organisations, observing the interdependence between cultures and organisational and action practices, links with the cultural, social, economic and political environment in which they operate and the variations in time and space of this relationship.
Positionings in the relationship with citizenship, with public administrations, with markets and in general with all public and private actors in the territory and the country will be brought into focus.

Contents

- Humanitarian and solidarity organisations in the pre-modern period

- Early forms of interaction with public intervention by states

- Mutual and cooperative experiences

- Mobilisations and movements for social rights

- The first forms of public welfare state

- The welfare state in the 20th century

- Associations during the 'glorious thirty years' period

- The movements of the 1970s and 1980s

- The emergence of new Third Sector actors

- The forms of institutionalisation of the Third Sector

- Professionalisation

- Mutual accommodation

- Economic crises and the responses of organisations

- Forms of social innovation

- Hybrid development paths

- The corporatisation of the third sector

- Social impact

- The reform of the Third Sector

- The new role of philanthropy

- New forms of advocacy

- The new mutualism

- Organisational cultures

- Scene styles

- Social cooperatives

- Voluntary organisations

- Foundations

- Philanthropy

- Systemic constraints

- Organisational dilemmas

- Social work and its tensions

- Human resource management

- Hybridizations and contaminations

Detailed program

The course will first present the approaches to the topic and the teaching method adopted in the course.

It will then present the historical steps of development of non-profit organisations and social enterprises, highlighting the constants, changes and national and territorial specificities.

The course will focus in particular on the systemic transformations that have taken place over the last decade and the different ways in which the non-profit actors are responding to them: social innovation, hybridisation with other territorial institutions and with the profit actors, the new mutualism and the emerging experiences of advocacy coalitions, the reform of the Third Sector and the new Third Sector and Social Enterprise Code, the new forms of co-planning and co-programming, the role of philanthropy, with particular reference to banking foundations.

The course will then focus on the internal dynamics experienced by third sector organisations, with particular reference to the dynamics of entrepreneurial development, emerging organisational cultures, the effects on workers and volunteers, organisational forms, relations with users and citizenship, and the impacts on the organisations' founding missions.

Prerequisites

Post-secondary education skills in logic, general culture, learning, writing and oral communication

Teaching methods

Lessons are planned to be 50% lecture-based and 50% interactive teaching, through group work, analysis of written and audiovisual documents, testimonies of practitioners and observers in the sector and field visits.

Assessment methods

The examination will take place in with two possible modes:

  • In oral form, through an interview with questions related to the readings that will be offered at each lecture and that will be indicated on the course e-learning platform.
  • By complementing the oral test with the production of a case study analysis paper of one's choice in the manner that will be indicated on the course e-learning platform at the beginning of the course. Those who will take advantage of this supplement have to participate to 3/4 of the course and can benefit from a discount on the compulsory readings

Textbooks and Reading Materials

Provisional texts (will be updated at the beginning of the course)

Silvano Giovanni (a cura di) (2011) Origini e sviluppi del Terzo settore italiano, in Silvano Giovanni, Società e Terzo settore: la via italiana. Il Mulino, pp. 13-78.

Marcon Giulio (2004) Le utopie del ben fare: percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti. L'ancora del Mediterraneo, pp.159-207

Evers Adalbert; Laville Jean-Louis (2004)* Defining the third sector in Europe* in The third sector in Europe Edward Elgar, pp.11-42.

Moro Giovanni (2014), Contro il non profit (cap.2,3,4) Laterza, pp.16-67

De Leonardis Ota (1996) I welfare mix. Privatismo e sfera pubblica in Stato e mercato, 46 (1), pp. 51-75.

Busso Sandro (2017) Quarant'anni (e due crisi) dopo. L'equilibrio fragile tra ruolo economico e politico del Terzo settore, in Autonomie locali e servizi sociali, Quadrimestrale di studi e ricerche sul welfare 3, pp. 483-502

Polizzi Emanuele (2020) Cortili, Piazze, Mercati. I tre luoghi del Terzo settore in Bolognini S. (a cura di) Prospettiva ponte e Genius loci. Materiali per una ricerca, Mimesis, pp.717-726.

Lori Massimo, Pavolini Emmanuele (2016) Cambiamenti organizzativi e ruolo societario delle organizzazioni di Terzo settore, in Politiche Sociali, 1, pp. 41-64.

Lori Massimo, Zamaro Nereo (2019) Il profilo sfocato del Terzo settore italiano in Politiche sociali, 2, pp. 225-242.

de Leonardis O., Vitale T., (2001), “Forme organizzative del terzo settore e qualità sociale”, in M. La Rosa (a cura di), Le organizzazioni nel nuovo Welfare: l’approccio sociologico. Pubblico, privato sociale, cooperazione e non profit, Maggioli, Rimini, pp. 113-130.

Fazzi Luca, (2016) Le caratteristiche degli assistenti sociali nel terzo settore; Le competenze professionali, in Il servizio sociale nel terzo settore, Maggioli, Rimini.

Fazzi Luca, (2019) Struttura e modelli organizzativi per l’innovazione; Leadership e potere; Le risorse in Costruire l’innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore, FrancoAngeli, Milano.

Sustainable Development Goals

DECENT WORK AND ECONOMIC GROWTH | REDUCED INEQUALITIES | PARTNERSHIPS FOR THE GOALS
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Scheda del corso

Settore disciplinare
SPS/07
CFU
8
Periodo
Secondo Semestre
Tipo di attività
Obbligatorio a scelta
Ore
56
Tipologia CdS
Laurea Triennale
Lingua
Italiano

Staff

    Docente

  • Emanuele Maria Polizzi
    Emanuele Maria Polizzi

Opinione studenti

Vedi valutazione del precedente anno accademico

Bibliografia

Trova i libri per questo corso nella Biblioteca di Ateneo

Metodi di iscrizione

Iscrizione manuale
Iscrizione spontanea (Studente)

Obiettivi di sviluppo sostenibile

LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA - Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA
RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE - Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni
RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI - Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI

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