- Area Sociologica
- Corso di Laurea Triennale
- Servizio Sociale [E3902N - E3901N]
- Insegnamenti
- A.A. 2025-2026
- 2° anno
- Culture e Pratiche del Terzo Settore
- Introduzione
Syllabus del corso
Obiettivi formativi
Conoscenza e comprensione
Conoscere le chiavi di lettura e di analisi delle organizzazioni di Terzo settore, osservando l'interdipendenza tra culture e pratiche organizzative e di azione, legami con l’ambiente culturale, sociale, economico e politico nel quale operano e le variazioni nel tempo e nello spazio di tale rapporto.
Comprendere le logiche di azione degli attori del Terzo settore e degli attori, pubblici, della società civile e privati, con cui questi interagiscono nei contesti del welfare territoriali in cui operano.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Individuare gli elementi analitici presentati nei casi di azioni, interventi, progetti e programmi di e con soggetti del Terzo settore.
Comprendere quali dilemmi, quali tensioni, quali conflitti e quali compromessi vengano adottati nei diversi livelli del lavoro delle organizzazioni: dirigenziale, dei progettisti, degli operatori, dei volontari.
Autonomia di giudizio
Il corso intende sviluppare la capacità di interpretare criticamente idee, azioni, progetti adottati e organizzati dagli attori del Terzo settore, alla luce delle categorie analitiche presentate nel corso.
Abilità comunicative
Agli studenti sarà data la possibilità di esercitarsi, confrontarsi e apprendere varie forme di comunicazione del
sapere. Saranno quindi usate forme comunicative diverse: presentazioni in formato digitale, presentazioni in forma
discorsiva, dibattito argomentativo, dialogico e deliberativo, adattando il linguaggio ai diversi interlocutori e contesti
professionali, anche in un’ottica multidisciplinare.
Capacità di apprendimento
Il corso intende promuovere la capacità di apprendimento tramite lo studio della letteratura scientifica, tramite l'analisi
autonoma dei casi e dei documenti prodotti dagli attori, tramite l'uso dei dati presenti negli archivi e nelle repository
pubblicamente accessibili e tramite le tecniche di ricerca qualitative come l'intervista, e l'osservazione etnografica.
Contenuti sintetici
- Le organizzazioni con finalità umanitarie e solidaristiche nel periodo premoderno
- Le prime forme di interazione con l’intervento pubblico degli Stati
- Esperienze mutualistiche e cooperative
- Mobilitazioni e movimenti per i diritti sociali
- Le prime forme di welfare state pubblico
- Lo Stato sociale nel ‘900
- L’associazionismo durante il “trentennio glorioso”
- La spinta dei movimenti degli anni ’70 e ‘80
- La nascita dei nuovi attori del Terzo settore
- Le forme di istituzionalizzazione del Terzo settore
- La professionalizzazione
- Il mutuo accomodamento
- Le crisi economiche e le risposto delle organizzazioni
- Le forme di innovazione sociale
- Le vie di sviluppo ibride
- L’aziendalizzazione del Terzo settore
- Il welfare privato
- L’impatto sociale
- La riforma del Terzo settore
- Il nuovo ruolo della filantropia
- La nuove forme di advocacy
- Il nuovo mutualismo
- Le culture organizzative
- Gli stili di scena
- Le cooperative sociali
- Le organizzazioni di volontariato
- Le fondazioni
- La filantropia
- Vincoli sistemici
- I dilemmi organizzativi
- Il lavoro sociale e le sue tensioni
- La gestione del personale
- Ibridazioni e contaminazioni
Programma esteso
Il corso presenterà dapprima gli approcci al tema e il metodo didattico adottato nel corso.
Si presenteranno poi le tappe storiche di sviluppo delle organizzazioni non profit e di impresa sociale, mettendo in luce le costanti, i mutamenti e le specificità nazionali e territoriali.
Ci si soffermerà in particolare sulle trasformazioni sistemiche avvenute nell’ultimo decennio e sulle diverse modalità con cui i mondi del non profit vi stanno rispondendo: l’innovazione sociale, l’ibridazione con altri soggetti territoriali e con i mondi del profit, il nuovo mutualismo e le esperienze emergenti di advocacy coalitions, la riforma del Terzo settore e il nuovo Codice del Terzo settore e dell’Impresa sociale, le nuove forme di co-progettazione e co-programmazione, il ruolo della filantropia, con particolare riferimento alle fondazioni bancarie.
Il corso si concentrerà poi sulle dinamiche interne esperite dalle organizzazioni del Terzo settore, con particolare riferimento alle dinamiche di sviluppo imprenditoriale, alle culture organizzative emergenti, agli effetti su lavoratori e volontari, sulle forme organizzative, sulla relazione con l’utenza e con la cittadinanza e gli impatti sulle missioni fondative delle organizzazioni.
Prerequisiti
Competenze di logica, di cultura generale, di apprendimento, di scrittura e di comunicazione orale da istruzione post-secondaria
Metodi didattici
Le lezioni sono previste per il 50% in con didattica erogativa e per il 50% con didattica interattiva, tramite lavori di gruppo, analisi di documenti scritti e audiovisivi, testimonianze di operatori e osservatori del settore e visite sul campo.
Una quota di lezioni non superiore al 20% potrà essere erogata da remoto.
Le lezioni si terranno in lingua italiana.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame avverrà in con due modalità possibili:
-
In forma solo orale, tramite un colloquio con domande relative alle letture che verranno proposte ad ogni lezione e che verranno indicate sulla piattaforma e-learning del corso all'inizio del corso. Il colloquio orale servirà per verificare i contenuti specifici delle letture, la capacità di connessione tra loro e rispetto
ad esempi reali, e la loro rilevanza rispetto al lavoro di tesina.
Per la valutazione finale verrà tenuto conto della padronanza dei temi affrontati dalle letture e delle argomentazioni
degli autori, il collegamento con esempi del corso e delle realtà del Terzo settore e la chiarezza espositiva delle risposte. -
Affiancando alla prova orale la produzione di un elaborato di analisi di caso di studio a propria scelta secondo le modalità che verranno indicate sulla piattaforma e-learning del corso. Chi si avverrà di questa integrazione dovrà partecipare ad almeno 3/4 delle lezioni e avrà una riduzione delle letture obbligatorie.
Testi di riferimento
Testi provvisori (verranno aggiornati all'inizio del corso)
Silvano Giovanni (a cura di) (2011) Origini e sviluppi del Terzo settore italiano, in Silvano Giovanni, Società e Terzo settore: la via italiana. Il Mulino, pp. 13-78.
Marcon Giulio (2004) Le utopie del ben fare: percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti. L'ancora del Mediterraneo, pp.159-207
Evers Adalbert; Laville Jean-Louis (2004)Defining the third sector in Europe in The third sector in Europe Edward Elgar, pp.11-42.
Moro Giovanni (2014), Contro il non profit (cap.2,3,4) Laterza, pp.16-67
De Leonardis Ota (1996) I welfare mix. Privatismo e sfera pubblica in Stato e mercato, 46 (1), pp. 51-75.
Busso Sandro (2017) Quarant'anni (e due crisi) dopo. L'equilibrio fragile tra ruolo economico e politico del Terzo settore, in Autonomie locali e servizi sociali, Quadrimestrale di studi e ricerche sul welfare 3, pp. 483-502
Polizzi Emanuele (2020) Cortili, Piazze, Mercati. I tre luoghi del Terzo settore in Bolognini S. (a cura di) Prospettiva ponte e Genius loci. Materiali per una ricerca, Mimesis, pp.717-726.
Lori Massimo, Pavolini Emmanuele (2016) Cambiamenti organizzativi e ruolo societario delle organizzazioni di Terzo settore, in Politiche Sociali, 1, pp. 41-64.
Lori Massimo, Zamaro Nereo (2019) Il profilo sfocato del Terzo settore italiano in Politiche sociali, 2, pp. 225-242.
de Leonardis O., Vitale T., (2001), “Forme organizzative del terzo settore e qualità sociale”, in M. La Rosa (a cura di), Le organizzazioni nel nuovo Welfare: l’approccio sociologico. Pubblico, privato sociale, cooperazione e non profit, Maggioli, Rimini, pp. 113-130.
Fazzi Luca, (2016) Le caratteristiche degli assistenti sociali nel terzo settore; Le competenze professionali, in Il servizio sociale nel terzo settore, Maggioli, Rimini.
Fazzi Luca, (2019) Struttura e modelli organizzativi per l’innovazione; Leadership e potere; Le risorse in Costruire l’innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore, FrancoAngeli, Milano.
Sustainable Development Goals
Learning objectives
Knowledge and understanding
Understanding and analyzing third sector organizations, observing the interdependence between organizational and action cultures and practices, links with the cultural, social, economic, and political environment in which they operate, and variations in this relationship over time and space.
Understanding the logic behind the actions of third sector actors and the public, civil society, and private actors with whom they interact in the local welfare contexts in which they operate.
Ability to apply knowledge and understanding
Identifying the analytical elements presented in cases of actions, interventions, projects, and programs of and with third sector actors.
Understanding dilemmas, tensions, conflicts, and compromises that arise at different levels of organizational work: management, planning, operations, and volunteers.
Autonomy of judgment
The course aims to develop the ability to critically interpret ideas, actions, and projects adopted and organized by actors in the Third Sector, in light of the analytical categories presented in the course.
Communication skills
Students will be given the opportunity to practice, compare, and learn various forms of knowledge communication.
Different forms of communication will therefore be used: digital presentations, discursive presentations, argumentative, dialogic, and deliberative debate, adapting language to different interlocutors and professional contexts, including from a multidisciplinary perspective.
Learning skills
Learning skills
The course aims to promote learning skills through the study of scientific literature, through the independent analysis
of cases and documents produced by actors, through the use of data in publicly accessible archives and repositories,
and through qualitative research techniques such as interviews and ethnographic observation.
Contents
- Humanitarian and solidarity organisations in the pre-modern period
- Early forms of interaction with public intervention by states
- Mutual and cooperative experiences
- Mobilisations and movements for social rights
- The first forms of public welfare state
- The welfare state in the 20th century
- Associations during the 'glorious thirty years' period
- The movements of the 1970s and 1980s
- The emergence of new Third Sector actors
- The forms of institutionalisation of the Third Sector
- Professionalisation
- Mutual accommodation
- Economic crises and the responses of organisations
- Forms of social innovation
- Hybrid development paths
- The corporatisation of the third sector
- Social impact
- The reform of the Third Sector
- The new role of philanthropy
- New forms of advocacy
- The new mutualism
- Organisational cultures
- Scene styles
- Social cooperatives
- Voluntary organisations
- Foundations
- Philanthropy
- Systemic constraints
- Organisational dilemmas
- Social work and its tensions
- Human resource management
- Hybridizations and contaminations
Detailed program
The course will first present the approaches to the topic and the teaching method adopted in the course.
It will then present the historical steps of development of non-profit organisations and social enterprises, highlighting the constants, changes and national and territorial specificities.
The course will focus in particular on the systemic transformations that have taken place over the last decade and the different ways in which the non-profit actors are responding to them: social innovation, hybridisation with other territorial institutions and with the profit actors, the new mutualism and the emerging experiences of advocacy coalitions, the reform of the Third Sector and the new Third Sector and Social Enterprise Code, the new forms of co-planning and co-programming, the role of philanthropy, with particular reference to banking foundations.
The course will then focus on the internal dynamics experienced by third sector organisations, with particular reference to the dynamics of entrepreneurial development, emerging organisational cultures, the effects on workers and volunteers, organisational forms, relations with users and citizenship, and the impacts on the organisations' founding missions.
Prerequisites
Post-secondary education skills in logic, general culture, learning, writing and oral communication
Teaching methods
Lessons are planned to be 50% lecture-based and 50% interactive teaching, through group work, analysis of written and audiovisual documents, testimonies of practitioners and observers in the sector and field visits.
No more than 20% of lessons may be delivered remotely.
Classes will be held in Italian.
Assessment methods
The examination will take place in with two possible modes:
- In oral form, through an interview with questions related to the readings that will be offered at each lecture and that will be indicated on the course e-learning platform. The oral interview aims to verify the specific content of the readings, the ability to connect them to each other and to real-life examples, and their relevance to the thesis.
For the final assessment, consideration will be given to the mastery of the topics covered in the readings and the authors' arguments, the connection with examples from the course and the realities of the Third Sector, and the clarity of the answers - By complementing the oral test with the production of a case study analysis paper of one's choice in the manner that will be indicated on the course e-learning platform at the beginning of the course. Those who will take advantage of this supplement have to participate to 3/4 of the course and can benefit from a discount on the compulsory readings
Textbooks and Reading Materials
Provisional texts (will be updated at the beginning of the course)
Silvano Giovanni (a cura di) (2011) Origini e sviluppi del Terzo settore italiano, in Silvano Giovanni, Società e Terzo settore: la via italiana. Il Mulino, pp. 13-78.
Marcon Giulio (2004) Le utopie del ben fare: percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti. L'ancora del Mediterraneo, pp.159-207
Evers Adalbert; Laville Jean-Louis (2004)* Defining the third sector in Europe* in The third sector in Europe Edward Elgar, pp.11-42.
Moro Giovanni (2014), Contro il non profit (cap.2,3,4) Laterza, pp.16-67
De Leonardis Ota (1996) I welfare mix. Privatismo e sfera pubblica in Stato e mercato, 46 (1), pp. 51-75.
Busso Sandro (2017) Quarant'anni (e due crisi) dopo. L'equilibrio fragile tra ruolo economico e politico del Terzo settore, in Autonomie locali e servizi sociali, Quadrimestrale di studi e ricerche sul welfare 3, pp. 483-502
Polizzi Emanuele (2020) Cortili, Piazze, Mercati. I tre luoghi del Terzo settore in Bolognini S. (a cura di) Prospettiva ponte e Genius loci. Materiali per una ricerca, Mimesis, pp.717-726.
Lori Massimo, Pavolini Emmanuele (2016) Cambiamenti organizzativi e ruolo societario delle organizzazioni di Terzo settore, in Politiche Sociali, 1, pp. 41-64.
Lori Massimo, Zamaro Nereo (2019) Il profilo sfocato del Terzo settore italiano in Politiche sociali, 2, pp. 225-242.
de Leonardis O., Vitale T., (2001), “Forme organizzative del terzo settore e qualità sociale”, in M. La Rosa (a cura di), Le organizzazioni nel nuovo Welfare: l’approccio sociologico. Pubblico, privato sociale, cooperazione e non profit, Maggioli, Rimini, pp. 113-130.
Fazzi Luca, (2016) Le caratteristiche degli assistenti sociali nel terzo settore; Le competenze professionali, in Il servizio sociale nel terzo settore, Maggioli, Rimini.
Fazzi Luca, (2019) Struttura e modelli organizzativi per l’innovazione; Leadership e potere; Le risorse in Costruire l’innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore, FrancoAngeli, Milano.